Open innovation

Piaggio, dalla Vespa a “qualcosa che non c’è”: ecco il team che deve immaginarla

Si chiama Fast Forward il progetto di innovazione lanciato dal primo costruttore europeo di moto. Guidato da due donne (Beth Altringer e Sasha Hoffman) comprende, oltre il presidente Colaninno, anche Nicholas Negroponte. Obiettivo: fare ricerca attraverso gli occhi dei millenial

Pubblicato il 02 Ott 2015

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Roberto Colaninno, presidente Piaggio

Per noi italiani, Piaggio significa soprattutto Vespa, e Vespa è sinonimo di giovinezza e libertà. L’attitudine “young” del più grande costruttore europeo di veicoli motorizzati a due ruote, non si perde nemmeno nel progetto d’innovazione Piaggio Fast Forward, presentato per la prima volta a Milano dallo stesso presidente del Gruppo Roberto Colaninno, un progetto che vuole immaginare il futuro attraverso gli occhi dei millenial.

Piaggio Fast Forward nasce con l’idea di “immaginare qualcosa che non c’è”, attraverso un nuovo modo di fare ricerca che mette insieme menti e competenze molto diverse tra loro, creative e alternative in modo originale, tecnologiche ma anche umanistiche. Un think tank, insomma, per guardare al futuro di cui si possono cogliere i segnali. Un think tank che guarda al mondo dei millennial affidandosi a due giovani donne per guidare le attività del team operativo di progetto.

Beth Altringer (psicologa, designer, docente all’Harvard Engineering & Design School) e Sasha Hoffman (imprenditrice seriale, co-foundatrice di Fuzzy Compass, membro attivo del Boston Entrepreneuship Ecosystem) coordineranno un team di studenti del MIT e di Harvard, con lo scopo di capire come si evolverà il mondo della mobilità nei prossimi anni e come affrontare le nuove sfide con soluzioni fuori dagli schemi, prodotti o di servizi, che sappiano rispondere alle esigenze di mondo in cui le città diventano immense, gli spostamenti sono complicati, l’economia è sempre più “sharing”, il concetto di proprietà perde di senso a favore del concetto diaccesso.

Una scelta, quella di mettere due donne alla guida di Piaggio Fast Forward (PFF), che ha un risvolto scaramantico. Nel 1946 Enrico Piaggio, figlio del fondatore Rinaldo, osservando il primo prototipo del progetto di una nuova motocicletta (quella che poi divenne Vespa) commentò con l’ingegnere D’Ascanio che la progettava, che il modello non lo convinceva: “voglio un modello che possa essere guidato dalle donne, perché stanno diventando più indipendenti”, disse. Fu questo concetto, innovativo per l’epoca, ispirato dall’attenzione per il cambiamento, che guidò il design della Vespa e ne ha rappresentato la sua fortuna senza tempo. Che le due professioniste alla guida del laboratorio PFF portino bene? Certamente hanno un background notevole nonostante siano appena trentenni.

Sasha Hoffman rappresenta probabilmente la coscienza business del progetto: una startupper seriale, ha fondato Fuzzy Compass, una startup dei viaggi che ha trasformato gli influencer del travel nei moderni agenti di viaggio; prima di questa ha fondato Plastiq (pagamenti), ha lavorato per Goldman Sachs, Barclays Capital and Lehman Brothers (lavorando su transazioni miliardarie e IPO), è coinvolta in diverse associazioni a supporto del mondo imprenditoriale, mentor per TechStar e diverse altre cose.

Beth Altringer è il lato creativo e design, secondo un concetto molto particolare: Beth Altringer, tra le altre cose, gestisce il Desirability Lab, un laboratorio applicato alla studio della desiderabilità nelle esperienze di design di prodotti e servizi attraverso elementi multi-sensoriali, emotivi, cognitivi, sociali.

Affiancheranno il team operativo un advisory board di altissimo livello: insieme al presidente Colaninno, niente di meno che Nicholas Negroponte (co-fondatore del MIT Media Lab, professore in Media Technology del MIT, pensatore di grande visione, autore di alcuni dei libri cult per il mondo contemporaneo); Doug Brent (VP Technology Innvation di Trimble) e Jeff Linnell (Google, fondatore di Bot & Dolly).

Guideranno il board of directors, insieme al chairman Michele Colaninno, Jeffrey Schnapp (docente Harvard University e fondatore del metaLAB della stessa), in qualità di Ceo e Greg Lynn (architetto fondatore di Greg Lynn Form, docente alla UCLA e a Yale, ritenuto da Forbes uno dei 10 architetti più influenti al mondo)) in qualità di CCO (chief creative officer).

Nel corso dell’evento, in grande stile e molto affollato svoltosi presso lo spazio The Mall di Milano, la presentazione del progetto Piaggio Fast Forward ha occupato solo una minima parte della mattinata, che per il resto è stata dedicata alle presentazioni degli speaker (i nomi coinvolti nel progetto), che si sono alternati su un “blu carpet” per parlare della propria visione rispetto al futuro, ai cambiamenti già in atto, alle trasformazioni sociali, culturali, di business che le tecnologie come i big data stanno provocando. Tutti gli interventi sono stati seguitissimi, e non ha deluso le aspettative, naturalmente, Negroponte. Il pensatore che giusto 20 anni fa affascinò milioni di persone con il suo libro “Being Digital”, oggi ci dice “biotech is the new digital” , cioè le biotecnologie rappresentano oggi ciò che il digitale rappresentava allora. Secondo lui, in futuro le autovetture non saranno realizzate da stampanti 3D (questo è il presente) , basterà piantare un seme e nascerà un’auto. O forse, facciamo galoppare la fantasia, una Vespa.

Per approfondire il tema dell’open innovation, conoscerla e soprattutto capire come guidarla e trarne vantaggio, si può far riferimento all’iniziativa del Gruppo Digital360: una piattaforma che a 360° tocca tutti i temi dell’innovazione aperta

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