Grandi aziende che investono, con risorse e formazione, nelle Pmi della loro filiera per avviare una ripresa duratura e a prova di sfide future: è il progetto Phoenix, lanciato da Venture Thinking, il primo acceleratore di ecosistemi in Italia.
Nell’emergenza coronavirus, tra disorientamento e prove di rilancio dell’economia, il programma di accelerazione Phoenix creato dal think tank Venture Thinking nasce col preciso obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese italiane a uscire dalla crisi innescata dal Covid-19 e favorire una ripresa stabile attraverso la creazione di ecosistemi solidali.
Lanciato insieme alla Business School spagnola Iese e a Università Campus Biomedico di Roma, Phoenix arriva proprio nel momento in cui le aziende italiane devono mettere a fuoco la loro “Fase 2”. Occorre reinventare non solo il senso dell’impresa, “ma i modelli di pensiero, ridefinendo obiettivi e missione, costruendo idee, ipotesi, visioni e scenari per il presente avanzato e per il prossimo futuro”, afferma Daniele Di Fausto, Ceo di eFM e fondatore di Venture Thinking, acceleratore che unisce esperienze e competenze differenti (manager, filosofi, inventori, ricercatori) con l’obiettivo di superare la crisi economica attraverso la collaborazione, la solidarietà e la condivisione.
“Un ecosistema in cui piccole e grandi imprese uniscono le forze e collaborano condividendo best practice, sviluppando nuove competenze e ideando soluzioni è la chiave per una ripresa duratura e a prova di sfide future”, sottolinea Di Fausto. “Dire ‘ne usciremo insieme’ non può essere solo uno slogan: bisogna mettere a fattor comune know-how, competenze e capacità innovativa e aiutare le Pmi a uscire a testa alta dalla crisi economica. Noi proponiamo alle grandi aziende di fare innovazione solidale, ovvero investire sulle Pmi della propria filiera fornendo strumenti per uscire insieme dalla crisi”.
Phoenix, risorse e competenze dalla grande impresa alle Pmi
Phoenix è stato presentato durante l’evento di lancio di Venture Thinking, in diretta streaming lo scorso 2 maggio, seguito da oltre 500mila persone su diversi canali online e social. Secondo Venture Thinking l’innovazione solidale ed ecosistemica a beneficio delle Pmi richiede la collaborazione e la condivisione di competenze del mondo della ricerca, della formazione executive e del management delle grandi corporation. Con Phoenix queste risorse sono a disposizione dei Ceo delle Pmi colpite dalla crisi.
Phoenix si mette così al servizio degli imprenditori alla guida delle piccole e medie imprese, il prezioso tessuto produttivo del nostro paese pesantemente colpito dagli impatti del coronavirus. Al di là degli aiuti pubblici, c’è un circolo virtuoso altamente efficace che si può attivare quando le grandi aziende intervengono ad affiancare le imprese più piccole dando un contributo di innovazione solidale che rafforza le filiere. Questo contributo si concretizza nell’offerta alle Pmi dell’accesso al programma di innovazione di Phoenix e a un network di eccellenza di “venture thinkers”, pensatori visionari che forniscono un apporto vitale di idee, competenze, relazioni collaborative e generative. Grazie al contributo in innovazione solidale da parte delle Corporate che il programma sta raccogliendo, l’accesso al percorso di accelerazione comporta un investimento da parte delle PMI che abbatte i costi di circa l’80%.
Il programma – prevede il supporto qualificato dei partner Iese Business School e Campus Biomedico – ha una fase intensiva della durata di 10 settimane (a gruppi di 150 Ceo) e il supporto dell’ecosystem model per la durata di un anno. Utilizzando una piattaforma digitale verranno condivise le esperienze (coaching, mentorship) di grandi protagonisti dell’economia, della filosofia e del mondo dell’impresa. Diverse filiere (tra cui BNL, Toyota, Sogei) hanno già dato la loro adesione.
Ecosistemi solidali e collaborativi per generare investimenti comuni
Ragionare individualmente su un mercato globalizzato, messo a dura prova dall’emergenza sanitaria e in cui l’innovazione tecnologica fa continuamente passi da gigante, non è più possibile. Il Covid-19 ha portato alla luce la fragilità e l’interconnessione delle filiere e le aziende devono condividere risorse con un’ottica veramente open, imparando a “pensare e progettare sé stessi in funzione degli altri, in maniera ecosistemica”, evidenzia Di Fausto.
Nell’attuale contesto di difficoltà finanziaria e forte contrazione dei ricavi “i piccoli imprenditori non riescono a investire sulla crescita e l’innovazione”, prosegue Di Fausto. “Il programma di accelerazione Phoenix risponde alle esigenze delle Pmi creando un ecosistema grazie al quale i piccoli imprenditori possono frequentare executive program di alto livello, confrontarsi con i manager di grandi aziende, condividere processi e know-how e, soprattutto, istituire collaborazioni fruttuose”.
Grazie a Phoenix è possibile generare investimenti comuni per dare alle Pmi risposte concrete. In questo percorso la grande azienda può creare valore per le piccole imprese della propria filiera e le imprese possono rilanciarsi sulla scia di un dialogo comune tra innovatori, professionisti, accademici, studiosi di ogni parte del mondo.
Iese è la principale Business School al mondo e l’Università Campus Biomedico di Roma rappresenta un’eccellenza nella ricerca in ambito organico. Queste due accademie sono partner di Phoenix e lavorano al fianco di eFM, l’azienda che da sempre fa della trasformazione digitale degli ambienti di lavoro la propria vocazione. Anche in questo caso si crea una collaborazione virtuosa tra soggetti diversi per aiutare centinaia di imprese, grandi e piccole, a generare nuove idee e stabilire ecosistemi permanenti e resilienti.