Riparte, con la sesta edizione, l’Osservatorio Startup Intelligence del Politecnico di Milano, il progetto innovativo di Ricerca e Scouting che in questi cinque anni ha aggregato e affiancato gli Innovation Manager di 70 grandi imprese italiane in un ricco programma di attività per avvicinarsi all’open innovation e all’ecosistema startup.
Osservatorio Startup Intelligence, sesta edizione
Il progetto, realizzato in collaborazione con PoliHub, prevede ricerche dettagliate sulle startup italiane e internazionali (oltre 12.000 analizzate), incontri di scouting con le startup più innovative (oltre 230 incontrate), e momenti di approfondimento su come sviluppare l’innovazione aperta e la cultura imprenditoriale in azienda, con attività pratiche e di gruppo con l’importante community di Innovation Manager che si è aggregata intorno al progetto in questi anni. Sono già a bordo della prossima edizione: A2A, Acea, Agos, Altroconsumo, Amadori, BNP Paribas Leasing Solutions, Bper, Credem, Dompé Farmaceutici, Edenred, Edison, Enel, Eni, E.ON, Esselunga, Ferrovie dello Stato, Generali, Gruppo Hera, IGPDecaux, Inail, Janssen, Luxottica, MIPU, Pelliconi, Pirelli, Prysmian Group, Q8, Roche, Sinelec, Siram, Sisal, Tea, TIM, Unicoop Firenze, Vivigas Energia.
Il progetto ha aiutato le imprese ad acquisire una maggiore consapevolezza sui temi di innovazione più di frontiera, stimolato la nascita di numerose collaborazioni e iniziative, nonché l’introduzione in azienda di nuove metodologie, modelli organizzativi e processi per creare l’impresa agile.
Con questa mission, il primo appuntamento inaugurale dell’11 ottobre sarà dedicato all’experience sharing sulla cultura del fallimento come forma di apprendimento e crescita per chi crede nell’innovazione come fattore competitivo.
Sempre più si sente parlare di cultura del fallimento e di accettazione dell’errore, come nuovo mantra della cultura manageriale. Sbagliare, in effetti, fa parte della natura umana, e la storia stessa delle imprese e degli innovatori è una costellazione di fallimenti. È fondamentale quindi per le imprese lavorare su un nuovo stile di leadership, per sostenere comportamenti che promuovano l’innovazione, incoraggiare la generazione di nuove idee, la curiosità, l’assunzione di rischi, la sperimentazione, la competizione tra peer, l’atteggiamento positivo nei confronti del cambiamento, il confronto costruttivo.
Con questa rubrica potrete seguire, come sempre, le tappe del progetto e le esperienze delle imprese coinvolte, anche nel ricco calendario dell’edizione 2019-2020.
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