Dopo che un’impresa ha deciso di aprirsi all’esterno, arriva il momento dell’empowering: “Le aziende devono attivare collaborazioni in grado di andare oltre il breve termine e produrre modalità strutturate di gestione dell’innovazione” dice Stefano Mainetti, CEO del PoliHub. In questo contesto possono allacciare collaborazioni virtuose anche con l’ecosistema delle startup. Le imprese devono però tener conto e rispettare le caratteristiche delle startup, che non possono essere considerate nello stesso modo con cui normalmente ci si relaziona con dei subfornitori strutturati. “Le startup sono fragili, hanno difficoltà a scalare in modo immediato, ma hanno un importante potenziale di innovazione – sottolinea Mainetti – Gli acceleratori e gli incubatori svolgono un ruolo essenziale nel tutelare questo potenziale e nel renderlo accessibile alle imprese”. Le modalità di collaborazione sono varie: le aziende possono sperimentare delle nuove iniziative di innovazione, possono costituire dei veri e propri acceleratori personalizzati o possono valutare l’acquisizione di proprietà intellettuale.
@RIPRODUZIONE RISERVATAOpen innovation, l’ora dell’empowering: come attivare collaborazioni con le startup
Le aziende in cerca di innovazione possono avviare collaborazioni con soggetti esterni: università, centri di ricerca, incubatori/acceleratori e startup. Serve un ampio spettro di strumenti di collaborazione. Come fare? La chiave è rispettare le peculiarità con cui cui opera ogni attore, spiega Stefano Mainetti, CEO PoliHub
Pubblicato il 18 Apr 2019
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