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Open innovation, la ricetta indiana del gruppo Tata

Dal 14 gennaio chi ha progetti innovativi in chimica e scienza dei materiali può proporli a uno dei più grandi gruppi industriali del mondo che lancia una nuova piattaforma, Tata Innoverse. L’attenzione in questa fase è concentrato sul problem solving piuttosto che sulla ricerca di nuove opportunità di business.

Pubblicato il 14 Gen 2016

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 Gopichand Katragadda, Group Chief Technology Officer

Anche il gruppo Tata, il conglomerato indiano più importante, ha iniziato il proprio percorso nell’innovazione collaborativa, con il lancio della piattaforma Tata Innoverse. Il gruppo ricerca soluzioni alle principali sfide aziendali, sotto forma di soluzioni esistenti, brevetti o applicazioni teoriche di ricerche avanzate. Per ora vengono presentate cinque sfide, tutte riguardanti aspetti tecnici dei processi produttivi, con un focus prevalente su aspetti chimici e di scienza dei materiali. Da giovedì 14 gennaio i candidati partner potranno proporre le loro soluzioni ed entrare sotto la lente di uno dei più grandi gruppi industriali del mondo. Qui un video sulla call

La strategia di gruppo, che per ora sembra focalizzata più sul problem solving che sulla ricerca di nuove opportunità, si affianca a quella più verticale dedicata sul settore dell’acciaio lanciata da Tata Steel. La società siderurgica, si sta muovendo con modalità più diversificate e multicanale. Attraverso il portale dedicato Tata Steel Innovation è possibile inviare idee spontanee, non necessariamente correlate a problemi concreti che l’azienda cerca di risolvere; mentre su una pagina dedicata sulla piattaforma NineSigma vengono lanciate challenge più tecniche.

L’iniziativa di Tata si inserisce in un gruppo sempre crescente di aziende che abbracciano l’open innovation e in un ecosistema indiano in fermento. Già si parlava di Bangalore come un’altra Silicon Valley per quanto riguarda il mondo startup e VC. Ora è chiaro che anche le grandi imprese del Paese si stanno muovendo, come ha dimostrato anche il recente acquisto di Pininfarina da parte di Mahindra.

* Marcello Coppa è co-fondatore di Coppa+Landini, società di consulenza per l’innovazione design-driven e startup studio, che sta sviluppando CrowdChicken (“Shopify + Salesforce for non profits”) e Cyrcus (design d’autore custom e on demand grazie alla digital fabrication).

Se si parla di Digital e Open Innovation non si può trascurare l’iniziativa di Digital360: una piattaforma che a 360° tocca tutti i temi dell’innovazione aperta

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