Startup e sostenibilità: quale legame? Di questo abbiamo discusso lo scorso 30 novembre al Convegno “Imprese e startup nella transizione: innovazione digitale per un futuro sostenibile” degli Osservatori Startup Intelligence, Startup Hi-tech e Digital Transformation Academy, durante la tavola rotonda “Come scendono in campo le startup per lo sviluppo sostenibile”.
Le startup italiane dimostrano di aver compreso l’importanza dello sviluppo sostenibile e i dati della Ricerca 2022 degli Osservatori Startup Intelligence e Startup Hi-tech lo confermano: più dei 2/3 delle startup intervistate dichiara di perseguire obiettivi legati alla sostenibilità sin dalla nascita, anche in modo collaterale al proprio business. Dato che testimonia quanto effettivamente l’elemento della sostenibilità sia connaturato nel modo in cui le startup operano.
Tale propensione delle startup verso lo sviluppo sostenibile le rende di conseguenza attrattive anche per le corporate, che sempre più devono fare i conti con norme più stringenti e consumatori e mercato sempre più sensibili al tema. Non solo, oltre a essere una fonte di stimolo e innovazione per le imprese, le startup risultano essere anche partner interessanti con cui collaborare in progetti sostenibili. BPER e BlueFondation, Gruppo Iren e AWorld, Agos e Up2You: questi sono alcuni degli esempi di successo di collaborazioni tra corporate e startup sui temi della sostenibilità, casi di cui abbiamo avuto la testimonianza alla tavola rotonda “Come scendono in campo le startup per lo sviluppo sostenibile”.
Fabiola Baraldi, ESG Lending Strategist di BPER Banca, ha raccontato della recente esperienza di Open Innovation avviata con BlueFondation, startup che ha l’obiettivo di aiutare le imprese a ridurre le proprie emissioni sviluppando progetti ad hoc di transizione energica e piani di decarbonizzazione. Il progetto, che vede appunto coinvolti i due attori, ha l’obiettivo di aiutare le PMI clienti della banca a individuare il percorso di decarbonizzazione più corretto per loro.
“Siamo molto orgogliosi di questo progetto – afferma Fabiola Baraldi – perché siamo riusciti a fare qualcosa di innovativo per una banca. Di solito le imprese si rivolgono alla banca per chiedere un investimento quando già hanno definito una strategia. Con questo progetto, invece, ci collochiamo nella fase antecedente, aiutando innanzitutto l’imprenditore a valutare la scelta di investimento e supportandolo poi, grazie alle competenze di BlueFondation, nel percorso di decarbonizzazione”. “La sfida rappresentata dal progetto con BPER Banca è proprio quella di portare questa innovazione alle PMI, che producono il 60% delle emissioni di CO2 del nostro Paese – afferma Marco Gianotti, Chief Operating Officer di BlueFoundation. – Grazie alle nostre competenze da una parte e all’importante platea di clienti di Bper dall’altra, siamo riusciti a creare una collaborazione di successo per entrambi.”
In Agos, società finanziaria operante nel settore del credito al consumo e parte del gruppo Crédit Agricole, “la sostenibilità non è vista come un progetto, ma un modo diverso di svolgere le attività ed è al cuore della strategia di impresa”, racconta Laura Galimberti, Director Legal Affairs & Corporate Sustainability. Per portare avanti la strategia aziendale sui temi della sostenibilità, Agos utilizza due importanti leve: tecnologia e cultura. Proprio sulla cultura Agos ha deciso di lavorare con il supporto di startup, e lo ha fatto innanzitutto promuovendo l’iniziativa Green SUIte, nata da un tavolo di lavoro dell’Osservatorio Startup Intelligence. Collaborando con la startup Up2You, infatti, è stata ideata e implementata una piattaforma per far competere dipendenti di aziende diverse, tra cui Agos e la School of Management del Politecnico di Milano, su missioni a carattere sostenibile. Questa prima esperienza “è stata una palestra per Agos, che ha aiutato nello sviluppo di altre esperienze lanciate successivamente, ad esempio i Parchi Agos Green & Smart, iniziative di rigenerazione urbana all’interno del quale Agos collabora con startup locali, a km 0, per far vivere gli spazi in modo differente.”
Un ulteriore caso di successo di cui si è discusso in tavola rotonda è quello che ha visto la collaborazione tra Gruppo Iren, uno dei principali operatori in Italia per raccolta e trattamento rifiuti, e AWorld, startup che grazie alla sua piattaforma digitale stimola gli utenti, in una logica di gamification, ad adottare uno stile di vita più sostenibile. Come racconta Matteo Vacchetti, Coordinatore del programma di Corporate Venture Capital del Gruppo Iren, “il punto di contatto con AWorld nasce dal bisogno di Iren di comunicare e trattare il tema della sostenibilità con i propri clienti, fornendo una serie di consigli e mantenendo allo stesso tempo un certo livello di ingaggio.” “Per i clienti di Iren abbiamo integrato le funzionalità di AWorld, piattaforma ufficiale delle Nazioni Unite in supporto della campagna Act Now, riuscendo a lavorare sui consumi energetici degli utenti e stimolando un comportamento più responsabile”, dichiara Maria Vittoria Dalla Rosa Prati, Impact Strategist di AWorld. Una collaborazione che non solo ha avuto un buon risultato, ma che ha anche “stimolato l’innovazione in Iren, che ha deciso di studiare nuovi servizi, sempre in ottica di sostenibilità”, conclude Vacchetti.
Le collaborazioni e i progetti presentati all’interno del panel sono la dimostrazione di quanto il tema sostenibilità sia una sfida collettiva. Tutti, dalle corporate alle startup, nessun settore escluso, possono e devono avere un ruolo a supporto della transizione energetica.