Che Enel facesse molto con e per le startup era cosa nota nel piccolo ecosistema italiano dell’innovazione. Adesso c’è un riconoscimento internazionale, che costringe anche chi è fuori da quell’ecosistema a guardare con attenzione questa eccellenza italiana dell’open innovation. Secondo Startup Europe Partnership, la piattaforma lanciata dalla Comunità Europea nel 2014 per favorire l’incontro fra startup e grandi aziende, la prima delle 12 top Europe’s Corporate Startup Stars è proprio Enel, che nel 2018 occupava già un brillante terzo posto.
Enel e le startup: campione d’Europa di open innovation
Un primato quello di “campione d’Europa” di open innovation che Enel ha conquistato in meno di cinque anni. “Nel 2015 abbiamo definito il nostro approccio all’Open Innovation, abbinando innovazione e sostenibilità in quella che all’epoca sembrava una combinazione alquanto singolare”, ricorda l’amministratore delegato di Delegato di Enel Francesco Starace, che non si risparmia quando c’è da esporsi sulle startup e l’innovazione. “Per il futuro, puntiamo a incrementare ancora i nostri sforzi nell’innovazione aperta per trasformare Enel in un’azienda totalmente digitale e platform-based”.
La strategia di Enel con le startup
“Alle startup dico: cercate i fondi, anche all’estero, ma non deve essere un’ossessione. Cercate soprattutto un partner industriale, come Enel”, è il mantra di Ernesto Ciorra, Chief Innovability Officer del gruppo, che non crede molto nel corporate venture capital, nella grande azienda che investe e finanzia le nuove imprese e ritiene invece decisivo il ruolo che una corporate può giocare diventando il primo cliente: la aiuta a testare il prodotto o servizio, la accredita sul mercato e la fa divenire più attraente anche per gli investitori istituzionali. È quello che è accaduto, tra gli altri casi, con Nozomi la startup italiana trasferita in Silicon Valley balzata agli onori della cronaca per la visita ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Enel e le startup, i numeri
Ma vediamo qualche numero per concretizzare il lavoro di Enel con le startup. A proposito della strategia “primo cliente”, Carlo Tamburi, direttore Enel Italia sottolinea: “Abbiamo già acquistato solo nel nostro Paese beni e servizi da startup per 20milioni di euro”. Fabio Tentori, Head of Enel Innovation Hubs and Startup initiatives, ricorda invece i numeri internazionali dell’impegno di Enel: 10 hub (3 in Italia), 6.500 startup analizzate (850 solo in Italia), 250 progetti avviati (di cui 85 in Italia), 50 (17 in Italia) che hanno raggiunto un livello internazionale di commercializzazione.
L’apertura è la premessa di ogni buona attività di open innovation. Sembra ovvio ma è utile ribadirlo. “Non servono raccomandazioni, non cercate segnalazioni”, dice Ciorra. “Mandate le vostre idee e proposte su OpenInnovability, partecipate ai nostri contest o scrivetemi su Linkedin”. Come ha fatto Andrea Depalo, che ha trovato subito attenzione e ascolto per il suo progetto di una sedie a rotelle hitech (qui abbiamo raccontato la storia di Avanchaira) e che con Enel porterà un innovativo brevetto al prossimo CES di Las Vegas.
13 startup che lavorano con Enel
Vediamo adesso 13 startup italiane che stanno già lavorando con Enel in diversi ambiti, dalla business intelligence ai sistemi di accumulo di energia, dalla cybersecurity al crowdtesting, che hanno presentato i loro progetti e le loro soluzioni nel corso di un evento a Milano a fine novembre.
1. IGenius
iGenius è l’azienda di intelligenza artificiale che aiuta le aziende a sfruttare il potenziale dei dati business trasformando il modo in cui interagiscono con le informazioni. Il suo principale prodotto, crystal, è il primo AI Advisor che rende i dati accessibili e permette agli utenti di prendere decisioni data-driven anche senza specifiche competenze di analytics. crystal personalizza le sue risposte con consigli basato sul contesto, notifiche proattive e previsioni. Fondata nel 2016 da Uljan Sharka, iGenius ha uffici a Milano, California, Londra e Svizzera ed è stata selezionata a livello internazionale da Startup Grind e TechCrunch. Alcune tra le più importanti aziende Fortune 500 stanno già usando crystal per rendere più efficiente l’accesso ai dati a tutti i livelli aziendali.
2. Aton
Aton è un’azienda attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi innovativi di accumulo di energia elettrica da fonte fotovoltaica e produce sistemi di accumulo che, accoppiati con dei pannelli fotovoltaici, consentono di stoccare l’energia prodotta ma non consumata. Quando il sole cala si potrà usare la propria elettricità a costo zero, oppure rivenderla. Sono sistemi aggregati ma anche modulabili che permettono di aumentare la potenza, aggiungendo elementi all’accumulo.
3. Ermes Cyber Security
Ermes Cyber Security fornisce alle aziende strumenti di protezione avanzata contro i pericoli del web che prendono di mira i dipendenti e che non possono essere protetti dagli strumenti esistenti. Grazie al algoritmi avanzati di AI e big data, i sistemi di protezione sono realizzati per aggiornarsi automaticamente ed in tempo reale, garantendo inoltre all’azienda strumenti di facile integrazione e di reportistica automatica.
4. M2D Technologies
M2D Technologies è una tech company con sede a Catania che si dedica a soluzioni basate su automazione e intelligenza artificiale. Grazie ad un team di talenti ed esperti ricercatori, M2D ha sviluppato una piattaforma che automatizza la supervisione e la manutenzione dei sistemi fotovoltaici attraverso l’uso di sistemi di robotica autonomi e software di controllo intelligente. Offre quindi soluzioni di monitoraggio e previsione basate su IoT, tecnologie Big Data, intelligenza artificiale, visione artificiale e apprendimento automatico.
5. AppQuality
È la prima piattaforma pure player di Crowdtesting italiana. Testa app, siti web, chatbot, dispositivi IoT e ogni altro prodotto digitale facendo leva su una community di tester e un network di UX Researcher certificati. AppQuality permette di ottenere applicazioni “Bug Free” e di migliorare la User Experience potendo sfruttare una suite di servizi che spaziano dal Functional Testing all’Experience Testing, passando da Test Esplorativi, Task Based Remote Test non moderati, Chatbot Test e molto altro.
6. Solerzia
Solerzia offre ai mercati smart city e green energy soluzioni innovative e multifunzione. La missione dell’azienda è fornire sistemi volti all’efficienza e alla sinergia tra energia, servizi e dati, tenendo sempre in considerazione l’impatto estetico e “la visione di un futuro che possa essere più luminoso”. Suoi prodotti sono, ad esempio, Solback, un sistema intelligente di accumulo e gestione dell’energia, un generatore di rete che innova totalmente il modo di rapportarsi con la rete elettrica principale; o Totem, che ha una struttura a prisma triangolare e rivoluziona la gestione di una rete elettrica con un approccio ecosostenibile.
7. WeAr
Fondata nel 2014 con sede a Ferrara, Wear ha sviluppato un’applicazione che consente alle aziende di creare in maniera autonoma manuali e istruzioni d’uso interattivi basati sulla realtà aumentata. Richiamando l’attenzione di molti player e investitori a livello nazionale e internazionale, Wear risponde all’esigenza di trasmettere il sapere dalle vecchie alle nuove generazioni, in un momento di passaggio generazionale tra tecnici senior e lavoratori più giovani. marko.tips, the Next Generation Manual, è una Mobile enterprise application platform (Meap) concepita come SaaS (software as a service) che consente alle aziende di creare manuali e istruzioni d’uso interattivi basati sulla realtà aumentata.
8. ADILife
è una piattaforma multidisciplinare e pluripatologica di Telemedicina digitale che mette al centro del processo di cura il paziente, fornendo al medico e al caregiver i più avanzati strumenti digitali di misurazione, diagnosi e cura, indipendentemente da dove il paziente risiede (ospedale, clinica, residenza, casa, in viaggio..). Nata da Aditech srl, Gilogica spa e KOS Comunicazione e Servizi srl, ha l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza nella salute connessa sfruttando le migliori tecniche della sanità digitale e le frontiere più avanzate della Information and Communication Technology (ICT).
9. Soundbubble
Soundbubble è un software compatibile con tutti gli smartphone che risolve i problemidel rumore in ambienti lavorativi e consente di selezionare i suoni che si vogliono sentire e le persone con cui si vuole parlare, escludendo tutto il resto. Lo scopo, che si raggiunge con una combinazione di tecniche di Sound source separation, Noise cancellation e Speaker recognition, è quello di migliorare la convivenza in ambienti come openspace e coworking, dove la produttività è spesso compromessa dallo “stress da rumore”.
10. Iuvo
Iuvo è una società spin-off dell’Istituto di Bio Robotica (Scuola Superiore Sant’Anna, attiva nel campo delle tecnologie indossabili, fondata nel 2015 da un team di post-dottorati, professori e ricercatori con l’obiettivo di sfruttare i risultati di progetti di ricerca nazionali ed europei. Sviluppa esoscheletri robotici che permetteranno agli operai delle fabbriche di lavorare distribuendo gli sforzi in modo più efficiente e per aiutare le persone che hanno bisogno di supporti per muoversi in modo autonomo
11. Greenovation
Greenovation s.r.l. nasce come startup inserita nel percorso di pre incubazione del Treatabit (incubatore di imprese innovative nel campo digitale del Politecnico di Torino). La sua mission è la divulgazione delle tematiche legate all’efficientamento energetico degli edifici. Offre servizi di progettazione personalizzata di riqualificazione energetica-economica degli immobili per dare ai cittadini gli strumenti utili a comprendere le soluzioni migliori per ridurre i costi energetici e di gestione dell’abitazione. Da sempre lavora a stretto contatto con gli specialisti del settore, con i progettisti e con gli installatori.
12. D Air Lab
D-Air lab è nata con l’obiettivo di individuare nuove applicazioni della tecnologia D-air®, un sofisticato airbag di Dainese che protegge piloti e atleti sulle piste e sulle strade di tutto il mondo. D-Air lab impiega questo sistema, in grado di attivarsi in pochi millisecondi, per progetti dedicati alla protezione dalle cadute di anziani, lavoratori, malati di epilessia, per rendere più sicuro il trasporto dei bambini, per realizzare nuovi strumenti di riabilitazione. I più avanzati sistemi di sicurezza, nati nelle competizioni diventano quindi disponibili anche per le attività quotidiane dell’uomo, con un trasferimento di tecnologie che collega idealmente la tuta di Giacomo Agostini ai progetti D-Air lab.
13. E-LABOS
Startup con la quale Enel ha avviato una prima collaborazione durante il progetto FormulaE, poi proseguita con altri importanti progetti. La specifica competenza utilizzata è la loro capacità di supportare la ideazione e quindi realizzare in tempi ridottissimi device ad hoc (hw/fw) orientati all’IoT per la raccolta dati in campo. (g.io)