STARTUP INTELLIGENCE

Novartis scommette sui Digital Champion aziendali per promuovere la cultura dell’innovazione

Novartis ha avviato il suo percorso di digital transformation attraverso una serie di iniziative. Tra queste un programma che vede coinvolti i campioni digitali aziendali. Ecco come funziona

Pubblicato il 12 Giu 2020

Novartis

Con circa 2.200 dipendenti, in Italia Novartis è una delle maggiori aziende del settore farmaceutico, con una solida leadership nell’ambito delle terapie più innovative e in quello dei farmaci equivalenti e biosimilari. Nel panorama nazionale è tra le aziende maggiormente impegnate nella Ricerca & Sviluppo, in particolare nelle attività di sviluppo clinico, area nella quale ha investito oltre 200 milioni di euro nell’ultimo triennio, e un’importante realtà industriale, fortemente orientata all’export.

Novartis ha adottato una strategia di Gruppo che punta a fare di un’azienda prettamente di prodotti farmaceutici anche un fornitore di servizi correlati al Patient Journey e fonte di impulso alla Ricerca in Italia.

Novartis ha avviato con entusiasmo il suo percorso di digital transformation, ma ci si è resi conto fin da subito che non era sufficiente limitarsi a condurre delle progettualità digitali per affrontare questo obiettivo. Il percorso richiedeva infatti di muoversi anche su altre dimensioni in modo olistico, in primis quella delle risorse umane. È quindi partito nel 2019 un digital game con l’obiettivo di mappare le competenze digitali interne, chiamato Digital Culture Tranformation. Il progetto, seguito da Valeria de Flaviis, Head of Innovative Models di Novartis, si è rivolto a circa 1.100 persone della Direzione Farma, ed ha conseguito un engagement dell’84% della popolazione coinvolta.

La struttura del progetto ha previsto due attività: da un lato la mappatura della digital readiness dei dipendenti, dall’altro l’indagine sul loro approccio lateral thinking, individuando 8 “profili digitali” e 5 “profili di innovazione” presenti in azienda, ciascuno con le proprie caratteristiche e i propri punti di forza e di debolezza. In base all’appartenenza a uno di questi profili, è stato poi suggerito ai partecipanti di seguire un percorso di formazione ad hoc sulle competenze digitali, lasciando comunque la libertà di frequentare anche corsi e tematiche di maggiore interesse professionale.

Dal progetto Digital Culture Transformation sono partite in parallelo due attività di sensibilizzazione e diffusione della cultura digitale. Da un lato è nata a febbraio la Digital Academy, che ha come obiettivo informare e formare su tre tematiche principali: Patient Centricity, Cybersecurity e Data-driven Analysis; su questi temi sono stati organizzati 3 webinar introduttivi di due ore ciascuno. “Sono stati avviati l’erogazione di 15 video-pillole, della durata di 3 minuti ciascuna, sui temi più caldi del digitale, e un tour di 10 Innovation Café virtuali, Workshop di mezza giornata, basati precipuamente su metodologie di Design Thinking, dedicati alle diverse sedi e field force”, spiega de Flaviis. In questo modo è stato possibile coinvolgere un’ampia popolazione anche distribuita sul territorio, in modo compatibile con gli impegni di lavoro.

Dall’altro lato è stato varato il progetto #NEXT-D (Novartis Exchange Talent Program for Digital), che vede coinvolti i Digital Champion emersi dal progetto Digital Culture Transformation, e in particolare dal lateral thinking assessment. Ogni quattro mesi 16 Digital Champion di 16 diverse aree aziendali vengono selezionati per dedicarsi esclusivamente ad approfondire competenze digitali e innovative, attraverso corsi di formazione, Workshop e progetti veri e propri.

#NEXT-D parte con due settimane di bootcamp formativo, in cui vengono affrontate tematiche di innovazione, strategia e metodologia. “Al momento è in corso la prima wave del progetto, mentre a settembre partirà la seconda e a gennaio 2021 la terza”, spiega Valeria, che aggiunge: “metà dei Champion coinvolti dedica al progetto il 50% del proprio tempo, mentre l’altra metà è impegnata full-time. Tutti vengono comunque coinvolti in progettualità digitali e sono riconosciuti in azienda come digital ambassador veri e propri”. “I Champion sono diventati i trait-d’union tra business e digitale perché parlano il linguaggio dei colleghi sul territorio e quindi sono gli ambasciatori migliori per trasmettere la nuova cultura e i contenuti digitali. Questi colleghi saranno inoltre coinvolti nella nuova edizione di BioUpper, la piattaforma Novartis di sviluppo startup, affiancando i mentor delle startup partecipanti”, commenta Milva Naguib, consulente in comunicazione per Novartis, rinforzando così anche la propria cultura imprenditoriale.

I progetti hanno registrato feedback molto positivi: “L’obiettivo dell’engagement delle persone è stato raggiunto. Questo risultato è fondamentale anche per la popolazione degli informatori scientifici, chiave per un’azienda farmaceutica, che dovranno usare e far usare sempre più il digitale”, conclude de Flaviis. Le prossime wave di Digital Culture Transformation hanno l’obiettivo di sottoporre a questa attività di gamification anche i nuovi assunti, introducendo eventualmente la mappatura di nuove competenze digitali che emergono durante questo percorso.

Novartis è partner dell’Osservatorio Startup Intelligence, che riparte con la settima edizione in occasione del Kickoff del 30 giugno 2020. Vi aspettiamo!

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Eliana Bentivegna
Eliana Bentivegna

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