L’ecosistema startup si configura ormai da diversi anni come attore fondamentale per stimolare e favorire lo sviluppo di innovazione, anche all’interno delle aziende. Proprio le startup hanno dimostrato nel corso degli ultimi anni, e in particolare nel periodo di pandemia, una forte capacità di resilienza e di risposta immediata al cambiamento. Questa rapidità e capacità di cogliere repentinamente le opportunità deve essere da esempio anche per le imprese consolidate.
Gran parte delle imprese di grande dimensione sembrano aver chiare queste opportunità; infatti, oltre il 50% di esse già collabora attivamente con startup, come emerge dai dati degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academ del Politecnico di Milano presentati lo scorso 30 novembre.
Innovazione digitale, la collaborazione fra Cimbali e la startup NASYS
Non ci sono solo i dati, ma anche le esperienze di collaborazione fra imprese e startup per l’innovazione digitale. Abbiamo raccolto, in occasione di una tavola rotonda, quelle di Alberto Camerin, Group Electronic & IoT Solutions Director di Gruppo Cimbali, Giorgio Sberveglieri, CEO di NASYS e Prof. Emerito di Fisica presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Brescia, Uljan Sharka, CEO & Founder di iGenius e Attilio Somma, Head of Communication, Partnership and Vertical solutions di Noovle.
Maurizio Cimbali, dalla tradizione delle macchine per il caffè al metaverso
In Italia sono quindi già numerosi i casi di collaborazione di successo tra imprese e startup. Tra questi, in occasione della tavola rotonda è stato portato il caso di Gruppo Cimbali, leader nel mondo delle macchine professionali per caffè, e della startup Nano Sensor System (NASYS), una spin off dell’Università di Brescia. Il progetto di collaborazione ha portato allo sviluppo di nano sensori di VOCs tailor made e di un software in grado di identificare le miscele di caffè attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale, che riesce a “respirare” l’aria all’interno del macinadosatore e a catturare i componenti volatili che il caffè emana. Ciò permette di risalire alla filiera e portare trasparenza su origine e grado di freschezza del caffè, sia per il torrefattore che il cliente.
Come raccontato da Alberto Camerin, il progetto si inserisce all’interno di una più ampia visione strategica. “Negli anni ci siamo sempre focalizzati su un’innovazione centrata principalmente sul prodotto, ma il mercato e il sistema economico, sociale e culturale sta cambiando, e noi vogliamo farci trovare pronti. Stiamo cercando di andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e per fare questo abbiamo bisogno di attingere a know how, competenze, modi di lavorare e approcci completamente diversi rispetto a quelli con cui siamo abituati a operare. Per questo per noi è fondamentale guardare e aprirci al mondo esterno, tra cui anche le startup.”
La startup NASYS è stata presentata dal Prof. Giorgio Sberveglieri, che ha sottolineato come da relazioni di questo tipo possano emergere importanti benefici per le startup: “la collaborazione con Gruppo Cimbali ci ha permesso di ottenere diversi benefici e superare alcuni limiti connaturati nell’essere una realtà giovane e innovativa. In particolare, abbiamo recepito e appreso in che modo favorire una maggiore spinta verso la messa a terra del prodotto per raggiungere in modo più rapido ed efficace il mercato. Le startup sono caratterizzate da un’innata capacità di produrre innovazione, le imprese possono invece fornire importante supporto nel passare all’esecuzione.”
La collaborazione fra Noovle (gruppo TIM) e iGenius
Altro caso di particolare successo è quello sviluppato da Noovle, società del Gruppo TIM specializzata nel Cloud, e iGenius, scaleup italiana che ha voluto reinventare l’interazione tra le persone e i dati aziendali. La collaborazione ha portato alla nascita di Crystal Virtual Advisor, soluzione di intelligenza artificiale che si pone l’obiettivo di facilitare l’interrogazione dei dati aziendali da parte dei dipendenti. L’obiettivo è di estendere l’accesso ai dati e alle informazioni aziendali al 100% dell’organizzazione, colmando il gap di competenze tecniche e riducendo il digital-divide.
Attilio Somma è entrato nel merito dell’approccio di Noovle nei confronti delle startup. “Noovle è un player infrastrutturale del Gruppo TIM che ha l’ambizione di generare e sviluppare valore tramite un portafoglio di soluzioni innovativi che favoriscano lo sviluppo digitale del Sistema Paese e la transizione verso il Cloud. Negli anni abbiamo sviluppato un modello ben definito di ingaggio delle startup, che ha l’obiettivo di identificare partner con cui sviluppare congiuntamente use case a partire dalle infrastrutture e le tecnologie a disposizione di Noovle. Le soluzioni vengono sviluppate e testate su un portafoglio ampio di clienti TIM, così da validare in modo rapido le soluzioni e velocizzare la messa sul mercato.”
Tale approccio ha permesso a iGenius di favorire il proprio percorso di crescita, come sottolineato da Uljan Sharka: “iGenius è nata nel 2016 e in questi anni siamo riusciti a raccogliere 30 milioni di finanziamenti e a coinvolgere un centinaio di persone all’interno della società. Questa crescita così repentina è stata favorita anche dalla collaborazione con attori come Noovle, che ci ha supportato nella fase di transizione da startup e scaleup. La parte più impattante è stata proprio la possibilità di essere accompagnati nell’accesso al mercato, facendo leva su un canale fiduciario esistente, che ci ha permesso di avere grande visibilità e conversioni concrete sui clienti.”