Innovare alla ricerca del proprio purpose. 101 storie dalla business school del Politecnico di Milano è il sottotitolo di MBA Power, il nuovo libro di Filippo Poletti appena pubblicato da Lupetti Editori con la prefazione di Vittorio Chiesa e Federico Frattini, presidente e dean della POLIMI Graduate School of Management. In questo intervento per EconomyUp l’autore illustra il senso e l’urgenza della ri-generazione professionale in una fase storica di grande trasformazione e l’opportunità e il valore di un master per ritrovare il proprio purpose, la propria proposta di valore.
Tutti noi, manager della Generazione R come rinascita – era il 2020, eravamo nel pieno della pandemia – avevamo consciamente o inconsciamente nel cuore le parole di una celebre canzone di qualche anno fa di Eros Ramazzotti: «Noi non ci fermeremo, non ci stancheremo di cercare il nostro cammino». Il mondo si era fermato, sembrava che non esistesse più un domani. Eravamo preoccupati per i tragici bollettini dei malati di coronavirus e addolorati per la perdita di parenti, amici, conoscenti e persone sconosciute. Accedeva in Lombardia così come nel resto dell’Italia e del mondo.
Noi 101 manager – la carica dei 101, potremmo dire, riprendendo il titolo del mio libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose. 101 racconti dalla business school del Politecnico di Milano”, – eravamo convinti che il nostro lavoro avrebbe avuto un futuro prospero a patto di rivedere, con umiltà e audacia, le nostre competenze e la nostra visione del mondo: per questo – chi dall’Italia, chi dal resto dell’Europa, chi dal Sud America, chi dall’Asia, chi in dolce attesa del primo, del secondo o del terzo figlio, in una babele di lingue e gioie della vita – abbiamo abbracciato il sapere politecnico, frequentando tra il 2020 e il 2022 l’executive MBA o l’MBA. È stato, appunto, l’inizio della nostra seconda giovinezza professionale.
Noi, la Generazione R come rinascita senza limiti di età, eravamo e siamo convinti che non sia sufficiente nascere una volta. Occorre rinascere tutti i giorni come professionisti, soprattutto nell’era attuale dell’incertezza, l’età VUCA, acronimo traducibile in italiano con le quattro parole “volatilità”, “incertezza,” complessità” e “ambiguità”. Per stare al passo del sapere fluido dobbiamo imparare, disimparare e imparare di nuovo, acquisendo nuove competenze, sia “dure” che “soffici”. Per questa ragione, ai tempi del coronavirus, della guerra in Ucraina e dello spettro della crisi economica, ci siamo messi a studiare e ristudiare (e continueremo a farlo) come si governa la trasformazione digitale, come si fa innovazione radicale o incrementale, come si sviluppa il pensiero progettuale, come si mette in piedi una startup oppure come si gestisce il cambiamento in azienda. Abbiamo aggiornato la nostra cassetta degli attrezzi, comprese le competenze in ambiti altrettanto strategici come l’economia internazionale e industriale, la contabilità finanziaria, i processi aziendali o la catena di approvvigionamento. Siamo, appunti, rinati.
La Generazione R come rinascita è a numero aperto. Sarai uno di noi, se immaginerai insieme a noi – per tornare alla canzone iniziale dal titolo Terra promessa – un mondo diverso, dove crescere i nostri purpose. Purpose, appunto, come dice il titolo di questo libro sulla rigenerazione professionale. Purpose è una parola inglese che deriva dal verbo propose, traducibile in italiano come “proporre”: dopo due anni di studi proponiamo a tutti di creare insieme a noi un futuro migliore, più sostenibile, che metta al centro del fare impresa l’impatto sociale. Questa è la nostra proposta di valore.
Noi della Generazione R come rinascita non abbiamo dubbi sul fatto che lo sviluppo tecnologico e i processi di innovazione debbano contribuire a rendere il pianeta azzurro un luogo sempre più vivibile. Per fare questo, tuttavia, non bastano una sola donna e un solo uomo al comando, fossero anche i migliori della Terra. Ai tempi dell’innovazione aperta vince il gioco di squadra. Nessun professionista e nessuna organizzazione, infatti, possono mentire a sé stessi, affermando di avere tutto il “saper come fare” del mondo per conquistare la terra promessa della crescita sostenibile. Il futuro sarà in grado di soddisfare le nostre necessità, senza compromettere quelle di chi verrà dopo di noi, se sapremo attingere al sapere distribuito, quello che gli inglesi chiamano il “saper dove”. È finita l’era dell’io: l’epoca della Generazione R come rinascita è varia, plurale, creativa e innovativa.
Chi voglia far parte della Generazione R non deve chiedersi quale sia il suo background. Non sarai uno di noi perché sei un ingegnere, un economista, un informatico, un matematico, un fisico, uno statista, un biologo, un farmacista, un geologo, un chimico, un architetto, uno zoologo, un enologo, un medico, un linguista, uno storico, un archeologo, un giurista, un sociologo, un filosofo, un filologo, uno psicologo o un musicologo. Sarai uno di noi, uno della Generazione R come rinascita, se deciderai di rimetterti a imparare e rimparare (sui banchi di scuola anche virtuali così come fuori dalle aule).
Si possono avere alle spalle le olimpiadi delle scienze o si può aver volato sulle ali degli studi umanistici (io, ad esempio, ho esplorato in passato i pianeti musicali: in fondo, per fare o parlare di musica serve saper fare di conto e sviluppare l’empatia): la Generazione R come rinascita è pronta ad accogliere tutti coloro che vogliano acquisire e mettere a disposizione nuove competenze, siano esse scientifiche o umanistiche, sia tecniche che personali. Tutto scorre. Anzi, tutto oggi nell’età della vita liquida – siamo certi che anche Eraclito sarebbe d’accordo con noi – scorre sempre più velocemente e, proprio per questo, occorre rielaborare le conoscenze ogni 24 ore.
Da ultimo, non resta che condividere il piano d’azione comune a partire dal primo vincolo progettuale, il tempo: quando è necessario un cambiamento, non è mai troppo presto per farlo. Non aspettiamo, dunque, a rigenerarci, ad agitarci e a organizzarci, per citare i tre insegnamenti tramandatici dalla storia. E, poi, praticamente, concentriamoci, assieme al time to EBIDTA o tempo della redditività aziendale, sul tempo della responsabilità intesa come l’attitudine a dare risposte concrete ai problemi reali dell’intera collettività in cui operiamo come professionisti. Siamo la Generazione R come rinascita e responsabilità. Noi dell’MBA Power non ci fermeremo, non ci stancheremo.