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Mondadori lancia PLAI, un acceleratore di startup per la GenAI: investimento di 6 milioni in tre anni



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PLAI nasce dalla collaborazione operativa di Mondadori con Startupbootcamp e I3P. Aperte le candidature per la selezione delle primo 10 startup, che riceveranno un investimento di 100mila euro, a cui per una o due potranno aggiungersi altri 400mila. A guidarlo è Stefano Argiolas, già startupper e Chief AI Officer del gruppo di Segrate

Pubblicato il 20 mag 2024



Da sinistra: Stefano Argiolas, CEO di PLAI; Antonio Porro, Amministratore delegato Gruppo Mondadori; Andrea Santagata, Chief Innovation Officer

Mondadori investe sull’intelligenza artificiale (anche) con un acceleratore verticale: si chiama PLAI e apre la sua prima call per startup. “Abbiamo fatto tante acquisizion nel corso degli ultimi anni ma per la prima volta nella sua storia Mondadori investe una cifra importante per accelerare nei prossimi tre anni le migliori idee di trasformazione del business editroriale”, dice l’amministratore delegato Antonio Porro, che è anche presidente di PLAI e con la sua presenza al lancio del progetto garantisce l’endorsement dei vertici del gruppo editoriale presieduto da Marina Berlusconi.

C’è tutto il top management di Segrate al WAO PL7, il coworking in Isola a Milano, dove avrà sede l’acceleratore e dove da poche settimane ha preso casa Startupbootcamp, che è uno dei due “core operation allies” insieme con l’incubatole del Politecnico di Torino I3P.

Ma non era finita la stagione degli acceleratori aziendali? Non s’era detto che sono poco attraenti per le startup? Non è un modello che ha prodotti scarsi risultati? “È vero e lo sappiamo bene”, risponde Andrea Santagata, Chief Innovation Officer del gruppo Mondadori.”Infatti PLAI è più vicino a un venture builder, imbocca una terza via perché non creiamo le startup da zero come fa un venture builder ma le seguiamo e le finanziamo con lo stesso approccio, che è assolutamente industriale. Il nostro obiettivo non è finanziario e tantomeno di comunicazione. Il nostro è un progetto di trasformazione del business”. Vediamo, quindi, come funziona PLAI

Mondadori, che cos’è l’acceleratore PLAI sull’AI

“L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando molti mercati. L’intelligenza artificiale generativa permette di creare e rielaborare qualsiasi forma di contenuto. In qualità di editori multimediali leader, vogliamo ricoprire un ruolo centrale nell’ecosistema della GenAI per presidiare il settore da trendsetter, attrarre talenti e offrire ai nostri clienti nuovi prodotti e servizi”, spiega Porro.

A Segrate non mancano le idee su come l’AI potrà cambiare il business editoriale: “Stiamo già sperimentando nuove forme di distribuzione dei contenuti, per esempio con le web novel, capitoli brevi e solo in digitale per un pubblico che non compra abitualmente libri. Mondadori di solito faceva acquisizioni, con l’acceleratore vogliamo arrivare prima ed essere leader anche nei nuovi mercati che si apriranno”.

Nel nome ci sono tutte le buone intenzioni di PLAI: un gioco di parole che parte da play per aggiungere AI per comunicare un vero playground per le startup che esplorano ska frontiera dell’intelligenza artificiale ma anche un luogo fisico di incontro e di lavoro progettato per stimolare la creatività, lo scambio di idee e accelerare i progetti imprenditoriali più ambiziosi.

Per PLAI un CEO startupper

“PLAI sarà un hub di innovazione e una community per tutti gli operatori della Generative AI e vuole diventare un punto di riferimento per il tutto il sistema Paese”, spiega Stefano Argiolas, Chief AI Officer del gruppo e CEO di PLAI con un passato da startupper. Ne ha fondate diverse e l’ultima, Hej! (soluzioni di performance marketing AI drive) è stata acquisita da Mondadori nel 2021.

Argiolas è rimasto in azienda e adesso porta la sua esperienza nel nuovo progetto di innovazione aperta che definisce un hub ma anche una “community per tutti gli operatori dell’intelligenza artificiale generativa, un punto di riferimento per tutto il sistema Paese”. E, infatti, PLAI è stato presentato al Governo e interlocuzioni sono in corso con Cassa Depositi e Presti da cui, tengono i a precisa i manager Mondadori, ” non ci aspettiamo soldi…”.

Come funziona PLAI: 10 startup l’anno

PLAI selezionerà 10 startup italiane e internazionali nelle fasi di pre-seed e seed per ogni ciclo annuale di accelerazione: tutte saranno supportate con un investimento iniziale di 100 mila euro ciascuna, in cambio di una quota di minoranza. Tra queste ogni anno una o due potranno ricevere un ulteriore investimento che potrà arrivare fino a 500mila euro. Basta fare due conti per capire che nell’arco del triennio, da adesso al 2026, l’impegno complessivo di Mondadori sarà di circa 6 milioni di euro.

Perché solo seed e pre-seed? “Perché riteniamo che in queste fasi le startup possano essere ancora plasmate”, risponde Argiolas, ” ed “Così è possibile per noi dare un contributo più importante al successo del progetto. Quindi il nostro obiettivo sarà costruire MVP da portare sul mercato”.

Quattro I focus strategici di PLAI, che corrisponde alle aree di business del gruppo Mondadori: education, new media and digital advertising, retail (l’azienda ha la più grande rete italiana di librerie), books and publisher.

L’acceleratore fornirà alle startup, oltre ai capitali,concreti ambiti di applicazione della AI, percorsi strutturati di formazione e mentorship e la possibilità di partecipare a eventi di networking. Tutto questo anche grazie all’insieme di competenze e asset unici messi a disposizione dai partner: Amazon Web Services, Multiversity, GroupM, PwC Italia, Codemotion e Datapizza.

Come candidarsi per entrare in PLAI: le prossime tappe

Le startup possono già candidarsi per accedere al programma di accelerazione promosso da PLAI. La fase di selezione delle 10 startup del primo ciclo si concluderà con il selection day a metà settembre, mentre il periodo di accelerazione, della durata di 14 settimanei, inizierà a ottobre.

Durante questa fase ogni startup potrà usufruire di oltre 50 ore di workshop dedicati, condotti da esperti italiani e internazionali e di 20 ore di tailored mentorship, e potrà trovare applicazione della propria idea sia all’interno del Gruppo Mondadori sia presso i partner di PLAI. A gennaio 2025 è previsto il Demo Day, un momento in cui le startup saranno presentate al mercato, consentendo loro di farsi conoscere da investitori e aziende e dare, quindi, il via a un ulteriore importante stadio di sviluppo.

“L’intelligenza artificiale è un acceleratore straordinario per la scalabilità e l’internazionalizzazione. Senza non avremmo potuto fare Giallo Zafferano in cinque lingue”, conclude Porro. “Ma Mondadori non avrebbe potuto fare PLAI senza l’esperienza e le competenze maturate con le attività digitale. PLAI non sostituisce certo le iniziative di innovazione del gruppo Mondadori, sia i progetti interni sia le possibili nuove acquisizioni. Ma conto che una o due startup “cresciute” in PLAI ogni anno restino all’interno del gruppo per accelerare la trasformazione del business”. Primo bilancio, quindi, fra 12 mesi.

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