Uno dei problemi della micromobilità condivisa, ovvero i monopattini in sharing, è la sicurezza. Secondo il “Rapporto sulla sharing mobility” presentato a ottobre 2022 a Roma nel corso della Sesta Conferenza Nazionale della Sharing Mobility, il monopattino in condivisione registra un livello di incidentalità di poco superiore a quello dello scooter sharing: esattamente 2,07 incidenti ogni 100 mila km contro 1,72 del ciclomotore, distanti entrambi dalla bicicletta con il valore di 0,74. Si tratta di dati italiani, ma in tutto il mondo si avverte l’esigenza di individuare tecnologie che garantiscano una maggiore sicurezza su strada ai micro-veicoli. Perciò stanno nascendo startup che si occupano di queste e le giovani società innovative che fanno sharing si stanno attrezzando di conseguenza.
Ecco qualche highlight sulla situazione: dalla startup Drover AI che fornisce un modello di Internet of Things per migliorare la sicurezza dei monopattini, a Lime che ha adottato una tecnologia per rilevare quando il guidatore sta procedendo sul marciapiede. Ma c’è anche chi, come la startup Halo Car, farà car sharing con controllo a distanza, cioè farà in modo che l’auto sia consegnata al cliente grazie a un essere umano che la guida, sì, ma da remoto. Garantendo che lo spostamento sarà sicuro anche così.
5 milioni per Drover AI, startup che propone l’IoT per una micromobilità più sicura
Le aziende della micromobilità condivisa hanno adottato una nuova tecnologia sorprendentemente avanzata per correggere uno dei problemi più sentiti nelle città quando si parla di micro-veicoli: la guida sul marciapiede. Alcune società, come Bird, Neuron e Superpedestrian, si sono affidate a sistemi GPS iper-accurati per determinare se un utente sta guidando in modo appropriato o meno. Altri, come Lime, hanno iniziato a integrare sistemi di visione artificiale basati su telecamere (vedi sotto).
Una startup che ha lavorato su questo tipo di tecnologia è Drover AI, che ha sede a Los Angeles e ha testato e venduto il suo modulo IoT a Spin, Voi, Helbiz, Beam e Fenix, per aiutare gli operatori a migliorare la sicurezza dei monopattini e, soprattutto, ottenere il permesso di circolare dalle autorità cittadine.
Drover, fondata nel maggio 2020, ha chiuso un round serie A da $ 5,4 milioni. La startup utilizzerà i fondi per continuare a costruire la prossima generazione di PathPilot, il modulo IoT di Drover che contiene una telecamera e un sistema di calcolo che analizza i dati visivi ed emette comandi direttamente al monopattino.
La tecnologia di Lime: un alert per chi guida con il monopattino sul marciapiede
Il gigante della micromobilità condivisa Lime sta finalmente implementando la tecnologia ARAS (Advanced Rider Assistance System). Già alcuni mesi fa la startup ha illustrato il progetto di una piattaforma di visione artificiale costruita internamente che sfrutterà le telecamere per rilevare quando gli utenti stanno guidando sul marciapiede. Sarà a discrezione delle autorità comunali decidere di inviare avvisi acustici ai guidatori in relazione alle loro trasgressioni e provocarne un rallentamento: entrambe le funzioni sono disponibili.
Lime ha iniziato a testare la tecnologia su quasi 400 scooter a San Francisco e Chicago a partire da agosto. Entro la fine dell’anno, conta di espandere il suo progetto pilota in sei città in totale, tra cui Parigi.
Poiché è più facile per le città incolpare le aziende di micromobilità e gli utenti per la guida sul marciapiede, piuttosto che investire tempo e denaro adeguati nella costruzione di piste ciclabili protette, quasi tutti i principali operatori hanno implementato una qualche forma di ARAS nell’ultimo anno.
Halo Car: il primo car sharing con consegna da remoto
Halo Car, una startup con sede a Las Vegas che combina teleoperazioni e car sharing, ha dichiarato che rimuoverà l’operatore per la sicurezza umana da dietro il volante entro la fine dell’anno, l’ultimo ostacolo prima del suo lancio commerciale.
Questo significa che Halo Car utilizzerà gli esseri umani per controllare a distanza i veicoli attraverso le strade pubbliche e consegnarli ai suoi clienti del servizio di car sharing. Queste consegne, che avverranno completamente da remoto, segneranno il lancio ufficiale delle operazioni commerciali e daranno il via a una campagna per incrementare la sua flotta di veicoli elettrici ed espandersi oltre Las Vegas.
Questo apporccio al car sharing ha attratto diversi investitori. La società ha dichiarato di aver raccolto $ 5 milioni in un round di seed guidato dal fondo climate-tech “At One Ventures”, con la partecipazione di T-Mobile Ventures, Earthshot Ventures e dell’investitore pre-esistente Boost VC. I finanziamenti aiuteranno la startup ad espandersi oltre Las Vegas e a scalare la sua flotta a 1.000 veicoli elettrici entro la fine del 2023.
Quali sono i temi di innovazione digitale di tendenza sulla scena internazionale? Come se ne parla? In questa rubrica trovate il più “caldo” della settimana, con gli articoli che meglio lo raccontano, individuati grazie al lavoro fatto per EconomyUp da uno speciale radar: il software QuSeed sviluppato da Startup Bakery, che analizza oltre 1000 fonti web internazionali sintetizzate nell’indice IDR ed elabora i dati di investimento raccolti da Crunchbase (qui potete leggere i dettagli del metodo di analisi).