David Pescovitz: è lui il primo guru che aprirà Meet the Media Guru, il ciclo di incontri – realizzato dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Fondazione Fiera Milano – che anche per il 2014 offre, agli appassionati della rete ma non solo, un calendario che guarda al futuro affrontando temi emergenti del vivere digitale con la presenza di guru internazionali di forte richiamo.
La programmazione 2014 prende il via giovedì 27 marzo proprio con David Pescovitz esperto di innovazione e di scenari tecnologici. Da oltre vent’anni David Pescovitz indaga i trend del futuro in qualità di giornalista, editore e consulente ed è attualmente Direttore di Ricerca presso l’Institute for the Future, noto think tank di Palo Alto, che da 45 anni affianca organizzazioni internazionali, enti governativi e imprese nell’analisi e nella costruzione di strategie di lungo periodo.
Pescovitz è co-autore di Reality Check, libro basato sugli articoli da lui scritti per Wired dove ha a lungo curato una rubrica dedicata alle visioni del futuro e alle tecnologie emergenti. E’ altresì noto come co-editor e managing partner di Boing Boing, uno dei blog più famosi al mondo, che conta oggi più di 5 milioni di lettori al mese ed è il punto di riferimento di tutti i geek e gli appassionati di cultura digitale.
Nell’incontro Meet the Media Guru Pescovitz parlerà delle tendenze e dei cambiamenti tecnologici del futuro, spaziando dalla rete, allo spazio e alla bioingegneria. Si soffermerà sui cluster di innovazioni che le analisi fatte dall’Insitute for the Future indicano come maggiormente promettenti in termini di crescita e di impatto sui modelli di business, sulla socieà e sugli stili di vita.
Nell’aprirci queste prospettive ci farà, inoltre, scoprire cosa significa andare ad individuare i segnali deboli e, grazie a questi, delineare i “trend” del prossimo futuro, ci parlerà del ventaglio delle metodologie sviluppate dall’Institute for the Future per sviluppare previsioni, dell’utilizzo delle mappe per visualizzare scenari complessi, nonché di come sia l’arte che la narrativa possano darci molti spunti per guardare oltre il presente.