“Ci si chiede spesso se le macchine rimpiazzeranno i medici: io rispondo che il medico insieme alla macchina lavora meglio di un medico senza macchina”. Basterebbe questa affermazione della dottoressa Giulia Veronesi, responsabile della sezione di chirurgia robotica dell’Istituto clinico Humanitas di Milano, per capire come sta cambiando il modo di curare e di curarsi. La trasformazione digitale e le moderne tecnologie stanno cambiando radicalmente il settore della salute: da una parte il web è spesso utilizzato nella ricerca di risposte quando compaiono i primi sintomi della malattia, dall’altra app per la salute, wearables per il benessere, cartelle cliniche elettroniche, robot in sala operatoria al fianco dei chirurghi sono sempre più diffusi.
È quanto emerge dalla ricerca “Salute 4.0: curarsi nell’era digitale, generazioni a confronto” commissionata da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia, e condotta dall’istituto di ricerca Eumetra MR, per indagare la percezione dei cittadini maggiorenni sul fronte di benessere e salute, ma anche aspetti come, la spesa per la salute, il web e le fake news, la privacy e la sicurezza, il ruolo dell’innovazione tecnologica e l’importanza del settore assicurativo privato per tutelare le famiglie.
Nuove tecnologie nell’era della salute 4.0
Come riporta l’articolo pubblicato su InsuranceUp, la tecnologia può venire incontro alle nuove domande in tema di salute. L’intelligenza artificiale, ad esempio, sta modificando in modo particolare il percorso nella diagnosi precoce dei tumori. “Fino a poco tempo fa per effettuare uno screening il paziente veniva sottoposto a una tac poi elaborata dal radiologo, il quale spendeva un certo numero di minuti per fare la diagnosi. Attualmente abbiamo a disposizione software estremamente sofisticati che in un clic sono in grado di elaborare una mappa della tac, i noduli sospetti con rischio di malignità, aggressività del tumore e prognosi sulla percentuale di sopravvivenza del paziente. Questi software sono in fase di evoluzione e sviluppo” spiega la dottoressa Veronesi, intervenuta alla presentazione della ricerca di BNP Paribas Cardif ed Eumetra MR. Tutto ciò con riduzione dei costi e dei tempi di screening.
Intelligenza Artificiale, che cos’è e perché trasformerà le aziende
Anche i robot sono fondamentali nell’era della salute 4.0. “Il robot permette al medico di effettuare una chirurgia molto più delicata e precisa, aumenta le capacità tecniche del chirurgo e, la prossima rivoluzione, riguarda la possibilità di aumentare le capacità cognitive del medico” spiega l’esperta. “L’intelligenza artificiale – continua ancora la dottoressa Veronesi – in futuro metterà insieme tutte le intelligenze dei singoli esperti di ogni campo creando un grande cervello umano.
Arriveremo così a una grande rete di conoscenze e il robot interverrà in maniera sempre più preponderante sul processo decisionale del medico”.
Gli italiani e le nuove tecnologie per la salute
La rivoluzione del medtech è già in atto: dalla ricerca presentata emerge che quasi otto italiani su dieci usa la tecnologia (internet, App, wearables) per la cura del benessere e per tenersi in forma, ma la rivoluzione digitale riguarda anche la parte dei servizi. Per questo è stato chiesto ai nostri connazionali quanto prenderebbero in considerazione alcuni servizi tecnologici se fossero disponibili tramite App. Primi tra tutti, a pari merito con l’80%, sono stati segnalati la cartella clinica elettronica e la rete di medici specialisti a disposizione in caso di necessità. Le App o strumenti per monitorare il proprio stato di salute sono indicati dal 76%, gli sconti per le cure attraverso una rete di medici specialisti o dentisti convenzionati dal 75%.
E per quanto riguarda l’Intelligenza artificiale? Nonostante la maggior parte degli italiani abbia sentito parlare di AI applicata alle pratiche mediche, ben l’84% non rinuncerebbe mai al rapporto umano con un medico. Per otto su dieci, infatti, la tecnologia deve supportare il medico aiutandolo a fare meglio il suo mestiere, non sostituirlo.
Salute 4.0: la prevenzione prima di tutto
Un altro aspetto importante emerso dalla ricerca di BNP Paribas Cardif ed Eumetra MR è che la tecnologia viene percepita dall’utente non solo come aiuto nella cura, ma anche come arma di prevenzione. In questo contesto – come sottolinea l’articolo di InsuranceUp – cambia anche il ruolo delle polizze, sempre più orientate verso la preventive insurance: “I cittadini ci chiedono di aiutarli a occuparsi in modo sistematico e preventivo del loro benessere, non pagando più un danno ma aiutandoli a prevenirlo” spiega Isabella Fumagalli di BNP Paribas Cardif. Come? Anche grazie alla tecnologia. Due terzi degli intervistati che esprimono un interesse verso soluzioni di polizze innovative che offrano, oltre alla copertura in caso di sinistro, anche servizi come la rete di medici convenzionati, gli sconti o le App per monitorare lo stato di salute.
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