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Liquid Factory, ecco i primi quattro imprenditori che ricevono 200mila euro per la loro startup



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La prima edizione di Liquid Factory, lo Startup Studio che connette la Valtellina alla Silicon Valley, nato in partnership con Banca Popolare di Sondrio, ha visto trionfare 4 giovani che ricevono 200mila euro ciascuno per sviluppare la propria idea imprenditoriale. Ecco chi sono

Pubblicato il 16 gen 2025



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Fabrizio Capobianco, partner di Liquid Factory

Sono pronte a lavorare su AI, crypto, design e moda sostenibile le 4 startup che hanno vinto la prima edizione di Liquid Factory, lo Startup Studio che connette la Valtellina alla Silicon Valley, nato in partnership con Banca Popolare di Sondrio.
In tutto sono state 181 le candidature pervenute da oltre 20 Paesi del mondo per sviluppare la propria idea imprenditoriale a Sondrio e presentarla ai più importanti acceleratori e incubatori della Silicon Valley. Ecco come si è svolta la prima edizione di questo appuntamento all’insegna dell’open innovation.

Liquid Factory: la selezione e l’annuncio dei vincitori

Sono stati annunciati il 16 gennaio 2025 i vincitori di Liquid Factory, dopo un processo di selezione che ha coinvolto gli 181 candidati. I 4 imprenditori prescelti daranno vita alle quattro startup del batch inaugurale del programma di Entrepreneurship in Residence. Grazie al sostegno di Banca Popolare di Sondrio, ciascuna delle quattro startup ha ricevuto una dotazione di capitale di 200.000 euro e opererà nei prossimi mesi negli spazi messi a disposizione dalla banca presso Palazzo Lambertenghi in Piazza Garibaldi n. 5 a Sondrio.

L’accettazione delle candidature per il batch 2024 si è conclusa lo scorso 31 ottobre, registrando un successo che ha superato ogni aspettativa. “Avevo detto a me stesso: ‘Se arriviamo a 50 candidature, è un ottimo inizio. Con 100 saremo al settimo cielo.’ Non avrei mai immaginato di riceverne 181…” ha dichiarato Fabrizio Capobianco, Partner di Liquid Factory. “Abbiamo costruito qualcosa di unico, unendo la qualità della vita della Valtellina ai contatti diretti in Silicon Valley. Questo interesse trasversale da parte di persone provenienti da tutto il mondo dimostra che la nostra visione è condivisa”.


Liquid Factory 2025: i dati salienti

Con un tasso di accettazione del 2,2%, la selezione dei primi 4 “Entrepreneur in Residence” ha richiesto circa due mesi di valutazione. Tra i dati salienti provenienti dalle candidature:

88% sono state sottoposte da uomini e 12% da donne;

il 76% delle candidature proviene dall’Italia e il 24% dal resto del mondo, compresi Paesi come Finlandia, Thailandia e Paraguay;

l’età media dei candidati è pari a 29 anni;

vi è equilibrio in merito alla formazione dei candidati: il 47% ha un bagaglio STEM, il 53% non ha formazione scientifica.

Banca Popolare di Sondrio e i giovani talenti

“Le 181 candidature ricevute da numerosi paesi sono una chiara dimostrazione del potenziale straordinario che i giovani hanno nel proporre idee innovative. Da sempre, la Banca Popolare di Sondrio crede nel valore dei giovani talenti e nell’importanza di offrire loro gli strumenti per sviluppare soluzioni che contribuiscano a migliorare processi, prodotti e servizi” ha affermato Mario Alberto Pedranzini (sotto la foto), Consigliere Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare di Sondrio. “Sostenere Liquid Factory significa promuovere idee che si auspica possano trasformarsi in storie di successo globali, partendo dalla nostra amata Valtellina. Questo progetto rappresenta il perfetto connubio tra innovazione, talento e visione internazionale”.


Liquid Factory 2025: chi sono i 4 “Entrepreneur in Residence”

I quattro startupper selezionati sono due ragazzi e due ragazze, di origini italiane, egiziane e polacche, che hanno già vissuto esperienze di lavoro tra Stati Uniti, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Le 4 startup sono state registrate con il nome di quattro vini tipici della Valtellina: Sassella, Inferno, Grumello e Valgella.

Lora Fahmy (29 anni, Liquid Sassella) designer di origini egiziane, cresciuta in Italia e residente a Barcellona, ha ideato un AI agent per Interior Design che combina realtà aumentata e shopping online, rivoluzionando l’esperienza di acquisto di mobili.

Ludovico Federici (22 anni, Liquid Inferno), con lauree in Computer Science, Cognitive Science e Data Science a UC Berkeley, ha già collaborato con NVIDIA e Spotify. La sua startup punta su un AI agent per la sostenibilità, capace di semplificare e accelerare radicalmente il processo di conformità ESG per le aziende.

Matteo Mariani (27 anni, Liquid Grumello), ex-Satispay, ha lavorato a Londra come Product Manager presso l’unicorno danese Pleo, specializzandosi in Fintech e infrastruttura bancaria. La sua idea è di realizzare una piattaforma innovativa basata su stablecoin (una criptovaluta legata ad una valuta legale per gestire pagamenti internazionali.

Sylwia Szymczyk (37 anni, Liquid Valgella) vive e lavora tra Varese e la Svizzera. Vuole creare un “agent” di Intelligenza Artificiale per il settore Fashion, che aiuti i creators a disegnare vestiti, farli indossare a modelli virtuali, e creare dei video realistici per vendere i vestiti prima che siano stati effettivamente prodotti.


Il prossimo ciclo di selezione è già stato fissato per giugno 2025.

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