OPEN INNOVATION

L’Innovation Day di Leonardo con gli award per la corporate entrepreneurship

All’Innovation Day di Leonardo sono stati premiati i progetti di 11 dipendenti. La corporate entrepreneurship è solo un tassello della strategia di innovazione del gruppo italiano che opera nell’aerospazio, nella difesa e nella sicurezza.

Pubblicato il 14 Lug 2022

Progetto Origami, uno dei premiati all'Innovation Award di Leonardo

L’innovazione è un elemento chiave delle attività di Leonardo, come dimostra l’Innovation Day organizzato a luglio 2022 dalla società internazionale tra le prime al mondo nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza e principale azienda industriale italiana. Una giornata nella quale sono stati premiati gli 11 vincitori dell’Innovation Award a fronte di 831 progetti presentati dai dipendenti e nel quale sono stati presentati una serie di dati relativi all’innovazione tecnologica: per esempio sono aumentati del 15% i brevetti depositati nel 2021 rispetto al 2020 e crescono gli investimenti in ricerca e sviluppo, pari a 1.8 miliardi di euro nel 2021. Digitalizzazione e sostenibilità, è emerso dall’incontro, sono e restano i game changer del nuovo ciclo tecnologico.

Leonardo: un big internazionale nato in Italia

Organizzata in cinque divisioni di business, Leonardo vanta una rilevante presenza industriale in Italia, Regno Unito, Polonia e USA dove opera anche attraverso società controllate come Leonardo DRS (elettronica per la difesa) e alcune joint venture e partecipazioni: ATR, MBDA, Telespazio, Thales Alenia Space e Avio. Leonardo compete sui più importanti mercati internazionali facendo leva sulle proprie aree di leadership tecnologica e di prodotto (Elicotteri; Velivoli; Aerostrutture; Electronics; Cyber & Security Solutions e Spazio). Quotata alla Borsa di Milano (LDO), nel 2020 Leonardo ha registrato ricavi consolidati pari a 13,4 miliardi di euro e ha investito 1,6 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo. L’azienda dal 2010 è all’interno dei Dow Jones Sustainability Indices (DJSI), confermandosi anche nel 2021 tra le aziende leader globali nella sostenibilità. Leonardo è inoltre inclusa nell’indice MIB ESG.

Cos’è l’Innovation Day di Leonardo

L’Innovation Day, evento a cui hanno preso parte per Leonardo il Presidente, Luciano Carta, l’Amministratore Delegato, Alessandro Profumo, il Direttore Generale, Lucio Valerio Cioffi, e il Chief Technology and Innovation Officer, Franco Ongaro, ha rappresentato un momento di sintesi dei progressi messi in atto dall’azienda sul fronte dell’innovazione e attuati nella piena convergenza fra evoluzione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità, in linea con il piano strategico Be Tomorrow- Leonardo 2030.

L’integrazione tra digitale e manifattura, infatti, è la rotta dell’innovazione tracciata da Leonardo. Un percorso che va dalla ricerca interna ai nuovi modelli di business, dalle sinergie per l’open innovation alle nuove competenze, fino al ruolo chiave nell’indirizzare la formazione di una nuova generazione di professionisti STEM. Forte di un incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo, pari a 1,8 miliardi di euro nel 2021, rispetto agli 1,6 miliardi del 2020 – cifra che colloca l’azienda al quarto posto in Europa nel settore A&D – Leonardo, si legge in un comunicato, gioca un ruolo di primo piano sul fronte dell’innovazione di prodotto, di processo e di servizi con un obiettivo preciso: attuare una trasformazione sostenibile dei nuovi cicli tecnologici. 

Open innovation: le iniziative

Una strategia dell’innovazione avvalorata dai numeri, a partire dalle 90 collaborazioni con università, politecnici e centri di ricerca, in Italia e nel mondo e ai 13 accordi quadro in essere. A questi dati si sommano i 44 PhD attivati nel 2021 nel Paese, con un impegno già sottoscritto a finanziarne oltre 80 entro il 2022.

Tra le iniziative di open innovation più significative figurano la partecipazione, con CDP (Cassa Depositi e Prestiti) ed ESA (Agenzia Spaziale Europea), ad acceleratori nei settori Aeronautico e Spazio, che hanno contribuito a rafforzare un processo di innovazione diffuso e aperto a contaminazioni esterne.

Sul fronte dei nuovi modelli di business Leonardo ha recentemente dato vita alla Business Innovation Factory (BIF), realizzata in partnership con LVenture Group e ha inaugurato la Cyber & Security Academy, il centro di alta formazione che si avvale dell’esperienza maturata nella protezione cyber-fisica di infrastrutture critiche in oltre 150 paesi nel mondo e nella continua attività di gestione delle minacce cibernetiche in diversi ambiti strategici.

I Leonardo Lab

Una spinta all’innovazione che ha portato alla creazione, nel 2020, del network dei Leonardo Lab, moltiplicatori di innovazione integrati con le unità di ingegneria e sviluppo delle diverse aree tecnologiche. Ad oggi si contano 11 laboratori che operano in diversi centri in Italia e all’estero, di concerto con le unità industriali dell’azienda, dedicati alla R&S su tecnologie di frontiera con un forte orientamento alla sfera digitale. I Leonardo Lab vedranno 130 ricercatori inserito entro il 2022, numero destinato a salire a 200 entro il 2023.

QUI L’INTERVISTA DI ECONOMYUP AD ALESSANDRO MASSA, RESPONSABILE DEI LEONARDO LABS

Un network che si avvale dell’HPC davinci-1, il supercomputer di Genova, un’infrastruttura nevralgica, progettata per unire le capacità del cloud con il supercalcolo, coniugando flessibilità operativa e potenza di elaborazione.

Leonardo e la formazione

Un percorso che vede Leonardo impegnata anche sul fronte della formazione dedicata ai giovani con l’obiettivo di contribuire alla nascita di una nuova generazioni di professionisti STEM. Nel 2021 sono state coinvolte oltre 900 scuole primarie e secondarie a livello nazionale, mentre più di 3.600 studenti hanno preso parte ai live talk promossi da Leonardo su tematiche tecnologiche. Circa 50 STEM Ambassador dell’azienda hanno realizzato oltre 30 tra corsi e contenuti digitali, orientati in particolare alle nuove tecnologie digitali o a tematiche di sostenibilità. Tra le iniziative di maggiore successo le Olimpiadi delle STEM che hanno visto la partecipazione attiva di circa 1.600 studenti.

Innovation Award, un’attività di corporate entrepreneurship: chi si è distinto

È in questo articolato contesto orientato all’innovazione e alla sostenibilità che si colloca l’Innovation Day, un evento dedicato, soprattutto, al talento che nasce dal cuore dell’azienda, che si riflette anche nell’aumento del 15% dei brevetti depositati nel 2021 rispetto all’anno precedente. Nel corso della manifestazione si è svolta la premiazione degli 11 team vincitori dell’Innovation Award a fronte di 831 progetti presentati, con una partecipazione complessiva di 2.500 dipendenti dell’azienda. L’iniziativa, giunta alla 16° edizione, ha visto negli anni il coinvolgimento di 35.000 dipendenti Leonardo con 11.000 progetti presentati.

Per l’edizione in corso, di particolare interesse, il progetto ORIGAMI, un design innovativo del piano di coda dell’elicottero: punte aerodinamiche che migliorano le prestazioni sia ad alta che a bassa velocità, riducendo al minimo gli inconvenienti e aumentandone significativamente la stabilità. È concepito come un kit di retrofit volto a sostituire le punte convenzionali e, allo stesso tempo, a preservare il corpo principale del piano di coda. Un punto chiave del progetto è l’applicabilità a diversi elicotteri evitando una riprogettazione completa del piano di coda.

Di forte impatto innovativo anche il progetto Radar Processor on Chip che consiste nella realizzazione di una catena radar all’interno di un unico chip – con un importante risparmio nell’impiego di componenti – capace, per la notevole semplificazione dell’architettura, di offrire un importante vantaggio competitivo. La soluzione apre a sperimentazioni per altre tipologie di sensori ed è suscettibile di applicazioni anche al di fuori dell’ambito per cui è stata progettata. La soluzione – destinata a tutte le applicazioni che richiedono sensori a basso costo, facilmente installabili e trasportabili – ha una ricaduta diretta in termini di sostenibilità, grazie alla riduzione della potenza di emissioni di segnali elettromagnetici e all’ingombro, ridotto significativamente rispetto a un radar tradizionale.

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