Noi esseri umani funzioniamo così. Le avversità ci possono spezzare, abbattere oppure, nonostante il dolore e la fatica, ci mettiamo in azione per risolvere la nostra difficoltà. Chi sa usare la tecnologia, spesso parte dalla soluzione alla propria difficoltà, volendo che sia una soluzione utile per tutti coloro che vivono la stessa situazione difficile.
LETIsmart, un congegno per rendere accessibile la città agli ipovedenti
È ciò che ha fatto
Marino Attini inventando
LETIsmart. Triestino, componente della direzione nazionale dell’Unione Italiana Ciechi, Attini è ipovedente e ha usato le sue conoscenze di microelettronica per inventare un piccolo ma potente congegno da inserire nel manico del tradizionale bastone bianco per ciechi e ipovedenti.
Il congegno fa dialogare il bastone con una rete di segnalatori radio facili da installare e distribuiti in punti strategici della città. Questi segnalatori inviano via radio un messaggio audio utile, come la segnalazione della presenza di attraversamenti pedonali, semafori sonori, fermate di mezzi pubblici, cantieri, ecc. I segnalatori installati sui trasporti pubblici trasmettono il numero e la direzione della linea. La persona disabile che attende il mezzo può prenotare la fermata e un suono personalizzato la guida all’entrata dell’autobus quando esso è arrivato alla fermata. Lo stesso sistema funziona anche per i taxi.
Dopo Trieste, la carovana dell’autonomia urbana
Trieste è stata la prima città italiana a usare LETIsmart, chiamato così in omaggio a Letizia, moglie di Attini, morta prematuramente.
Nel luglio 2021 il Sindaco Roberto Dipiazza ha conferito a Marino Altini la Medaglia bronzea del Comune di Trieste, per aver ideato questa tecnologia che consente a chi non vede di muoversi in completa autonomia per raggiungere un punto preciso della città, camminando autonomamente nelle strade o usando i mezzi di trasporto.
Ora l’obiettivo di Attini, dell’Unione Ciechi e di Scen srl, la società che ha sviluppato gratuitamente questo progetto, è di diffondere LETIsmart in tutte le città. Per questo motivo martedì 20 giugno è partita da Milano la “Carovana dell’autonomia urbana”, che toccherà oltre 100 città italiane, per mostrare come mettere insieme, a beneficio di molti, accessibilità fisica, tecnologia, smart city. In ogni città toccata dalla Carovana verranno inaugurati i primi radiofari LETIsmart, che saranno installati sui portoni delle sedi dell’Unione Ciechi, e sarà spiegata la potenzialità del progetto a cittadini e amministratori locali.
Mettere insieme accessibilità fisica, tecnologia e smart city
Inoltre, a ogni tappa del viaggio, Attini presenterà il libro “La città del presente. Linee guida per la progettazione delle città anche per cittadine e cittadini con disabilità visiva”. Da tanti anni – ha detto Attini presentando il libro – mi impegno per migliorare l’autonomia delle persone come me. Coordino il gruppo di lavoro nazionale dell’Unione Ciechi denominato Vita Indipendente: sono 12 persone esperte nei diversi settori, dalle barriere architettoniche, ai cani guida, alle tecnologie, allo sport e al tempo libero. Abbiamo lavorato per quasi due anni raccogliendo tutte le difficoltà che quotidianamente affrontiamo nell’ambiente urbano e ora presentiamo agli amministratori suggerimenti utili per aiutarci a vivere una vita sempre più indipendente.”.
Accessibilità digitale e fisica, smart city e barriere architettoniche, soluzioni tecnologiche e fisiche per migliorare l’autonomia urbana delle persone non vedenti e ipovedenti, tutto si tiene. Come insegna la vita e come diceva Sant’Agostino: “ex malo bonum”. Da un male deve nascere un bene più grande. Sempre.