Nasce un nuovo fondo dedicato allo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale: Deep Ocean Capital lancia Deep Blue Ventures, fondo deep tech di Venture Capital per sostenere le startup, spin-off e progetti di innovazione nell’ambito aerospaziale con particolare focus sulle tecnologie dell’intelligenza artificiale applicate ai settori della sanità e della sostenibilità.
Il fondo ha sede a Roma e conta tra i suoi partner il gruppo Leonardo, l’European Space Agency (ESA), il CNR, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e l’Incubatore I3P del Politecnico di Torino.
La dotazione iniziale: oltre 40 milioni
Con un target complessivo di raccolta di 70 milioni di euro, Deep Blue Ventures ha concluso un primo closing da 40,8 milioni di euro, sottoscritto da CDP Venture Capital attraverso il fondo Technology Transfer e dal Fondo Europeo per gli Investimenti del gruppo BEI assieme a Blue Ocean Finance e ReItaly21.
Deep Blue Ventures, come funziona il fondo
Deep Blue Ventures si focalizzerà su investimenti early stage, seed e, in alcuni casi selezionati, round di serie A, in cui il Fondo giocherà il ruolo di investitore principale.
Gli ambiti di investimento saranno le tecnologie esponenziali, quali Intelligenza Artificiale e Quantum Technologies, e settori strategici come sanità (in particolare la biologia sintetica) e sostenibilità, dove l’AI può fungere da acceleratore di soluzioni tecnologicamente più che mai avanzate.
Il fondo costituisce uno dei due elementi portanti di un più ampio modello di deep tech factory: alla componente di investimenti venture capital si accompagna una componente industriale di deep tech startup factory, rappresentata dall’ecosistema di venture builders, acceleratori, incubatori e venture studio.
Il team alla guida del fondo
La Head of Operation del fondo sarà Emanuela Paravati.
Nel CdA, Emilia Garito, Domenico Nesci, Paolo Cellini, Marco Simoni e Alessandro Commito. Sono invece membri del collegio sindacale Pierluigi Pace, Ignazio Carbone e Pierluigi Cirielli.