Finalmente l’Open Innovation decolla in Italia come modello grazie al quale le aziende possono attingere dall’esterno, ma anche dal proprio interno, a idee innovative per affrontare, e vincere, le grandi sfide contemporanee che vanno dalla sostenibilità ambientale al superamento dei blocchi della supply chain, dalla sicurezza sul luogo di lavoro alla messa in campo di nuove soluzioni volte a creare omnichannel customer experience, solo per citarne alcune. Per farlo però le aziende devono attrezzarsi, oltre che di budget naturalmente, di competenze tech in grado di gestire questi progetti altamente sfidanti. È così che la divisione HR assume un ruolo di primo piano nei processi volti a traghettare l’impresa verso il futuro. Tuttavia, la carenza di talenti digitali, e la conseguente competizione nella loro acquisizione, pone un serio ostacolo lato recruiting e anche retention. Oggi però un aiuto alle HR è rappresentato dai software di Total Reward, tra questi spicca per le sue caratteristiche Mercer Comptryx. Ma andiamo per ordine.
Numeri in salita per l’Open Innovation in Italia
Sembrano superati i tempi bui per l’Open Innovation in Italia e, benché la strada sia ancora lunga prima che il settore raggiunga la piena maturità, i numeri raccontano di un Paese che ha ormai compreso appieno i vantaggi di questa tipologia di approccio. Secondo i risultati raggiunti dalla ricerca degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy della School of Management del Politecnico di Milano, 8 grandi imprese su 10 (83%) hanno già realizzato azioni di Open Innovation per stimolare l’ecosistema esterno di innovazione, tra le più adottate: le collaborazioni con Università e Centri di Ricerca (67%), le attività di scouting e intelligence di startup (52%), il Partner scouting su imprese consolidate (46%), le Call4ideas o Call4startup (37%) e gli Hackathon (36%). Poco diffusi, seppur in crescita, i fondi di Corporate Venture Capital per investire nell’equity di startup (8%). Ma non solo grandi imprese. Anche tra le PMI l’adozione di Open Innovation è in crescita costante con il 44% delle piccole e medie imprese che già prende parte ad iniziative di questo tipo. La collaborazione con le startup si fa sempre più stretta tra le grandi aziende (52%) e le PMI (11%), e tante imprese che ancora non hanno dato inizio ad alcuna partnership prevedono di farlo nel prossimo futuro (è così per il 24% sia di grandi imprese che di PMI).
Numeri questi confermati anche dall’Open Innovation Outlook Italy 2023 realizzato da Mind the Bridge, stando al quale quasi tutte le grandi aziende italiane e le più evolute PMI presentano già un’unità di Open Innovation e una diffusa consapevolezza strategica dell’innovazione. Sebbene poi in termini di presenza internazionale si registri ancora un ritardo, alcune realtà stanno muovendo i primi passi all’estero stabilendo un Innovation Outpost nella Silicon Valley o in Israele. Queste sedi aziendali distaccate sono dedicate a promuovere l’innovazione e forniscono un accesso diretto ai luoghi in cui le attività di R&S raggiungono i risultati più ambiti. Da lì è possibile monitorare da vicino le nuove tecnologie all’avanguardia, apprendere, attivare collaborazioni e anche facilitare il reclutamento di talenti.
Mercer Comptryx, la piattaforma di benchmark retributivo
Tornando all’impegno richiesto alle HR, l’Open Innovation, in quanto per natura “open”, non conosce confini e ciò va a complicare ulteriormente il lavoro di recruiting per formare una forza lavoro competitiva in grado di cavalcare la rivoluzione digitale. Sapere definire un adeguato compenso per una risorsa tecnologia sul mercato internazionale può determinare il suo ingresso a bordo o meno, e la riuscita di tutto il progetto. Il software Mercer Comptryx può aiutare proprio a questo.
Mercer Comptryx è un software di Total Reward dove per Total Reward si intende un approccio che va ad analizzare e definire la retribuzione complessiva migliore per le risorse tenendo conto dei diversi elementi che la compongono: stipendio, benefit, incentivi, premi.
Il punto di forza di Mercer Comptryx consiste in un database che viene aggiornato trimestralmente il quale contiene i dati sulle retribuzioni di oltre 700 organizzazioni a livello globale che hanno al proprio interno un’alta competente tecnologica. Parliamo di aziende del calibro di Microsoft Corporation, PayPal, Adoby Systems, SAP, TripAdvisor, Hewlett Packard Enterprise, Spotify, Oracle, e l’elenco è ancora lungo.
La piattaforma consta di 4 moduli:
- Global Pay. Dati di benchmark sui riferimenti retributivi per tutte le posizioni, i livelli, le sedi geografiche, e su tutti gli elementi del pacchetto retributivo tipico delle aziende del settore Hi-Tech.
- Workforce Metrics. Analisi e confronti di mercato sulle metriche organizzative in termini di genere, etnia, turnover, esperienza e promozioni.
- Labor Cost Modeling. Stima in tempo reale dei costi della forza lavoro in ipotesi di apertura e/o trasferimento delle sedi aziendali in differenti location/aree geografiche del mondo.
- Trends. Analisi di dati storici sugli ultimi 5 anni relativi alle componenti del pacchetto retributivo e ai cambiamenti nella composizione della forza lavoro.
Con un semplice login (la soluzione è web-based e fruibile in abbonamento con numero di utenze illimitate) sarà possibile dare la risposta a domande come: qual è la giusta retribuzione per quella determinata figura che vive in quel determinato Paese (non dimentichiamo che oggi con lo sdoganamento del remote working tanti ruoli, specialmente in ambito digital, possono essere ricoperti da specialisti collocati in differenti aree del pianeta)? Qual è la sede di lavoro più conveniente dove stabilire il prossimo ufficio in termini di costi sostenuti rispetto alle competenze necessarie? Quali sono la dimensione e la struttura ideali dell’organico? Stiamo ridimensionando il divario retributivo sulle posizioni lavorative/Paesi di interesse?
In sintesi, Mercer Comptryx è lo strumento che supporta le HR nella creazione di team di talenti diffusi per gestire progetti di digital transformation ed è quindi utilizzabile anche per l’Open Innovation.
(Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Mercer)