Mobilità intelligente

La bici senza raggi pieghevole come un ombrello e tutta italiana

Si chiama Sada Bike e si trasforma in zaino monospalla e trolley. Il suo creatore, Gianluca Sada è un giovane ingegnere di Battipaglia che ha già ricevuto numerosi riconoscimenti. La bicicletta smart, per il momento ancora un prototipo, sarà prodotta in serie dalla Fomt di Torino

Pubblicato il 21 Ott 2014

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Un tempo erano le scatto fisso, sempre più leggere, sempre più alla moda. Oggi la nuova frontiera della bicicletta “portabile” è la Sada Bike, la prima al mondo senza raggi. A brevettarla e produrre il prototipo è un ingegnere italiano, Gianluca Sada, di Battipaglia (Salerno). Un progetto di tesi di laurea che gli è valso non una lode (il voto finale, quasi a sfregio , è stato un 109) ma numerosi premi: “Mi sono laureato in Ingegneria dell’Autoveicolo al Politecnico di Torino con una tesi che aveva per oggetto il brevetto di bicicletta hubless in questione”, racconta.

Subito dopo, un mare di riconoscimenti: nel 2009 la tesi di Gianluca è arrivata prima a Idea-To, concorso per tesi di laurea a carattere innovativo, successivamente è stata selezionato tra i 200 giovani talenti d’Italia al Festival dei giovani talenti e poi tra le dieci startup del 2014 dal Mia.

Cinque i punti di forza:

  1. La bicicletta, oltre a un design innovativo, ha il l’ergonomia di seduta di una citybike con ruote da 26”, ma una volta piegata, il suo ingombro (considerando anche le ruote) è inferiore alle bici pieghevoli convenzionali che normalmente utilizzano ruote molto più piccole da 16” o 20”.
  2. Il sistema di piegatura presenta un fulcro centrale intorno al quale ruotano le parti anteriori e posteriori della struttura e permette di chiudere tutto il telaio, in modo così compatto, da avere un ingombro simile a un ombrello.
  3. Tutta la bicicletta è facilmente chiudibile, una volta divincolato il cerchio anteriore, con un solo movimento. Portando avanti l’asse sellino, la bicicletta si piega automaticamente in pochi secondi attraverso un sistema di guide e ruote dentate.
  4. La compattezza della bicicletta, una volta chiusa, permette il suo trasporto in uno zaino monospalla appositamente studiato, dove i cerchi della bicicletta fanno da struttura e all’interno, grazie allo spazio vuoto per l’assenza di raggi, può essere riempito e utilizzato per riporre il pc o libri.
  5. Nello zaino è prevista una cerniera centrale che permette l’espansione dello stesso per avere maggiore capienza, una particolare struttura al suo interno, poi, permette di far poggiare le ruote della bicicletta sul terreno ed utilizzare le stesse come le ruote del trolley così trasformato.

Un’idea nata per caso, partita dal concetto innovativo di eliminare i raggi: “Poi, gli studi in ingegneria mi hanno permesso di modificare e concretizzare questa mia idea fino a depositare il brevetto e a presentarlo come tesi di laurea. Il prototipo, realizzato con il supporto dello studio di Battipaglia Technodesign, è stato realizzato in ergal (lega di alluminio) attraverso una lavorazione per asportazione di truciolo, con macchine a controllo numerico”.

La Sada Bike ha un cambio nella corona delle pedivelle che permette di moltiplicare la velocità di 2,5 volte. Il sistema non prevede cavi o

Gianluca Sada, il creatore di Sada Bike

comandi sul manubrio, ma un piccolo pulsante all’estremità superiore delle stesse che, spinto con il tacco della scarpa, permette di inserire o disinserire il cambio. La catena poi trasmette il moto alla rotella inferiore che trasferisce la coppia al cerchio posteriore.

Oggi Gianluca ha concluso un accordo per la produzione in serie della bicicletta con Giovanni Tonno, ingegnere titolare della Fomt di Torino, azienda meccanica attiva nel settore dell’automotive che ha una filiera integrata dalla fonderia di vari metalli e leghe alla lavorazione meccanica di precisione per lo sviluppo di nuovi prototipi.

“Per prima cosa si sta procedendo per portare il prodotto in alluminio sul mercato italiano e internazionale, poi stiamo lavorando già ad alcune serie speciali e all’introduzione di materiali super leggeri”. Nell’estate del 2015 Sada Bike potrebbe già essere disponibile per l’acquisto considerando il target medio/alto e il costo del “completamente made in Italy”, il prezzo sarà in linea con i prodotti premium della categoria.

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