CORPORATE ENTREPRENEURSHIP

Kineton e il People Program: così un’azienda innovativa mette le persone al centro

Formazione continuativa, iniziative di corporate entrepreneurship, eventi di team building ma anche asilo nido e palestra: ecco come una scaleup cura i propri dipendenti. Per migliorare lavoro e vita

Pubblicato il 08 Feb 2021

Kineton e il People Program, la sede

Anche al centro di un’azienda altamente tecnologica ci sono e ci saranno sempre le persone. Ne è convinto Giovanni Fiengo, Ceo di Kineton, società di ingegneria napoletana che sviluppa software per il settore automotive e media. Una realtà che ha diverse frecce al proprio arco: il rapporto intenso e continuativo con l’università (Fiengo è docente di controlli automatici all’Università degli Studi del Sannio-Benevento); la capacità di espansione sul territorio nazionale (ha una sede a Torino e un’altra, inaugurata di recente, a Milano); la volontà di formare le giovani generazioni di ingegneri e tecnici. Tutto questo è tenuto insieme da un unico collante: la cura delle persone. “Dato che trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate al lavoro, cerchiamo di renderle sempre più piacevoli. Viviamo l’azienda con passione” dice Fiengo. “Fa bene ai dipendenti, ma anche ai clienti e alla comunità”.

Kineton e il People Program

Una palestra, un nido e qualche “coccola”. La società si vuole occupare anche del benessere fisico del personale. Per questo nella sede di Napoli c’è una palestra con istruttore disponibile per chi lo richiede. A disposizione delle giovani famiglie, oltre alla fornitura di pannolini gratis per i primi sei mesi di vita del neonato, un asilo nido che accoglie i piccoli da 0 a 3 anni. “Io stesso ho 5 figli – racconta Fiengo – e so bene cosa significhi in termini di quotidianità e di bilancio economico. Con questa iniziativa vogliamo aiutare i giovani che affrontano allo stesso tempo la loro prima esperienza lavorativa e da genitori”. Inoltre Kineton mette a disposizione di tutti i dipendenti 2 bar, una mensa aziendale con 2 chef, playstation, giochi da tavolo, una lavanderia, uno spazio con schermo gigante per guardare partite e addirittura un camiciaio che si fa vivo regolarmente per confezionare camice su misura. Un modo per associare tradizione e innovazione. Ogni giorno, durante la pausa pomeridiana, un centrifugato offerto dalla ditta. Piccoli gesti, ma importanti a far sentire il dipendente “a casa”.

Kineton e la formazione

La scaleup napoletana conosce il valore della formazione e ha deciso di garantirla in modo continuativo ai propri collaboratori innanzitutto attraverso la sponsorizzazione di borse di studio per lauree brevi e magistrali. Gli studenti dell’ultimo anno della triennale che fanno la tesi in Kineton ne ricevono una per poter proseguire gli studi e conseguire la laurea magistrale. La società provvede a coprire i costi delle tasse universitarie e dei libri di testo del biennio.

Kineton propone anche dottorati di ricerca con le varie università partner: insieme a loro individua argomenti specifici intorno ai quali vengono creati centri di competenza (per esempio quello sulla guida autonoma). Agli studenti candidati per il dottorato di ricerca viene offerta una borsa di studio per tre anni. Alla scadenza, è frequente che il ricercatore resti in azienda.

Oltre a “pescare” nelle aule universitarie, la scaleup napoletana ha messo in piedi una propria iniziativa, la Kineton Academy, con l’obiettivo di formare giovani ingegneri per colmare il gap tra preparazione accademica e mondo del lavoro. Nella sede di Napoli di Kineton sono state predisposte le aule per questo percorso professionale. Alla base un accordo con la Federico II di Napoli. “In media assumiamo 100 persone all’anno, l’80% proviene dall’Academy” afferma Giovanni Fiengo.

Il Kineton Award

La società campana ha avviato un’iniziativa di corporate entrepreneurship incentrata su un contest con conseguente premiazione: il KIA, Kineton Innovation Award. “Un modo per unire competitività e voglia di divertirci” dice il CEO. La call, che scadrà a marzo 2021, è partita a settembre 2020: a tutti i dipendenti è stato chiesto di proporre idee innovative nell’ambito dell’ingegneria informatica e dell’ingegneria dell’automazione. Un comitato valuterà le 3 migliori proposte. Dopodiché si terrà la finale nel contesto di un evento estivo. Quest’anno sarà purtroppo l’evoluzione della pandemia a dettare l’agenda. Ma l’evento finale si terrà comunque e i finalisti potranno presentare le loro idee di innovazione all’intera comunità. Al vincitore Kineton offrirà un budget per sviluppare il progetto e, se dovesse andare a buon fine, è prevista una partecipazione ai ricavi.

Comunità

“Fare comunità significa stare insieme” sottolinea Giovanni Fiengo. Per questo a Natale e in estate Kineton organizza due grandi momenti di ritrovo. Alla festa di Natale, purtroppo nel 2020 sospesa a causa del Covid19, vengono invitati il personale e le loro famiglie. D’estate, ai dipendenti, è riservata una tre giorni in un villaggio sul mare. Essere comunità, per Kineton, significa anche restituire al territorio ciò di cui si è usufruito, il concetto di “give back” caro alla cultura statunitense. Per questo la scaleup è impegnata nella beneficenza a Napoli e in Campania. Senza troppi clamori, i vertici della società perseguono l’obiettivo e vogliono estendere questo tipo di mentalità ai dipendenti. “Anche grazie alla crescita dell’azienda, ci stiamo impegnando perché diventi un impegno concreto da parte di tutti, ovviamente ciascuno secondo le sue disponibilità di tempo e di denaro”.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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