Innovazione sociale

ItaliaCamp lancia “l’economia delle soluzioni”

A Reggio Emilia, durante l’assemblea generale, il network di giovani che collega università e imprese propone il primo modello di “Advocacy” in Italia per la partecipazione alla vita pubblica. Obiettivo: cercare idee innovative per la pubblica amministrazione. Le migliori saranno consegnate a Palazzo Chigi.

Pubblicato il 20 Giu 2014

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Si apre sabato 21 giugno, al teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, l’Assemblea Generale di ItaliaCamp “Valore Paese – Economia delle Soluzioni”. L’incontro sarà l’occasione per presentare il primo modello di Advocacy in Italia. Obiettivo: stimolare la partecipazione diretta ale politiche pubbliche e valorizzare le migliori soluzioni relative ad 8 ambiti strategici per il Paese. Ad avviare i lavori sarà il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio, a cui seguiranno gli interventi di rilevanti ospiti sul tema “Valore Paese” moderati da Monica Maggioni: Domenico Arcuri, Amministratore Delegato Invitalia; Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL; Giampio Bracchi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano; Marco Gay, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria; Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria; Paolo Privitera, Founder & CEO Pick1. Le conclusioni della sessione plenaria saranno affidate al Ministro agli Affari Esteri Federica Mogherini, per analizzare gli impatti del “Valore Paese” oltre i confini nazionali e le potenzialità del modello “Advocacy italia”, che prenderà concretamente avvio a partire dalle ore 14.15 nel corso di 7 barcamp tematici presso gli spazi dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Verranno quindi presentate e dibattute con i proponenti, gli esperti e i decisori, soluzioni innovative legate alle aree strategiche dell’Agenda di Governo: economia digitale e finanziamento dell’innovazione, open data, smart city, patrimonio culturale e beni pubblici, impact investing, economia dell’antimafia, sistema sociale e politiche pubbliche e Padiglione Italia per Expo 2015. I risultati del confronto – che verranno condivisi con le più autorevoli società di consulenza internazionale la mattina di domenica 22 giugno – saranno valorizzati in un Piano per l’Innovazione Sociale che ItaliaCamp consegnerà alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per generare nuovo “Valore Paese”.

ItaliaCamp, network di giovani che dal 2010 collega 70 università italiane e centri di ricerca con istituzioni ed imprese (ovvero chi ha una buona idea e chi può realizzarla), ha lanciato da maggio, sul web, una “call for solutions”, chiusa il 16 giugno. Ai partecipanti alla rete è stato chiesto di fornire appunto soluzioni innovative su otto aree tematiche, individuate in linea con le priorità dell’Agenda di Governo: economia digitale e finanziamento dell’innovazione, open data, smart city, patrimonio culturale e beni pubblici, impact investing, economia dell’antimafia, sistema sociale e politiche pubbliche e Padiglione Italia per Expo 2015. Ispirato alla teoria dell’”Economia delle Soluzioni”, Advocacy Italia si propone così di ridurre il divario tra aspettative dei cittadini e servizi offerti. Le proposte partono dalla cittadinanza e arrivano alla politica, e non viceversa.

Il presidente dell’associazione ItaliaCamp, Fabrizio Sammarco, parlando con EconomyUp, tiene a precisare che è ancora presto però per elencare nel dettaglio le soluzioni proposte, che in tutto potrebbero essere una ventina, anche perché la call for solutions non è terminata e il percorso è articolato. “Quello che conta per noi non è il numero – dice – ma il fatto che questa volta non andiamo alla ricerca di idee e progetti tout court, ma di soluzioni. Un’idea buona può andare sul mercato, una soluzione presuppone che abbia ricadute importanti a livello sociale. In questo momento il paese non ha solobisognodi idee e progetti, ma anche soluzioni”.

Tra i progetti su cui si sta lavorando c’è anche una soluzione per finanziare l’innovazione, andando oltre il crowdfunding. “Attualmente – spiega Sammarco – l’innovazione è finanziata dall’emersione spontanea, o dal venture capital, o dalle nuove modalità di raccolta fondi online. Noi crediamo che possa svilupparsi un flusso più strutturato valorizzando il ruolo dei grandi centri diricerca del nostro Paese, quali per esempio il Cnr. Sappiamo che in Italia ci sono circa 10mila ricercatori. Perché non rendere trasferibile questa ricerca alle istituzioni e al mondo d’imprese? Perché non collegare i ricercatori con il mondo della finanza o dei fondi strutturali europei?”. Un altro progetto riguarda l’Expo2015: creare un tour itinerante nel centro-sud per parlare del padiglione Italia.

Come sottolineato dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Mauro Bonaretti, a questo modello proposto da Italia Camp “possono essere attribuite tre diverse connotazioni: giovani e meritocrazia; contatto con il territorio e capacità della società civile di andare incontro alle soluzioni dei problemi; concretezza. Tutti elementi – ha continuato Bonaretti – che rendono il modello coerente con l’attuale proposta di governo”. La concretezza dell’iniziativa è stata ribadita anche dal Presidente della Fondazione ItaliaCamp Pier Luigi Celli, che ha sottolineato il forte legame all’interno del modello tra domande poste da ItaliaCamp e soluzioni che verranno individuate.

“Si tratta di un approccio – spiega Fabrizio Sammarco – con cui si intende valorizzare al meglio le soluzioni e i percorsi di innovazione raccolti da ItaliaCamp nel corso dei 4 anni di attività. L’innovazione che caratterizza il modello è il percorso partecipato, ossia il confronto tra esperti, proponenti delle soluzioni e decisori, volto all’elaborazione di nuove azioni di sistema. L’attenzione si sposta dunque dal contenitore al contenuto”.

Finora ItaliaCamp (tra i cui soci ci sono Enel Green Power, Poste Italiane, Invitalia, Ferrovie, Rcs, Sisal, Terna, Unipol e Wind) ha generato un indotto di 20 milioni di euro, grazie al risultato delle idee già tradotte concretamente in progetti. Tra le altre c’è la cosiddetta srl (società a responsabilità limitata) semplificata per i giovani, da costituire con appena 1 euro di capitale sociale.

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