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Israele sempre più aperta all’innovazione: 3000 scaleup e 110 miliardi di dollari investiti

Israele rimane il secondo ecosistema al mondo per densità di innovazione. Qui tutti i dati sull’ecosistema

Pubblicato il 19 Apr 2023

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Sono atterrato ieri pomeriggio a Tel Aviv (Israele) dato che questa settimana Mind the Bridge organizza il proprio Scaleup Summit Israel portando una ventina di imprese internazionali (tra cui un ampio contingente italiano il cui capofila è Elis) a confrontarsi con l’unicità dell’ecosistema della Startup Nation e, più pragmaticamente, a incontrare startup in grado di risolvere specifici innovation needs (per ciascuna azienda sono state raccolte delle “challenges” provenienti dalle diverse business units e avviato un percorso di scouting customizzato).

C’erano preoccupazioni dopo le proteste accese a seguito della riforma della giustizia (per ora congelata dal Premier) e per la escalation delle tensioni sui confini. Non per ultima la tragedia che ha coinvolto il nostro Alessandro Parini.

In realtà ho trovato Tel Aviv non molto diversa da come l’avevo lasciata un paio di mesi fa. Concentrata e focalizzata sul fare business. Un punto che emerge chiaro parlando con gli israeliani è il forte pragmatismo e la focalizzazione sulla visione di lungo periodo. Ci sono state proteste ma non sono sfociate in reazioni violente perché “la costruzione democratica rimane molto forte”. Ci sono stati attentati ma l’atteggiamento è quello di un paese che purtroppo è “all too familiar with terrorism” come ricorda sempre il MTB Managing Director Ilan Regenbaum e che “ha, di necessità, sviluppato uno dei più robusti apparati di sicurezza al mondo e che, quindi, riesce con estrema efficienza a gestire e prevenire”.

E Israele rimane il secondo ecosistema al mondo per densità di innovazione. Quasi tremila scaleup per un paese di poco più di 9 milioni di abitanti. E soprattutto quasi 110 miliardi di dollari investiti che sono numeri per cui ci vogliono Francia e Germania insieme. Hanan Brand, Head of Startup Division, Israel Innovation Authority, ci ha ricordato che il 15% del prodotto interno lordo è generato dalla high tech.

Non a caso molte delle principali aziende al mondo hanno un presidio di innovazione lì.

In base all’ultimo report “Corporate Innovation in Israel” sono 182 le multinazionali nella Startup Nation con un contingente complessivo di 40 mila persone dedicate a fare innovazione. Ho chiesto a Max Brigonzi, Head of Research di Mind the Bridge che ha curato la ricerca, di aiutarci a leggere questi dati.

Le multinazionali sono storicamente in Israele attraverso centri e laboratori di ricerca. Negli ultimi anni a questi si sono aggiunte forme di presenza più lean – innovation antennas e outposts – per sviluppare modelli di open innovation con startup attraverso partnership commerciali – venture client – o investimenti – corporate venture capital. Il trend peraltro è simile a quanto stiamo osservando dal 2010 in Silicon Valley.”

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Cosa hanno portato a casa gli innovation manager delle aziende italiane che hanno partecipato allo Scaleup Summit? Ho raccolto le loro impressioni a caldo (anche perché il clima era quasi estivo). Per sentirle l’appuntamento è a sabato su Innovation Weekly.

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Alberto Onetti
Alberto Onetti

Chairman (di Mind the Bridge), Professore (di Entrepreneurship all’Università dell’Insubria) e imprenditore seriale (Funambol la mia ultima avventura). Geneticamente curioso e affascinato dalle cose complicate.

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