Si può fare innovazione di prodotto all’interno di una fabbrica 4.0 coniugando manifattura di qualità e sostenibilità ambientale: ne è un esempio Iris Ceramica Group, fondato negli anni Sessanta da Romano Minozzi (tuttora presidente), che oggi sta accompagnando l’industria della ceramica lungo i sentieri della quarta rivoluzione industriale, il processo per cui le fabbriche saranno totalmente digitalizzate e automatizzate. Ma, lungo il percorso, non dimentica di tenere fissa la barra sulla qualità e sulla tutela dell’ambiente. Sarà forse per questo che la Ceo Federica Minozzi sta facendo incetta di premi: a luglio è stata nominata Chief Executive Officer del 2017 da Le Fonti Awards, prestigioso sistema di premiazione mondiale per l’innovazione e la leadership, successivamente è stata indicata tra gli imprenditori dell’anno da EY e subito dopo le è stato consegnato il premio Copernico40, che sostiene la cooperazione a livello internazionale tra le aziende del settore immobiliare italiano.
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CHE COSA FA IRIS CERAMICA GROUP
Iris Ceramica S.p.A viene co-fondata nel 1961 nel modenese da Romano Minozzi. Nel 1987 Minozzi rileva la Castellarano Fiandre Ceramiche S.p.A dalla quale, nel 1989, nasce ufficialmente il marchio GranitiFiandre S.p.A. Nel 2002 inaugura un nuovo grande stabilimento ceramico nel Brandeburgo ed avvia la nuova azienda Porcelaingres Gmbh. Dopo la Germania è la volta degli Usa dove nel Tennessee, nel 2003, costruisce lo stabilimento di produzione della consociata statunitense Stonepeak Ceramics Inc. Oggi il gruppo è tra i leader internazionali nella produzione di gres porcellanato e ceramica tecnica di alta gamma. È presente in oltre 100 paesi con un’ampia scelta di soluzioni per il rivestimento di pareti e pavimenti: dal settore contract a quello del wellness, dall’hospitality al residenziale, fino al settore delle grandi opere di architettura pubblica. Il Gruppo conta al suo interno numerosi brand tra cui: Fiandre, Iris Ceramica, FMG Fabbrica Marmi e Graniti, Stonepeak Ceramics, Ariostea, Porcelaingres, Eiffelgres e SapienStone. La sua percentuale di crescita è stimata intorno al 10%, con un export del fatturato dell’85%.
L’IMPORTANZA DELL’INNOVAZIONE PER IRIS CERAMICA
“L’innovazione diventa non solo un obiettivo – ha detto il founder Romano Minozzi – ma il motore di una nuova strategia, un filo conduttore che aggrega le forze più attente ai cambiamenti all’interno così come all’esterno delle imprese. I nuovi stili di vita richiedono nuovi prodotti. Valori crescenti come quelli dell’ambiente interno ed esterno delle abitazioni, degli uffici, dei locali pubblici spingono a rinnovare i modelli d’utilizzo dei materiali”.
L’IMPORTANZA DELL’AMBIENTE PER IRIS CERAMICA
Dalla sua costituzione il gruppo ha come obiettivi primari la tutela dell’ambiente, la prevenzione dall’inquinamento, il rispetto delle prescrizioni legislative, la definizione di un quadro di riferimento per stabilire obiettivi e conseguire traguardi di miglioramento. “Il rispetto per l’ambiente – si legge nel sito aziendale – deriva dal grande valore che da sempre il gruppo riconosce al proprio territorio, una terra ricca di argille e sede di una millenaria tradizione per la ceramica, come testimoniano reperti di fornaci risalenti al periodo della Roma repubblicana. La ceramica, in effetti, è un prodotto naturale, combinazione di terra e fuoco, è una creazione dell’uomo che sposa, protegge e valorizza gli elementi vitali che lo circondano. L’innovazione tecnologica diventa valore in quanto rivolta a un miglioramento oggettivo e non solo soggettivo della qualità della vita, in grado di poter garantire un futuro a misura d’uomo”.
“Nel nostro gruppo puntiamo a customizzare – spiega la Ceo Federica Minozzi – ovvero a creare qualcosa di assolutamente custom made, però lo facciamo non artigianalmente ma attraverso un processo industriale. Per esempio stiamo producendo speciali lastre di ceramica: chiunque, un designer o un qualsiasi cliente, può farci recapitare il disegno in alta definizione che desidera sia impresso sulla ceramica e noi siamo in grado di stamparlo sulla lastra”. Così su lastre in ceramica tecnica di un metro e mezzo per tre, utilizzate per rivestimento, o per pavimenti, o per uso esterno possono ‘magicamente’ comparire disegni, foto, fumetti. Un modo per personalizzare uno spazio, una stanza, un’area interna o esterna. Naturalmente è prevista l’intermediazione di un grafico o un designer che elaborerà la grafica. Questa innovazione è stata realizzata grazie alla ricerca portata avanti con un produttore di macchine per stampa digitale per vetri. “Ad oggi siamo gli unici al mondo ad avere questo tipo di tecnologia – sostiene la Ceo – poi è ovvio che, se qualcosa funziona, nel nostro settore ci si copia molto rapidamente”. Nel frattempo Iris Ceramica Group continua a lavorare su soluzioni innovative a perfezionare quelle già in atto.
INNOVAZIONE DI PRODOTTO: LA CERAMICA ANTI-INQUINAMENTO
Nel 2009 la società ha ideato Active Clean Air & Antibacterial Ceramic, ceramica per pavimenti e rivestimenti antinquinante e battericida. Questo particolare tipo di ceramica è in grado di degradare le sostanze organiche attraverso un processo fotocatalitico, ovvero tramite il biossido di titanio inserito sulla superficie. “Ad oggi – spiega Federica Minozzi – lo definiamo un prodotto eco-attivo, in contrapposizione alla sostenibilità ‘passiva’, quella che serve a inquinare il meno possibile”. Active Clean Air & Antibacterial Ceramic è stata sviluppata in un percorso di oltre tre anni di ricerca in azienda in collaborazione, tra gli altri, con l’Università degli Studi di Milano, Facoltà di Chimica Industriale e Processi chimici. Ha anche ottenuto un finanziamento europeo nell’ambito del programma LIFE, destinato a progetti di salvaguardia dell’ambiente e della natura.
LA FABBRICA 4.0 ECO-SOSTENIBILE
“Oggi – conclude Federica Minozzi – stiamo collaborando con altri produttori di macchine per arrivare a un risultato che vorremmo raggiungere nella primavera dell’anno prossimo: l’impatto zero, ovvero la capacità di produrre senza emettere nanoparticelle inquinanti nell’aria. Abbiamo già fatto una piccola sperimentazione, il 27 dicembre installeremo la macchina grande e, tra fine febbraio e inizio marzo, saremo a regime. Oggi non possiamo prescindere dall’attenzione alla qualità dell’ambiente, perché altrimenti saremo destinati a soccombere in tempi rapidi”.