INNOVAZIONE IN AZIENDA

Intrapreneurship: le 10 competenze dell’Intrapreneur, il dipendente-imprenditore

Dalla creatività alla resilienza, dalla propensione al rischio alla capacità di comunicare. L’Intrapreneur si distingue dagli altri dipendenti per un insieme di doti che lo spingono a intraprendere. Ma Intrapreneur non si nasce: è necessario individuare questi talenti e creare le condizioni perché possano esprimersi

Pubblicato il 25 Nov 2019

Intrapreneur

Se non è già successo, vi capiterà presto di sentir parlare di “Intrapreneur”. Chi è? Il dipendente-imprenditore, cioè quel profilo di dipendente di un’azienda consolidata che possiede un mindset imprenditoriale e creativo, ovvero colui che all’interno del perimetro aziendale è capace di generare nuove idee e a sviluppare nuove soluzioni: una figura, quindi, di rilievo nei processi di innovazione. Per questo sono sempre più numerose le aziende “tradizionali” che lanciano progetti di Corporate Entrepreneurship, facendo leva proprio su quei dipendenti che possiedono questa attitudine imprenditoriale.

Intrapreneur, che cosa lo distingue dagli altri dipendenti?

L’importanza di ingaggiare gli Intrapreneur e fare leva sul loro potenziale per poter innovare a 360 gradi l’azienda è un tema che occupa le agende di molti top manager (e non solo di chi si occupa di HR), ma quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un Intrapreneur da un “classico” dipendente? Quali attitudini e quali competenze possiede?

In realtà non esiste un unico gene che descriva il mindset imprenditoriale. Si tratta piuttosto di una combinazione di diversi elementi che ben rappresentano la natura nativamente multidisciplinare dell’Intrapreneur, indipendentemente dal fatto che siano presenti tutti insieme oppure solo in parte.

Le 10 competenze chiave del dipendente-imprenditore

L’Intrapreneur “ideale” può essere raffigurato come un supereroe che esprime (almeno) 10 competenze chiave tipiche degli imprenditori ed è in grado di applicarle e valorizzarle in un contesto aziendale maturo.

  1. L’Intrapreneur è creativo e curioso. Attraverso un pensiero laterale particolarmente sviluppato riesce a sviluppare idee originali per contribuire alla creazione di nuovi servizi e prodotti, introdurre nuovi processi e soluzioni organizzative.
  2. È un osservatore, sa guardare e ascoltare gli altri – soprattutto i clienti, attuali e potenziali, esterni ed interni – per ricavarne nuova conoscenza da valorizzare.
  3. È proattivo, si muove in anticipo quando intravvede un’opportunità.
  4.  Sa gestire l’incertezza, costruendo ipotesi su come sarà il futuro e testandole insieme ai clienti.
  5. Ha una buona propensione al rischio, ed è in grado di trasformare in azioni le ipotesi costruite senza averne certezza di successo, sapendo muoversi con abilità in un contesto mutevole e incerto.
  6. È uno sperimentatore, fa dell’approccio trial & error l’attività principale da cui ricavare informazioni e dati per validare (o meno) le proprie ipotesi.
  7. Sa affrontare e accettare il fallimento, conscio che innovare non conduce ad output certi, ma consapevole che il fallimento di un esperimento rappresenta una fonte inestimabile di apprendimento.
  8. È un ottimo comunicatore, sa descrivere – e vendere – il concept innovativo in maniera chiara ed efficace ai propri clienti, ai propri colleghi, ai propri manager e a tutti i potenziali acquirenti o investitori dell’idea (sponsor e tutor interni, responsabili di funzione, top management, ecc.).
  9. È abile nel collaborare. Sa lavorare in team eterogenei e cross-funzionali. Sa, inoltre, attingere a risorse e asset anche al di fuori del core team, facendo leva sul più ampio network messo a disposizione dall’azienda, inclusi fornitori e clienti, e dai suoi dipendenti nel complesso.
  10. È resiliente, anche in momenti e circostanze avverse riesce ad affrontare e superare gli ostacoli e i vincoli, di qualunque tipo e di qualunque natura (dalla burocrazia aziendale, all’assenza di risorse e/o competenze, alla sfiducia/disinteresse espresso da parte del management, ecc.) che si presentano nel percorso di sviluppo della propria idea, mantenendo intatta la sua capacità di (auto)motivarsi per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Intrapreneur non si nasce

Intrapreneur (e imprenditori) non si nasce, anche se passione e persistenza possono essere nei geni di alcune persone. È necessario sviluppare le competenze imprenditoriali sopra descritte, che oggi sono sempre più rilevanti per le imprese che competono nei mercati in profonda trasformazione. Individuare coloro che sono più predisposti a svolgere il ruolo dell’Intrapreneur, e al contempo saper creare il contesto adatto nel quale possono esprimere i loro talenti, rappresenta una delle sfide cruciali per le aziende che intendono fare dell’innovazione una fonte di vantaggio competitivo.

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Andrea Cavallaro
Andrea Cavallaro

PhD in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, attualmente Associate Partner di Partners4Innovation. Supporta le imprese a cogliere le opportunità dell’Innovazione Digitale in percorsi di vera e propria Trasformazione Digitale, attraverso la progettazione di nuovi modelli organizzativi, basati sui principi di innovazione, agilità e imprenditorialità.

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