L’Internet of Things è stato “arruolato” nell’esercito. Cisco Italia e il Comando Trasmissioni dell’Esercito Italiano hanno sperimentato un progetto di formazione specialistica, al momento unico al mondo, dedicato all’Internet delle Cose presso la Scuola delle Trasmissioni e Informatica che porterà innovazione in vari aspetti della vita militare: dalla sicurezza nel controllo degli accessi agli ambienti in cui sono custodite le armi, allo smaltimento sostenibile dei rifiuti.
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È avvenuto nell’ambito della Cisco Networking Academy, programma di formazione creato dalla multinazionale statunitense 20 anni fa, che punta sulla costruzione di competenze in ambito IT ed è destinato a istituzioni formative o singoli individui in tutto il mondo.
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Attraverso la Cisco Networking Academy, presente da 12 anni presso la Scuola delle Trasmissioni e Informatica, 28 studenti suddivisi in 7 team individuati nell’ambito dei Reggimenti Trasmissioni hanno frequentato il corso specialistico “IoT Fundamentals” delle Cisco Networking Academy (entrato da quest’anno nell’offerta formativa) e poi si sono impegnati in un “hackaton permanente”. In quattro mesi hanno sviluppato progetti che applicano le tecnologie dell’Internet delle Cose a vari aspetti della vita militare, dalla sicurezza nel controllo degli accessi agli ambienti in cui sono custodite le armi allo smaltimento sostenibile dei rifiuti.
L’attività di sviluppo dei progetti è stata realizzata utilizzando un kit tecnologico open source che Cisco mette a disposizione a scopo didattico.
Si tratta di un progetto finora unico al mondo: anche se il programma Cisco Networking Academy, dedicato tradizionalmente alla formazione specialistica ICT nell’ambito delle reti, è presente in molte istituzioni militari in Italia e all’estero, è la prima volta in assoluto che viene proposto un progetto dedicato specificamente all’Internet delle Cose.
Del resto l’IoT è una delle tecnologie che sta cambiando il volto della società e dell’economia, nel quadro di una trasformazione digitale che è di fatto inarrestabile. Le nuove reti saranno sempre più reti “di tutte le cose” in cui oggetti, dati, processi e persone creano nuovi tipi di connessioni, con un tasso di crescita esponenziale.
“Nuove competenze sono essenziali per sfruttare le opportunità – commenta Luca Lepore, responsabile del Programma Networking Academy in Cisco Italia – senza essere frenati dalla complessità che indubbiamente tutto questo comporta. Con questo progetto, nato sulla base di una collaborazione di lunga data con la Scuola delle Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito, facciamo leva sui diversi strumenti che sono nati in vent’anni di attività del Programma Cisco Networking Academy per sperimentare percorsi nuovi che possano in prospettiva diventare patrimonio di tutti. L’Esercito Italiano grazie al Comando Trasmissioni dimostra di essere all’avanguardia scegliendo di realizzare, primo al mondo, un programma didattico innovativo dedicato all’Internet delle Cose”.
“Abbiamo accolto con entusiasmo l’idea del progetto” è il commento del Gen. B. Luigi Carpineto, Comandante delle Trasmissioni, “e c’è piena consapevolezza della necessità di portare avanti attività innovative nel campo della formazione, soprattutto per gli aspetti che riguardano il network. Anche in passato la Scuola è stata artefice di iniziative insieme a Cisco sull’innovazione in campo networking, ma questa in particolare ha fornito uno stimolo in più facendo leva sullo spirito di competizione del personale coinvolto in una gara con altri team di pari valore per dimostrare ognuno le proprie capacità”.
Innovazione per la vita militare
Il percorso realizzato presso la Scuola delle Trasmissioni si è concluso il 20 giugno scorso; in quella data, nel corso della Festa delle Trasmissioni sono stati premiati dal Gen. C.A. Amedeo Sperotto, Comandante delle Forze Operative di Supporto, i progetti più innovativi sviluppati dai partecipanti nei quattro mesi di hackaton permanente.
I progetti, realizzati utilizzando Kit IOT Cisco consegnato ai team, hanno trattato tutti gli aspetti dell’IOT, anche in ottica Smart City, mirati alla semplificazione di attività per rendere la gestione di procedure più agevole, tutto questo con un occhio alla sicurezza delle reti.
I progetti presentati hanno trattato i seguenti argomenti:
- Accesso controllato e automatizzato ad un ambiente riservato, regolato con sistemi RFID e biometrici remotizzati che mostra l’utilizzo delle ultime tecnologie IOT (Sensori, Interazioni Vocali, BUS di comunicazioni, DataStreaming, Database Serverless, ect..) in un sistema “simulato” con dei LED e/o effetti grafici da riprodurre su un monitor ed afferenti al possibile impiego nel mondo reale;
- Controllo remotizzato dei sistemi e degli allarmi di un data center utilizzando sensori di prossimità di temperatura, gas , antincendio e antiallagamento ;
- Controllo a distanza di una stazione di telecomunicazioni;
- Monitoraggio dello stato di salute di un soggetto in situazioni di vita quotidiana e di eventuale impiego tattico, tramite la misurazione dei principali parametri vitali (temperatura corporea , frequenza cardiaca e funzione respiratoria).
- Prototipo di fermentatore per biocombustibile da autotrazione con l’obiettivo di contenere i costi dei carburanti e creare un sistema di scorta strategica accumulabile negli anni
L’esperienza fatta in questi mesi non resterà un unicum. Nel quadro del progetto sono stati formati degli istruttori, in modo che il percorso possa essere integrato anche in futuro nella formazione offerta dalla Scuola delle Trasmissioni.