Se pensavate che il detto “i soldi non sono tutto” non valesse per le startup, il cui maggior cruccio è proprio la ricerca di finanziamenti, forse cambierete idea alla notizia uscita nei giorni scorsi su Empatica, che ha raggiunto un traguardo di enorme prestigio: il suo smartwatch Embrace sarà il primo al mondo ad essere stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), l’ente che in USA regola i prodotti alimentari e farmaceutici, per il suo utilizzo in neurologia.
Empatica è stata ospite nel 2014 dell’Osservatorio Startup Intelligence del Politecnico di Milano che già allora identificò la specificità dell’iniziativa nella sua ricerca legata all’Internet delle cose. Da quei primi incoraggiamenti a oggi ha ricevuto oltre 7 milioni di euro di finanziamento ed è in realtà fondata da un team quasi totalmente italiano e per metà formato al Politecnico di Milano.
Il pitch tenuto nella prima edizione dell’Osservatorio, di fronte a numerose imprese italiane, è stato infatti una sorta di “ritorno alle origini” per Maurizio Garbarino, Matteo Lai (oggi il CEO) e Simone Tognetti, che proprio al Politecnico hanno sviluppato una ricerca nell’ambito dell’affective computing (un ramo scientifico che si occupa di realizzare macchine in grado di riconoscere, elaborare e esprimere le emozioni umane), diventata azienda vera e propria nel 2011.
È in quell’occasione che hanno presentato il loro Embrace, appena evoluto dal prototipo Empatica E4, un braccialetto mix di tecnologia e design che ha come obiettivo quello di aiutare in particolare chi soffre di epilessia: è in grado infatti di monitorare convulsioni, rilevare i parametri fisiologici di chi lo indossa, elaborare i dati grazie all’Intelligenza Artificiale di cui è dotato, e inviare l’elaborazione di questi dati su smartphone.
Il traguardo raggiunto da Empatica rappresenta un nuovo caso di successo per l’ecosistema italiano e di grande valore a livello internazionale. Focalizzandosi su di una nicchia di mercato, la startup è infatti riuscita a sviluppare un prodotto con caratteristiche di cura del design e vestibilità, ma con la capacità di mappare con altissimi livelli di precisione gli Human Data, tanto da essere testato e utilizzato da realtà come Nasa e Intel, dai centri di ricerca di Stanford, Yale, Harvard, MIT, da poli d’eccellenza come il Boston Children’s Hospital e l’Istituto Auxologico Italiano.