Seguo il tema della accessibilità digitale dal 2002 e sono fermamente convinto del fatto che uno dei motivi per cui essa stenta a diffondersi sia di natura culturale: chi progetta siti e app ne ignora l’esistenza. Vale per la pubblica amministrazione e vale per chi progetta per il business.
Trattasi di una introduzione, comprensibile a tutti, al come e perché creare siti e app accessibili sia una cosa buona, giusta e utile. Utile non solo al 15% della popolazione mondiale affetto da qualche tipo di disabilità ma anche – altro mio pallino – a chi disabile non è. Un sito o una app accessibile è infatti più usabile per tutti.
Trovo questo post chiaro, divulgativo e dunque efficace e per questo te lo propongo, in una concatenazione che ricorda quella della canzone “Alla fiera dell’Est”. Infatti il post pubblicato da
Ninja Marketing è la traduzione di un post di
Think With Google, che io ti ripropongo e che spero tu possa a tua volta condividere a partire da questo mio post e così via all’infinito (o quasi), come canta l’immortale canzone di Angelo Branduardi.
Buona lettura e buona diffusione, allora…
P.s. in questi giorni Camera e Senato stanno votando i pareri al decreto legislativo che attua la direttiva UE sulla accessibilità dei siti web e delle app mobili degli enti pubblici. Valuteremo l’esito finale…