Innovazione sociale, come PC4U.tech aiuta chi non può frequentare la scuola digitale

Nata da quattro diciottenni di Milano, PC4U.tech è un’iniziativa no-profit per portare pc e tablet ricondizionati, mettendo in contatto chi può donare i dispositivi e chi ne ha bisogno. Di fronte alla crescita di richieste, il team ha avviato una campagna di crowdfunding su produzionidalbasso.it

Pubblicato il 17 Nov 2020

Jacopo Rangone, Matteo Cappellino, Emanuele Sacco e Pietro Mainetti, PC4u.tech

Un’iniziativa di innovazione sociale dai ragazzi per i ragazzi: è quella di PC4U.tech, che dona PC a chi ne ha bisogno per seguire le lezioni online.

La didattica a distanza è ormai (di nuovo) una realtà con cui tutti gli studenti devono confrontarsi: se da una parte si tratta di un passo avanti nella trasformazione digitale dell’educazione, questa innovazione “forzata” e improvvisa pone anche un problema: non tutti gli studenti hanno a disposizione un pc personale.

Da questa constatazione nasce il progetto di quattro ragazzi di Milano,  PC4U.tech, un’iniziativa no-profit per donare pc e tablet ricondizionati a studenti della provincia di Milano che non ne dispongono. Di fronte alla crescita di richieste e delle spese di gestione, il team ha ora avviato una campagna di crowdfunding su produzionidalbasso.it.

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PC4U.tech, com’è nata l’iniziativa

Jacopo Rangone, Pietro Cappellini, Emanuele Sacco e Matteo Mainetti, tutti 18enni, hanno avuto l’idea per l’iniziativa durante il lockdown di marzo, quando è stata per la prima volta imposta la didattica a distanza. La misura prevede, naturalmente, l’utilizzo di un computer o tablet per seguire le lezioni online, tuttavia secondo i dati ISTAT del 2020, il 27% delle famiglie lombarde non lo possiede, e il 57% ne ha soltanto uno da condividere per la famiglia.

Jacopo, Pietro, Emanuele e Matteo hanno quindi creato un sistema semplice e immediato per connettere chi abbia la possibilità di donare un dispositivo a chi ne abbia bisogno. La piattaforma è molto semplice: mette a disposizione un pulsante per donare i propri dispositivi ed uno per richiederli. I dispositivi donati sono raccolti direttamente al domicilio del donatore, ricondizionati, e consegnati a uno studente che ne abbia bisogno.

PC4U.tech si occupa dell’intero processo di raccolta, ricondizionamento e consegna dei dispositivi, grazie alla collaborazione di Informatici Senza Frontiere, una cooperativa no-profit che verifica il funzionamento dei pc e li ricondiziona, e For-Te, un progetto sociale ideato e supportato da Esprinet per offrire lavoro a persone con disabilità cognitiva, che aiuta nella consegna dei dispositivi alle famiglie.

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La campagna di crowdfunding

Nei primi mesi di attività, 100 dispositivi sono stati raccolti da privati e aziende e donati a famiglie bisognose. Anche TIM e Huawei, colpiti dall’iniziativa, hanno dato un piccolo contributo con la donazione di tablet nuovi.

Nonostante gli sforzi del piccolo team, con la seconda ondata di didattica a distanza dopo il DPCM del 4 novembre, le richieste continuano ad aumentare. Per gestire le prossime 100 richieste, PC4U ha lanciato una campagna di crowdfunding, con l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari a gestire la nuova fase.

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Maura Valentini
Maura Valentini

Laureata in lingue orientali, sono un'amante di Giappone e innovazione. Parte del gruppo Digital360 dal 2020, scrivo per le testate EconomyUp, InsuranceUp e Proptech360.

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