Un’iniziativa di innovazione sociale dai ragazzi per i ragazzi: è quella di PC4U.tech, che dona PC a chi ne ha bisogno per seguire le lezioni online.
La didattica a distanza è ormai (di nuovo) una realtà con cui tutti gli studenti devono confrontarsi: se da una parte si tratta di un passo avanti nella trasformazione digitale dell’educazione, questa innovazione “forzata” e improvvisa pone anche un problema: non tutti gli studenti hanno a disposizione un pc personale.
Da questa constatazione nasce il progetto di quattro ragazzi di Milano, PC4U.tech, un’iniziativa no-profit per donare pc e tablet ricondizionati a studenti della provincia di Milano che non ne dispongono. Di fronte alla crescita di richieste e delle spese di gestione, il team ha ora avviato una campagna di crowdfunding su produzionidalbasso.it.
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PC4U.tech, com’è nata l’iniziativa
Jacopo Rangone, Pietro Cappellini, Emanuele Sacco e Matteo Mainetti, tutti 18enni, hanno avuto l’idea per l’iniziativa durante il lockdown di marzo, quando è stata per la prima volta imposta la didattica a distanza. La misura prevede, naturalmente, l’utilizzo di un computer o tablet per seguire le lezioni online, tuttavia secondo i dati ISTAT del 2020, il 27% delle famiglie lombarde non lo possiede, e il 57% ne ha soltanto uno da condividere per la famiglia.
Jacopo, Pietro, Emanuele e Matteo hanno quindi creato un sistema semplice e immediato per connettere chi abbia la possibilità di donare un dispositivo a chi ne abbia bisogno. La piattaforma è molto semplice: mette a disposizione un pulsante per donare i propri dispositivi ed uno per richiederli. I dispositivi donati sono raccolti direttamente al domicilio del donatore, ricondizionati, e consegnati a uno studente che ne abbia bisogno.
PC4U.tech si occupa dell’intero processo di raccolta, ricondizionamento e consegna dei dispositivi, grazie alla collaborazione di Informatici Senza Frontiere, una cooperativa no-profit che verifica il funzionamento dei pc e li ricondiziona, e For-Te, un progetto sociale ideato e supportato da Esprinet per offrire lavoro a persone con disabilità cognitiva, che aiuta nella consegna dei dispositivi alle famiglie.
La campagna di crowdfunding
Nei primi mesi di attività, 100 dispositivi sono stati raccolti da privati e aziende e donati a famiglie bisognose. Anche TIM e Huawei, colpiti dall’iniziativa, hanno dato un piccolo contributo con la donazione di tablet nuovi.
Nonostante gli sforzi del piccolo team, con la seconda ondata di didattica a distanza dopo il DPCM del 4 novembre, le richieste continuano ad aumentare. Per gestire le prossime 100 richieste, PC4U ha lanciato una campagna di crowdfunding, con l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari a gestire la nuova fase.