“Che non ha quiete, che si agita e muove continuamente, spesso in modo da recar fastidio…”. Così il vocabolario Treccani definisce l’irrequieto e sembra di leggere il profilo psicologico dell’innovatore: perennemente insoddisfatto e anche un po’ rompiscatole. “Chi sono gli irrequieti in azienda e come gestirli” è il titolo dell’incontro che prende spunto dal libro di Ivan Ortenzi, “Innovation Manager” (Franco Angeli), in programma a Milano martedì 20 alle ore 19 presso la sede di GE Power (qui trovi tutti i dettagli per l’iscrizione).
È il secondo incontro dedicato agli irrequieti, dopo quello di Roma: alla serata milanese, condotta dal direttore di EconomyUp Giovanni Iozzia, partecipano, con l’autore del libro, Chiara Burberi, fondatrice di Redoc,a piattaforma di educazione on line sulle materie scientifiche; Luca Solari, Professore ordinario di Organizzazione aziendale presso l’Università degli Studi di Milano; e Roberto Battaglia, Direttore HR di Intesa Sanpaolo Corporate & Investment Banking.
L’ascesa dell’innovation manager: chi è e perché in azienda vale sempre di più
La lingua anglosassone ha un bellissimo termine, “maverick”, per indicare chi è spesso etichettato con il profilo di diverso, impaziente. Queste figure risulteranno sempre più determinanti per riuscire a mettere in discussione lo status quo: hanno caratteristiche che non dovrebbero mancare a un buon innovation manager, figura su cui Ivan Ortenzi scrive anche nella sua rubrica per EconomyUp #Innomanager. Che cosa innovare? Come farlo? Chi coinvolgere e come gestire il processo? Sono queste solo alcune delle sfide che ha di fronte questa figura manageriale, in questo momento molto ricercata dalle aziende. E l’irrequietezza, se ben gestita, può diventare un fattore di successo.
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