Il 2023 pare essere l’anno della verità per il mondo dell’innovazione. Trovano un nuovo equilibrio gli investimenti in startup negli Usa e ora in Europa, e l’Italia recupera terreno; la finanza americana delle tecnologie scopre la regulation, suo malgrado; la spinta alla sostenibilità detta gli investimenti e le priorità nelle imprese (basta guardare le pagine pubblicitarie di qualsiasi quotidiano); le aziende si interessano sempre più alle piattaforme di collaborazione per creare ecosistemi di innovazione (ad esempio in Italia Eni Open-es, Enel Open Power, Leonardo Solvers Wanted, Edison Risolve) e a nuove formule di collaborazione con le startup (ad esempio Eniverse).
Dai dati della ricerca dell’Osservatorio Startup Intelligence, l’Open Innovation non è più un’opzione.
Grandi imprese e PMI si dedicano in maniera sempre più diffusa all’adozione di pratiche di Open Innovation: l’adozione nelle grandi imprese è passata dal 57% all’83% negli ultimi 5 anni, e sempre più spesso tutte le attività di innovazione sono connaturate da approcci aperti, in cui le startup rappresentano un importante alleato.
Se da un lato gli approcci collaborativi e aperti hanno dimostrato a imprese, Pubblica Amministrazione e cittadini di essere la soluzione per vincere le sfide del futuro, dall’altro lato non è affatto semplice trasformare l’organizzazione in una open company e rendere l’Open Innovation una prassi, come abbiamo commentato in un altro articolo.
Sono queste le premesse che animano da dieci anni l’Osservatorio Startup Intelligence del Politecnico di Milano, il progetto di ricerca, scouting e community che sostiene le imprese nell’esplorare e adottare nuovi modelli di innovazione, per sfruttare efficacemente l’Open Innovation sviluppando al proprio interno la cultura imprenditoriale.
Comprensione di scenari evolutivi e trend emergenti, condivisione di metodi ed esperienze, aumento delle opportunità di innovazione, diffusione della cultura imprenditoriale, questi i principali risultati ottenuti dai 52 partner dell’ultima edizione dell’Osservatorio Startup Intelligence: oltre 600 partecipanti ai 19 incontri in programma, tra scouting, lavori di gruppo e tavoli di confronto; 130 studenti del Politecnico di Milano coinvolti nei project work; oltre 2900 startup analizzate e 51 incontrate al Politecnico; sviluppo del PoC multibrand nel mondo virtuale; due giornate “fuori porta” a contatto con le tecnologie dell’Etna Valley. Un ringraziamento ai nostri Partner per la passione e l’entusiasmo con cui abbiamo lavorato insieme: Acea, ACI, Agos, Amadori, Angelini Industries, Banca Mediolanum, BNP Paribas Leasing Solutions, Bper Banca, Bticino, Bulgari, Campari, Cassa Depositi e Prestiti, Credem, Edison, Electrolux Professional, Enel, Eni, Etra, Ferrovie dello Stato Italiane, Gi Group Holding, Google Cloud-TIM, Gruppo Cimbali, Gruppo Enercom, Gruppo ERG, Gruppo Hera, Gruppo Iren, Gruppo Tea, Inail, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Janssen, Lactalis, Leonardo, Mooney, Movyon, OTB, Parmalat, Pelliconi, Pirelli, Poste Italiane, Prysmian Group, Q8, Randstad, Roche, Silea, Simonelli Group, Siram Veolia, SmartPaper, Snam, Sogei, Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano, Terna, Unicoop Firenze, UnipolSai.
La prossima edizione segna il traguardo dei dieci anni con 105 organizzazioni coinvolte: S10 partirà in ottobre e il programma sarà presentato e condiviso all’Open Kickoff del 27 giugno p.v. nello splendido Spazio Vetrato della sede storica del Politecnico di Milano in Piazza Leonardo Da Vinci.
Scriveteci, vi aspettiamo allo Startup Intelligence!