Discutere con i clienti di una roadmap digitale, individuare soluzioni a valore incrementale, capire se il mercato è recettivo su questi temi: così Cisco porta avanti la sua strategia verso l’Industria 4.0, la quarta rivoluzione industriale che condurrà alla fabbrica totalmente digitalizzata e interconnessa. Lo dice a Internet4Things Matteo Masi, Digital Transformation Sales Specialist per Industry 4.0, Digital Manufacturing e IoT di Cisco Italia, spiegando perché la multinazionale statunitense dell’IT ha definito una partnership con la LEF Lean Experience Factory, la Fabbrica modello di Pordenone. Una partnership nato nell’ambito di un percorso di cui attore importante è il Customer Club Industria 4.0. Si tratta di un gruppo costituito con aziende clienti, particolarmente rappresentative del mercato italiano, che “hanno deciso – spiega Masi – di discutere con noi su una strategia di lungo termine, partendo da un tavolo di lavoro che decida cosa l’azienda vuole fare”. Nel Club ci sono imprese di vario tipo: AIA, 1177 Calze Ileana, La Marzocco, Dallara, Marcegaglia, FCA, Fluid-o-Tech, Inpeco.
“Per noi è fondamentale – afferma Masi – realizzare innovazione nell’Industria 4.0 e creare innovation exchange, ovvero un punto di scambio tecnologico su tutto il territorio”. Così è nata la partnership realizzata da McKinsey per una vera e propria fabbrica modello in Friuli-Venezia Giulia dove si applicano le tecnologie alla base della Industry 4.0.
In questo video Masi svela i tre pillar della strategia di Cisco,così come è stata sperimentata al Lef di Pordenone.
Innanzitutto il già descritto Customer Club Industria 4.0.
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Il secondo pillar è creare un’infrastruttura di rete che metta in comunicazione tutti gli asset fondamentali: “Una struttura – prosegue il manager Cisco – che unisca i dati e li metta in sicurezza. Su questa rete vanno sviluppate soluzioni di tracking e localizzazione di device, asset e altro materiale”.
Terzo pillar è la collaboration tramite la piattaforma Spark: una suite di collaborazione cloud completa e interoperabile che connette utenti, sistemi video ed offre tutti i servizi di messaggistica, conference e condivisione con la massima garanzia di sicurezza all’utente. Spark permette di integrare anche i software e di automatizzare il dialogo uomo-uomo e macchina-uomo.
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“Così – conclude Masi – possiamo applicare le nostre tecnologie all’interno di una fabbrica per farla evolvere verso il modello Industria 4.0”.