La Commissione Europea ha autorizzato gli incentivi fiscali per chi investe sulle pmi innovative. Era una notizia attesa da tempo e sollecitata anche da Italia Startup, che aveva chiesto al Governi di estendere la disciplina riservata alle startup anche alle pmi innovative, che sempre più spesso sono startup che hanno oltrepassato il quinto anno di attività. Adesso bisogna attendere il decreto di attuazione, che dovrebbe essere approvato dal governo nei prossimi 60 giorni. Se tutto filerà liscio, quindi, in marzo si potrebbe cominciare a sentire l’effetto sugli investimenti nelle sempre più numerose Pmi innovative (sono complessivamente oltre 900, di cui 29 quotate su AIM Italia)
L’autorizzazione della Commissione sancisce la conformità degli incentivi agli Orientamenti europei sugli aiuti di Stato destinati a promuovere gli investimenti per il finanziamento del rischio (2014/C 19/04). Tale evoluzione consente l’estensione dell’ambito di applicabilità degli incentivi fiscali in parola, già vigenti per gli investimenti in start-up innovative, a una più ampia platea di imprese: le PMI innovative.
Che cosa prevedono gli incentivi fiscali per chi investe sulle pmi innovative
Gli incentivi fiscali prevedono nello specifico:
- persone fisiche: detrazione ai fini IRPEF del 30% della somma investita; l’investimento massimo detraibile in ciascun periodo d’imposta è pari a Euro 1 milione (corrispondente a una detrazione annua massima pari a Euro 300mila)
- persone giuridiche: deduzione ai fini IRES del 30% della somma investita; l’investimento massimo deducibile in ciascun periodo d’imposta pari a Euro 1,8 milioni (corrispondente a una deduzione annua massima pari a Euro 540mila).
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