Trecento milioni, ai quali se ne aggiungeranno nei prossimi mesi altri 544, per progetti di ricerca e sviluppo: sono i fondi che l’esecutivo, con lo sblocco del Fondo per la crescita sostenibile creato dal governo Monti, inietterà nel sistema produttivo per tentare di dare uno slancio all’innovazione tricolore. I 300 milioni inseriti nel decreto (ora sotto esame alla Corte dei conti per la registrazione) firmato dal ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, sono, secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore, una quota consistente dei 657.81 milioni del Fondo per la crescita sostenibile, al quale si aggiungeranno 186,48 milioni (per i quali c’è già l’impegno di spesa, e manca solo la disponibilità di cassa) per un ammontare complessivo di 844,29 milioni.
Le agevolazioni, secondo il decreto (che però non fissa termini e modalità per le richieste, che verranno decisi con un altro provvedimento), saranno concesse nei limiti delle risorse disponibili sotto forma di finanziamento agevolato fino a un massimo di 2,1 milioni di euro per impresa. Il 60% dei fondi disponibili è riservato a progetti di ricerca e sviluppo proposti dalle micro, piccole e medie imprese e dalle reti di imprese (a condizione, però, che rappresentino la maggioranza dei proponenti); il 25% di questa quota è poi a sua volta destinato alle micro e piccole imprese.
Il settore al quale il finanziamento è destinato, invece, è quello delle imprese industriali, di trasporto, dell’agroindustria, artigiane, centri di ricerca. Sono possibili progetti congiunti (presentati da gruppi di massimo 3 Pmi), attraverso contratti di rete, consorzi o accordi di partenariato, e i progetti, di durata compresa tra 18 e 36 mesi, possono arrivare fino a 3 milioni di spese ammissibili (con un minimo di 800mila euro), delle quali sono finanziabili per il 70% per le piccole imprese (fino a 2,1 milioni), il 60% per le medie e il 50% per le grandi.
Ammissibili al finanziamento sono le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale per la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure per il loro miglioramento, in 7 categorie: informazione e comunicazione; nanotecnologie; materiali avanzati; biotecnologie; fabbricazione e trasformazione avanzate; spazio; tecnologie per realizzare il programma Ue Horizon 2020.