IL BILANCIO DI UN ANNO

Impegno è la parola chiave del 2020: più fondi per l’innovazione

Non far calare l’attenzione sull’innovazione: è stato l’obiettivo dell’Aifi in un anno difficile che ha visto un’accelerazione dei processi di digitalizzazione e un incremento delle risorse per il venture capital. Ma l’innovazione ha bisogno di molto altro ancora

Pubblicato il 17 Dic 2020

Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI

Photo by Immo Wegmann on Unsplash

Impegno: dovrebbe essere la parola chiave che, accanto a “pandemia”, meglio descrive questo 2020. La seconda mette in evidenza i problemi, le emergenze e le difficoltà del momento mentre la prima vuole sottolineare gli sforzi da fare e le possibilità che da ogni situazione negativa si possono trarre.

In questo anno incentrato tutta sull’emergenza sanitaria, AIFI, l’Associazione che rappresenta il private capital nelle sue declinazioni sia legate al debito con i fondi di private debt, sia all’equity con i fondi di venture capital e di private equity, ha lavorato intensamente con le istituzioni per supportare le diverse asset class, tra cui quella dedicata agli investimenti nelle fasi seed, early stage e later stage.

L’attività è stata improntata soprattutto a far sì che l’emergenza non facesse calare l’attenzione sul tema dell’innovazione. La nostra vita in questi mesi è cambiata e molte startup supportate anche dai fondi di venture capital nostri soci hanno saputo intervenire, mettendo a disposizione le loro soluzioni innovative a supporto della quotidianità di tutti noi.

Sempre in tema di impegno va positivamente rimarcata la decisa accelerazione nei processi di digitalizzazione cui stiamo assistendo: abbiamo imparato a usare le piattaforme online per parlarci, organizzare riunioni e gestire incontri che prima svolgevamo in presenza. Le aziende hanno scoperto che molte attività andavano riviste nei loro processi sulla base delle nuove regole del distanziamento, così da garantire l’efficienza in un nuovo contesto.

In un quadro così rinnovato, anche l’Associazione si è trasformata e ha svolto numerose attività, che in passato venivano realizzate in presenza, attraverso le piattaforme online. Questo non ha però limitato né diminuito il dialogo verso gli operatori e i vari stakeholder istituzionali e finanziari. Abbiamo così attivato un sistema di ascolto delle necessità dei nostri soci per trasmetterle poi ai diversi interlocutori.

Ecco, quindi, che abbiamo portato avanti con il Governo la proposta di rafforzamento, con una dotazione di 200 milioni di euro, del fondo di sostegno al venture capital, concretizzatasi poi nell’istituzione del cosiddetto Fondo Rilancio dedicato al co-investimento con investitori qualificati e regolamentati; abbiamo supportato il rafforzamento del fondo di garanzia PMI e attivato canali di dialogo in relazione alle diverse iniziative nate per sostenere il trasferimento tecnologico.

AIFI ha poi lavorato attivamente e con successo all’estensione al 50% (sebbene in regime “de minimis”) del vantaggio fiscale per gli investimenti in startup e PMI innovative da parte delle persone fisiche, anche tramite OICR dedicati.

Certamente l’innovazione ha bisogno di questo ma di molto altro ancora. Serve un Paese che sia tutto ugualmente connesso mentre siamo consapevoli che esistono ancora notevoli differenze in termini di connettività e digitalizzazione tra le diverse zone d’Italia; ciò va a discapito non solo di comparti particolarmente delicati come quello della scuola, con il rischio di creare situazioni di disparità a livello di istruzione, ma anche nel più vasto mondo del lavoro e dell’impresa, in cui lavoratori e imprenditori rischiano di diventare meno competitivi nei confronti di coloro i quali riusciranno ad adattarsi prima e meglio al nuovo contesto.

L’innovazione è quindi una leva fondamentale per la crescita del nostro Paese e l’Associazione, supportandola attraverso la propria attività istituzionale e tramite i fondi che rappresenta, vuole fare la propria parte perché se è vero che l’unione fa la forza, questo è il momento per dimostrarlo anche grazie a una struttura associativa come la nostra, nata ormai oltre trent’anni fa e cresciuta, cambiata e innovata per svolgere al meglio il proprio lavoro.

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Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI
Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI

Economista e manager, Innocenzo Cipolletta è stato tra l'altro direttore generale di Confindustria, presidente della Marzotto e di Ferrovie dello Stato. Dal 2012 è presidente di AIFI, l'Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital.

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