TECNOLOGIA SOLIDALE

Immuni e il paradosso dell’innovazione: un’app da sola non basta

Per chi usa l’app di tracciamento anti-Covid resta l’incertezza su ciò che succederà dopo che arriva l’avviso. Questa vicenda conferma che l’innovazione non è solo tecnologia ma cambiamento dell’intera organizzazione. La speranza è che qualcuno abbia imparato la lezione

Pubblicato il 23 Ott 2020

immuni
Al 20 ottobre siamo più di nove milioni ad aver scaricato Immuni. Eppure critiche e perplessità rimangono immutate.
Di alcune di esse ho detto lo scorso 18 aprile e una rimane ancora insuperabile: l’incertezza su ciò che ti succederà dopo che ti arriva l’avviso, una volta contattata l’Asl o il medico di base.
Un punto critico decisivo, al quale finora né il Governo nazionale né le singole Regioni hanno posto rimedio. L’ultimo (finora) Dpcm del Governo mette nel mirino i medici a proposito del tracciamento: spetta “all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni,
di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività”.
Tuttavia la fondamentale domanda di cui sopra rimane senza risposta. Sei mesi dopo siamo ancora lì.
Vedremo se e come (re)agiranno coloro i quali hanno la responsabilità di decidere.
Come sanno bene tutti coloro che seguono la tecnologia solida(le), questa vicenda conferma ancora una volta che l’innovazione non è solo tecnologia ma cambiamento dell’intera organizzazione. Una app, da sola, non basta. L’innovazione da sola non è sufficiente.
Questo apparente paradosso vale per la tecnologia come vale per la comunicazione: se il comunicare non ha riferimento alla realtà, alla fine diventa solo sterile ed effimera propaganda.
La speranza è che almeno qualcuno tra coloro che devono decidere abbia imparato la lezione. Speranza o illusione?

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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