SCUOLA E INNOVAZIONE

Il digitale per la scuola: 17 piattaforme per la didattica a distanza

La didattica a distanza ha avuto un forte impulso a causa della diffusione del Covid19. E, in parte, si continuerà ad usare. Ecco 16 piattaforme per la DAD

Pubblicato il 22 Mar 2022

Didattica a distanza

La didattica a distanza è diventata una necessità nel mondo della scuola a seguito della diffusione della pandemia da Covid19. A partire da marzo 2020, mese in cui il virus è esploso con violenza nel nostro Paese, insegnanti e studenti hanno potuto continuare il loro lavoro grazie all’online. A luglio sono arrivate le linee guida: almeno dieci ore di didattica a distanza a settimana (due al giorno) per le classi prime della primaria, 15 per le altre classi delle elementari e per le medie (quindi tre al giorno), 20 per le superiori. La scuola ha ufficialmente riaperto i battenti il 14 settembre 2020 (con qualche eccezione), ma la didattica a distanza ha continuato ad essere praticata in alcuni contesti ed è rimasta comunque un’opzione.  Con il decreto sulle riaperture approvato il 17 marzo 2022 è stato stabilito l’obbligo di restare a casa – seguendo quindi le lezioni a distanza – solo per gli studenti positivi al Covid. 

Covid19, il percorso dell’Italia nella didattica a distanza

Il primo passo era stato nel decreto CuraItalia varato a marzo 2020 dal governo a fronte della diffusione di Covid19. Tra le altre iniziative erano stati stanziati 85 milioni di euro per promuovere l’utilizzo delle piattaforme informatiche per la didattica a distanza.

Una delle misure introdotte per contrastare la diffusione del Coronavirus è stata, infatti, nel nostro Paese prima e poi in tutta Europa, come noto, la chiusura delle scuole. Tale provvedimento di chiusura in Lombardia è stato adottato il 24 febbraio e, di conseguenza, già con il DPCM – Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, del 25 febbraio 2020, è stato stabilito: “I dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l’attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, possono attivare, di concerto con gli organi collegiali competenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli alunni con disabilità”, un concetto richiamato successivamente da un altro decreto del primo marzo 2020 e addirittura con quello del 4 marzo ove si dice, in pratica, che la didattica online è diventata la “modalità scuola”.

Didattica a distanza
In particolare il ministero dell’Istruzione si è impegnato ad aiutare le istituzioni scolastiche a dotarsi delle necessarie piattaforme informatiche, da reperire sul mercato in breve tempo. Nell’ambito del Fondo per l’innovazione digitale e la didattica laboratoriale, sono destinati 10 milioni di euro per consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione; 70 milioni di euro per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme e per l’accesso alla rete; 5 milioni di euro per formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza.

Secondo la rilevazione dell’Osservatorio Scuola a Distanza realizzato dal portale Skuola.net a marzo 2020, a partire dall’inizio dell’emergenza Coronavirus 9 studenti su 10 erano coinvolti nell’apprendimento da remoto. Analizzando più nel dettaglio il campione considerato (30mila studenti di scuole secondarie) si nota però che le scuole medie hanno stentato a decollare nell’attività online e, più in generale, vi sono stati problemi con le verifiche online: solo 1 studente su 4 aveva già sperimentato interrogazioni o compiti in classe da remoto.

Le scuole del resto non hanno un modello organizzativo da seguire. Il registro elettronico, ormai piuttosto diffuso,  consente di comunicare i compiti da svolgere a casa e di consentire ai genitori il monitoraggio delle attività scolastiche. Ma fino allo scoppio della pandemia non erano frequenti casi di piena implementazione del digitale in ambito scolastico.

Come organizzare le classi virtuali? Quante ore occupare? Come predisporre la didattica?

Proviamo dunque a fare chiarezza e offrire alcuni suggerimenti di piattaforme per la didattica online.

Didattica a distanza

Piattaforme per la didattica a distanza: 17 esempi

Ecco un elenco delle piattaforme di didattica a distanza più adottate in questi anni dalle scuole e qualche esempio di soluzioni che, già affermate sul mercato dell’e-learning, potrebbero contribuire ad allargare l’orizzonte formativo offrendo contenuti già disponibili.

G-Suite for education

Prima denominato Google app for education è una delle suite più utilizzate dalle scuole; oltre ai classici strumenti Gmail, Google Drice e Presentazioni, nel primo periodo di applicazione della DAD i docenti hanno usato anche Google Hangouts Meet, e Google Classroom per coinvolgere gli allievi chiusi nelle loro abitazioni in classi virtuali e per gestire le lezioni a distanza.

Office 365 Education

Include tutti gli strumenti di produttività individuale. A ciò si aggiungono Teams (la piattaforma di comunicazione e collaborazione che unisce chat, possibilità di fare videoconferenze, archiviazione di file e integrazione delle applicazioni) e altri strumenti destinati ad agevolare il lavoro delle classi virtuali.

Zoom

Zoom è il software gratuito molto sfruttato, che permette di svolgere lezioni a distanza, consente inoltre di creare eventi in modalità webinar o webmeeting (rispettivamente cioè uno a molti oppure abilitando l’interazione tra i partecipanti).

Fidenia

Permette di svolgere tutte le attività che solitamente si tengono in classe dalle spiegazioni alla assegnazione delle verifiche, a quest’ultimo proposito il software propone strumenti per realizzare varie tipologie di test e questionari erogabili online (oltre che su carta) e tool per costruire e-book multimediali e interattivi.

ClasseViva Spaggiari

Consiste in un insieme di strumenti necessari per la gestione dell’attività scolastica e la comunicazione integrata scuola famiglia (registro elettronico, verifica presenze eccetera). Ha avviato il progetto AuleVirtuali per gestire le attività educative di tipo cooperativo.

Classmill

È un app gratuita progettata per produrre lezioni multimediali online, si caratterizza per essere semplice da utilizzare ed è possibile registrarsi a essa anche usando l’account di Facebook.

ClassDojo 

È un’app disponibile gratuitamente su Google Play e su App Store che collega insegnanti, studenti e famiglie della scuola primaria attraverso funzioni di comunicazione, per esempio attraverso feed per foto e video della giornata scolastica e messaggi che possono essere tradotti in oltre 35 lingue. L’utilizzo della app è semplice e intuitivo: è sufficiente avere un computer connesso ad Internet e una Lim per visualizzare la piattaforma in classe. Particolarmente indicata per la fascia d’età 6-14 anni, facilita la gestione della classe in quanto stimola il miglioramento dei comportamenti degli alunni attraverso un sistema di feedback immediato.

Socloo

Ideato appositamente per la scuola italiana, è disponibile gratuitamente per tutti gli ordini scolastici dalla primaria in poi, permette di coinvolgere gli studenti in classi virtuali, di comunicare in tempo reale e per condividere tutti i contenuti necessari.

WeSchool

Il sistema gratuito per la didattica online collaborativa offre contenuti quali le lezioni di Oilproject (la piattaforma che rappresenta un gigantesco archivio di video, testi ed esercizi su varie materie: Biologia, Chimica, Scienze della Terra, Astronomia, Ecologia, Fisica, Matematica, Letteratura italiana, Letteratura inglese, Web design) e poi tanti test ed esercizi curati da docenti ed esperti.

Schoology

È un sistema di gestione di apprendimento progettato, già anni fa, per apparire e comportarsi come un social network per gestire e condividere il materiale scolastico in modo semplice, è un ambiente di facile fruizione che si presta alla discussione di problematiche educative coinvolgendo anche i genitori.

Edmodo

Questa piattaforma di e-learning è stata pensata come un social network educativo. Offre un ambiente operativo semplice da usare e sicuro dove gli insegnati propongono spiegazioni, caricano contenuti eccetera e i ragazzi possono organizzarsi in piccoli gruppi di studio, chiedere spiegazioni eccetera.

Giuntiscuola.it IO+

Una piattaforma completamente ridisegnata che offre a docenti, educatori e formatori contenuti di qualità e mette a disposizione dei docenti il patrimonio di letteratura su didattica e pedagogia delle storiche riviste e un numero importante di nuovi “oggetti digitali”. Offre circa 35mila strumenti per la didattica – lezioni, articoli, file multimediali – e una repository innovativa.

Padlet

È una soluzione realizzata all’insegna della semplicità di fruizione, permette infatti di creare schede, documenti e pagine Web di facile e divertente lettura. Inoltre, offre una serie di funzionalità per esempio per creare report di attività, diari di apprendimento, per realizzare lavori di gruppo, creare una biblioteca di classe, gallerie multimediali eccetera.

Eliademy

Permette la creazione di classi virtuali per organizzare corsi online, ma anche forum, quiz e discussioni online. Tra i tool offerti uno strumento di visualizzazione che trasforma il corso in un e-book e il calendario che aiuta gli alunni a tenere presenti le scadenze delle consegne.

Docety

Gli utenti, mediante questa piattaforma, possono accedere a lezioni private in streaming, seminari live e videocorsi tenuti da professionisti relativi ad alcune categorie (Elettronica, Business&Marketing, Foto e Video, Musica, Lingue Straniere eccetera). La soluzione è stata pensata per favorire l’interazione instantanea bilaterale.

Moodle

Il suo nome è l’acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning e in tale definizione sta la missione di questa soluzione che rappresenta un ambiente per l’apprendimento dinamico e modulare, vanta un’interfaccia semplice sia per i docenti sia per gli studenti.

Redooc

È presentata come una vera e propria palestra di matematica, fisica, italiano, educazione finanziaria e anche giochi di logica (il tutto finalizzato, tra l’altro, anche alla preparazione per le prove Invalsi); pensata perché vi si possa avere accesso da tutti i device tecnologici, è adatta anche per chi ha Disturbi specifici dell’Apprendimento (DSA) e per coloro che hanno Bisogni educativi speciali (BES).

(Articolo aggiornato al 22/03/2022)

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Cristina Mazzani
Cristina Mazzani

Giornalista dal 1996, si è sempre occupata di tematiche tecnologiche, scrivendo per riviste dedicate al mondo B2B e al canale di distribuzione Ict. In alcuni periodi ha affiancato a questa attività collaborazioni per quotidiani e testate attivi in altri settori.

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