Questo post è il primo di una serie che Bill Aulet, professore statunitense al Massachusetts Institute of Technology (MIT) grande esperto di imprenditorialità, imprenditore e divulgatore, ha concesso ad EconomyUp in esclusiva per l’Italia in contemporanea con la pubblicazione sul suo sito disciplinedentrepreneurship.
Mi ha colpito la frequenza con la quale scrivono Brad Feld, Fred Wilson e Bill Gurley (e molti altri). Ne ho discusso con loro e mi hanno confidato che scrivere li aiuta ad analizzare pensieri, eventi e informazioni, oltre a spingerli a cercare di essere costantemente innovativi. Li ho elogiati pubblicamente di persona e ho incoraggiato altri a seguire il loro esempio, cosa che poi non ho fatto io.
Bene, eccoci qui finalmente… In questo blog condividerò quotidianamente/settimanalmente quei pensieri che non hanno ancora preso sufficientemente forma per diventare un articolo (per me un testo lungo), ma che sono più estesi di un tweet (testo breve). Questo tipo di contenuto “intermedio” mi aiuterà a formulare le mie idee e a stimolare la discussione consentendoci di imparare tutti qualcosa in più. Un mio collega della Sloan (School of Management) del MIT, oggi rettore della Asia School of Business Charlie Fine, quando pubblicai il mio primo libro, mi disse che avrei imparato di più DOPO averlo scritto, piuttosto che nel processo di scrittura. Aveva ragione. Una volta espressa la tua idea attraverso la scrittura, questa diventa concreta, e coloro che sono interessati all’argomento, reagiscono…e poi hai l’opportunità di rispondere. Questo botta e risposta è ciò che crea la vera conoscenza.
Il singolo filosofo seduto sulla cima di una montagna (o torre d’avorio) a scrivere pergamene che verranno poi distribuite come fossero la verità assoluta, non è il tipo di modello al quale aspiro.
Esistono molti blog, ma come si differenzierà la mia prospettiva per essere interessante e dare un valore aggiunto? Sarà quella di un impertinente docente di imprenditorialità. Sarà quella di un docente di imprenditorialità che ha il cervello di un ingegnere. Ho inoltre la grande fortuna di lavorare al MIT e questo rafforza la mia mentalità sistematica. Tutto ciò ha i suoi pro e contro e spero che voi lettori mi metterete alla prova in questo.
Affermo sempre che, se tutti sono d’accordo tra di loro, vuol dire che ci sono troppe persone nella stanza. Quindi, per favore, commentate e sentitevi liberi di essere d’accordo, di essere in disaccordo, di discutere in modo costruttivo, ma soprattutto di aggiungere al dibattito uno scambio reciproco di informazioni. Per questo motivo ho scelto l’espressione “riflessioni bar” e non semplicemente “riflessioni” (che potrebbero anche essere individuali) perché lo scopo è quello di iniziare una conversazione. La saggezza collettiva del gruppo è molto più di quella di ogni suo singolo membro. Nessuna persona o istituzione ha il monopolio sulla conoscenza nel campo dell’imprenditorialità, e non è nemmeno vicino ad averla.
Questa modalità condivisa e aperta ci consentirà di fare crescere il campo dell’imprenditorialità a livello accademico trasformandolo in un settore rispettato dai docenti, dagli studenti e dai professionisti.
Questo è il mio obbiettivo, perché credo che l’imprenditorialità basata sull’innovazione possa, su larga scala, aiutare a rendere il mondo un posto migliore – e oggi ne abbiamo più che mai bisogno.