Sorprese

Il biotech italiano piace negli Usa. E ora tocca a Micheli

Dopo la molecola da mezzo miliardo di Eos, un’altra startup italiana fa boom al Nasdaq: Intercept ha raggiunto il valore di quasi 9 miliardi dollari. Si basa su un farmaco per il fegato inventato da un italiano e il principale investitore è la famiglia del finanziere milanese. Che ha fatto un bell’affare

Pubblicato il 13 Gen 2014

Pierluigi Paracchi, founder and Ceo Medixea Capital, Investor and Board Member at EOS

Non mi stanco certo di scrivere di EOS – Ethical Oncology Science – che i giornali hanno ribattezzato “la molecola da mezzo miliardo di dollari” in seguito alla vendita della società alla quotata Nasdaq “Clovis Oncology”. In EOS ho investito e ho ricoperto fino alla cessione il ruolo di consigliere di amministrazione. Che soddisfazione!

Non faccio in tempo a raccontare l’impresa a parenti e amici tra le feste di Natale e Capodanno; non faccio in tempo a tornare da mari caldi dove volavo altissimo con il kiteboard (nel senso che pensando alla exit anche i salti apparivano sproporzionati…) che tutti i record di EOS vengono polverizzati.

Un’altra start-up biotech italiana, Intercept Pharmaceuticals, che si basa su una farmaco inventato da Roberto Pellicciari, professore all’Università di Perugia e co-fondatore della società, raggiunge il clamoroso valore di 8,8 miliardi di dollari.

Ancdiamo con ordine:

1. Intercept è quotata al Nasdaq dal 2012, ha “ben” 45 dipendenti e un fatturato davvero irrisorio; EOS aveva 7 dipendenti e fatturato uguale a zero. Questo è il biotech!

2. Il maggior investitore in Intercept è il veicolo di venture capital della famiglia Micheli, Genextra; Francesco Micheli, dopo i successi in campo TLC a cavallo dei primi anni 2000, ha fondato nel 2003 un veicolo d’investimento dedicato al Life Science partecipato anche da Banca Intesa, BPM, Montenzemolo, Della Valle e Tronchetti Provera.

3. Intercept sta sviluppando un farmaco, OCA (Obeticholic Acid), per le malattie del fegato (lascio approfondimenti ad altre sedi).

4. Dopo l’annuncio dei risultati scientifici, lo scorso 8 gennaio, il titolo ha fatto in soli due giorni +600% al Nasdaq (+280% il primo e +70% il secondo giorno, da 67$ a circa 450$ ad azione)!

Genextra ha investito circa 41 milioni di euro in Intercept per detenere il 31% della company. Lascio a voi i calcoli per mettere in fila gli zeri.

Non mi resta che consolarmi un po’ con EOS: da quando è stata comprata da Clovis, il 19 novembre scorso, il titolo è salito di oltre il 35% ad “arrotondare” il ritorno dei fondi che hanno investito e del Ministero Sviluppo Economico che ha co-investito.

Vuoi vedere che siamo il paese delle biotecnologie!?! Tutti corrono verso il digitale, in parte a ragione e in parte per moda, ma si dimentica che la nostra tradizione scientifica è fondata, solida e, ora possiamo dire, competitiva anche per la grande finanza mondiale.

* Pierluigi Paracchi è founder and Ceo Medixea Capital

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