Non mi stanco certo di scrivere di EOS – Ethical Oncology Science – che i giornali hanno ribattezzato “la molecola da mezzo miliardo di dollari” in seguito alla vendita della società alla quotata Nasdaq “Clovis Oncology”. In EOS ho investito e ho ricoperto fino alla cessione il ruolo di consigliere di amministrazione. Che soddisfazione!
Non faccio in tempo a raccontare l’impresa a parenti e amici tra le feste di Natale e Capodanno; non faccio in tempo a tornare da mari caldi dove volavo altissimo con il kiteboard (nel senso che pensando alla exit anche i salti apparivano sproporzionati…) che tutti i record di EOS vengono polverizzati.
Un’altra start-up biotech italiana, Intercept Pharmaceuticals, che si basa su una farmaco inventato da Roberto Pellicciari, professore all’Università di Perugia e co-fondatore della società, raggiunge il clamoroso valore di 8,8 miliardi di dollari.
Ancdiamo con ordine:
1. Intercept è quotata al Nasdaq dal 2012, ha “ben” 45 dipendenti e un fatturato davvero irrisorio; EOS aveva 7 dipendenti e fatturato uguale a zero. Questo è il biotech!
2. Il maggior investitore in Intercept è il veicolo di venture capital della famiglia Micheli, Genextra; Francesco Micheli, dopo i successi in campo TLC a cavallo dei primi anni 2000, ha fondato nel 2003 un veicolo d’investimento dedicato al Life Science partecipato anche da Banca Intesa, BPM, Montenzemolo, Della Valle e Tronchetti Provera.
3. Intercept sta sviluppando un farmaco, OCA (Obeticholic Acid), per le malattie del fegato (lascio approfondimenti ad altre sedi).
4. Dopo l’annuncio dei risultati scientifici, lo scorso 8 gennaio, il titolo ha fatto in soli due giorni +600% al Nasdaq (+280% il primo e +70% il secondo giorno, da 67$ a circa 450$ ad azione)!
Genextra ha investito circa 41 milioni di euro in Intercept per detenere il 31% della company. Lascio a voi i calcoli per mettere in fila gli zeri.
Non mi resta che consolarmi un po’ con EOS: da quando è stata comprata da Clovis, il 19 novembre scorso, il titolo è salito di oltre il 35% ad “arrotondare” il ritorno dei fondi che hanno investito e del Ministero Sviluppo Economico che ha co-investito.
Vuoi vedere che siamo il paese delle biotecnologie!?! Tutti corrono verso il digitale, in parte a ragione e in parte per moda, ma si dimentica che la nostra tradizione scientifica è fondata, solida e, ora possiamo dire, competitiva anche per la grande finanza mondiale.
* Pierluigi Paracchi è founder and Ceo Medixea Capital