Sarà l’innovazione la grande protagonista della nona edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, l’evento dedicato ai media e all’informazione, in programma a Perugia dal 15 al 19 aprile. Innovazione nel modo di reperire le informazioni e di divulgare le notizie, ma anche innovazione nel modo di fare giornalismo attraverso social media, open data, internet of things, strumenti hi-tech. Al Festival quest’anno partecipa anche EconomyUp. Il direttore Giovanni Iozzia interverrà nel panel discussion Pop Economy: la grande crisi dal piccolo schermo con Corrado Formigli (La7), Tonia Mastrobuoni (La Stampa), Mario Seminerio (giornalista e scrittore) e Francesco Specchia (Libero)
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HACKATHON – Non a caso la prima novità di questa edizione è proprio #hackmedia15, il primo hackathon dedicato al mondo dei media italiani: smanettoni, giornalisti, editori, sviluppatori e ricercatori si confronteranno per capire come leggere dati e informazioni.
SOCIAL NETWORK – Ampio spazio sarà dedicato ai social network, da Twitter a Instagram, strumenti di giornalismo partecipato che possono aiutare il giornalista nella divulgazione delle news. Oggi Instagram conta oltre 300 milioni di utenti iscritti nel mondo, superando anche l’utenza Twitter. Uno strumento fortissimo che il giornalismo moderno non può ignorare.
CROWDFUNDING JOURNALISM – E se le community di Instagramers crescono a dismisura, contaminandosi spesso con i veri e propri giornalisti, non mancano coloro che decidono di realizzare un progetto giornalistico attraverso il crowdfunding. È il Crowdfunding journalism, quello che sta diventando un vero e proprio movimento europeo. Durante il Festival del Giornalismo, Nicole He, manager di Kickstarter, la più grande piattaforma di crowdfunding al mondo, illustrerà le strategie per impostare una campagna di raccolta fondi a scopo editoriale. La conferma che il binomio giornalismo-crowdfunding funziona è dato da Krautreporter, il più grande progetto di crowdfunding in Germania. Il fondatore offrirà spunti e spiegherà perché, dopo il suo progetto, diverse redazioni in Europa ne hanno seguito l’esempio dando vita a realtà alternative indipendenti.
STARTUP – Dal crowdfunding alle startup il passo è breve. Neanche i giornalisti, infatti, sono immuni al fascino esercitato dalle nuove imprese. Miguel Mora, direttore di ctxt.es, spiegherà perché ha abbandonato la redazione di El Pais con alcuni colleghi giornalisti per fondare una startup tecnologica.
DRONI – Chi invece decide di rimanere in redazione non può ignorare i cambiamenti tecnologici che stanno interessando il mondo dei media: dalla possibilità di utilizzare strumenti open source per fare giornalismo, all’internet delle cose che spingerà i giornalisti a interfacciarsi con oggetti intelligenti collegati ad internet che risucchiano dati personali in quantità inimmaginabili, al giornalismo mobile first che cambierà sia il modo in cui i giornalisti producono le notizie sia il modo in cui le presentano in maniera interattiva ai fruitori del mobile. La più grande rivoluzione a livello mediatico, però, è rappresentato dall’uso dei droni a scopo giornalistico: Lev Grossman ha paragonato questo cambiamento all’avvento della rete Internet. L’uso dei droni ha indiscutibili potenzialità ma ci sono rischi connessi alla sicurezza del volo e alla privacy da non sottovalutare.
DISTRIBUZIONE MULTIDEVICE – Innovazione mediatica è anche distribuzione multidevice di contenuti editoriali nei chioschi digitali e nelle piattaforme pay per view. Un esempio è Edicola Italiana, la piattaforma di distribuzione online dei contenuti editoriali nata per iniziativa di Digital Magics e del consorzio formato da Caltagirone Editore, Gruppo 24 ORE, La Stampa – ITEDI, Gruppo Editoriale L’Espresso, Gruppo Mondadori e RCS MediaGroup. Ma quanto si può innovare nella distribuzione dei contenuti editoriali nel nostro Paese? E gli editori sono pronti a scommettere sulle piattaforme digitali per raggiungere i lettori e fare business? I principali trend di innovazione che riguardano il mercato dei media digitali e i modelli di business saranno analizzati da Andrea Rangone, Coordinatore del Centro di Ricerca Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, che illustrerà le best practice del settore attraverso un confronto tra Italia ed Europa.
EXPO – Infine non mancheranno dibattiti dedicati al grandi argomento del 2015: l’Expo. Per l’esposizione universale, giornalisti Nell’erba presentano un #gNeLab, laboratorio di nuovi giornalismi per giovani e giovanissimi. Dal padiglione Italia di Expo, un team di giovani inviati gNe andrà a caccia di notizie sulla #greenicità, proponendo un giornalismo live, fresco e smart.