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iGenius, primo unicorno AI annunciato mentre la francese Mistral vale già 5,8 miliardi



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La tech company iGenius, che è stata fondata nel 2016 e ha appena lanciato un LLM italiano con Cineca, annuncia un aumento di capitale da 650 milioni ancora da completare, che la valuterebbe oltre 1 miliardo. Mistral, fondata nel 2023, ha già raccolto oltre 1 miliardo e mezzo

Pubblicato il 11 giu 2024



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Uljan Sharka, CEO di iGenius

Abbiamo il primo unicorno annunciato dell’intelligenza artificiale: si chiama iGenius e “sta raccogliendo” (come si legge nel comunicato stampa) 650 milioni di euro. La notizia arriva pochi giorni dopo il lancio di Italia, il Large Language Model nazionale sviluppato proprio da iGenius con il Consorzio Cineca ma anche nello stesso giorno in cui Sifted rivela che in Francia Mistral ha chiuso un nuovo round da 600 milioni a una valutazione di 5,8 miliardi di euro.

Aumento di capitale in corso, quindi, per iGenius attorno alla quale si sta costruendo un’operazione istituzionale per avere campione nazionale dell’AI: i primi investitori dichiarati sono Angel Capital Management ed Eurizon Asset Management e, a leggere il comunicato diffuso da iGenius questo round (quando sarà chiuso) porterà la società a raggiungere lo status di unicorno, con una valutazione superiore al miliardo di euro. Nell’ecosistema gira voce che alla chiusura del round potrebbe contribuire CDP Venture Capital che avrebbe individuato in iGenius come uno dei bersagli su cui sparare i silver bullet (come li ha definiti il CEO Agostino Scornajenchi) da qualche centinaio di milioni del Fondo sull’intelligenza artificiale.

iGenius, dal 2016 al lavoro sull’AI

Fondata nel 2016 iGenius è un’azienda dee-tech che, giustamente il suo abile founder e CEO Ulijan Sjarka non vuole venga chiamata startup (qui puoi leggere un’intervista con Sharka). Si è fatta conoscere e apprezzare per i suoi prodotti di AI affidabili e scalabili e attualmente ha uffici in Nord America, in Europa anche se la sede rimane a Milano.

Mistral, in Francia, è invece una vera startup, fondata nell’aprile 2023, che in un anno ha già raccolto oltre 1,5 miliardi, tenendo conto dell’ultimo round. Piccola precisazione: sembra che parte dei 600 milioni, di poco superiore a 100, sia debito. Ma tant’è: la distanza è quella che separa l’ecosistema italiano da quello francese: 1 a 5.

Produrre modelli di intelligenza artificiale è assai costo. “Grazie a questo aumento di capitale, oggi facciamo un grande passo in avanti per guidare i nostri progressi nell’AI per i settori regolamentati”, dichiara Sharka, lanciando il cuore oltre l’ostacolo (o sapendo che l’aumento è già chiuso…). “Il nostro obiettivo è rendere i dati umani, ridefinire il futuro del lavoro e colmare il divario di competenze, permettendo a individui e imprese di raggiungere nuove vette.”

LLM nazionale Italia, che cos’è

iGenius è la società che in partnership con il Consorzio Cineca e potendo contare sulla capacità di calcolo del supercomputer Leonardo ha sviluppato il primo Large Language Model nazionale e open source.

I modelli centralizzati e chiusi non sono adatti per settori regolamentati, perché codificano i dati in modo irreversibile, rendendo impossibile garantire l’integrità e la riservatezza dei dati una volta fuori dal controllo dell’organizzazione. Settori come la finanza e la PA necessitano di un rigoroso controllo dei dati per rispettare le normative vigenti e proteggersi da violazioni.

La serie di LLM open-source di iGenius, Italia, offre la soluzione ideale per le organizzazioni che desiderano mantenere la piena proprietà e supervisione dei propri dati, gestendo i modelli all’interno della propria infrastruttura privata. Questo approccio riduce i rischi associati al trasferimento dei dati e facilita audit, personalizzazioni e adattamenti per soddisfare specifici flussi operativi.

iGenius sottolinea l’importanza per le organizzazioni di possedere i modelli di AI per proteggere la proprietà intellettuale ed evitare il vendor lock-in. Italia, distribuito con licenza MIT, consente alle aziende di creare il proprio cervello virtuale privato, aiutandole a trasformare gli investimenti in AI in risorse strategiche.

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