Una holding (abbreviazione di holding company) è una società finanziaria che possiede partecipazioni o quote parziali o totalitarie di altre società controllate. La sua funzione principale è fungere da contenitore di quote di altre aziende, dette controllate, società figlie o subsidiary. La holding invece è chiamata società madre, capogruppo o parent company. Si tratta di un modello societario che viene utilizzato da tempo nel mondo del business ma sempre attuale anche nell’ecosistema dell’innovazione e delle startup.
Come funziona la holding?
Esistono diversi tipi di holding, con modalità di funzionamento differenti: holding pure o finanziarie; operative o miste; gestorie o settoriali; di famiglia; subholding.
Le holding finanziarie non svolgono alcuna attività di produzione o scambio di beni o servizi, ma si limitano a coordinare e controllare le società partecipate. Gli unici scambi che avvengono sono quelli tra le società controllate.
Di converso, le holding operative svolgono attività di controllo e coordinamento sulle controllate, ma anche produzione o scambio di beni o servizi.
Le holding capogruppo, che possono essere operative o finanziarie, possiedono abbastanza quote di altre società da poterle controllare.
Le holding settoriali controllano società complementari fra loro, in modo che beneficino di sinergie. Anche tali holding possono essere operative o finanziarie.
Le holding di famiglia, come suggerisce il nome, sono quelle controllate da persone di una stessa famiglia.
Infine, la subholding è una holding che si interpone tra la società madre e le controllate attive nello stesso settore. La subholding solitamente ha natura finanziaria.
Quali sono i requisiti per costituire una holding?
Nella maggior parte delle giurisdizioni, i requisiti richiesti per creare una holding sono quattro e riguardano tutti la capogruppo. Quest’ultima deve:
- detenere oltre il 50% dei diritti di voto delle controllate;
- avere la maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea di ogni controllata;
- essere parte della controllata e avere il diritto di nominare e rimuovere la maggior parte dei membri della società controllata;
- stilare uno statuto e scegliere il suo codice di attività (codice Ateco).
Non è invece necessario che siano presenti riferimenti alla natura di holding nel suo nome.
Quali sono i vantaggi fiscali di una holding?
Le holding offrono numerosi benefici a chi le crea. Innanzitutto, permettono di proteggere il patrimonio familiare e di gestire il passaggio generazionale. La holding infatti preserva il patrimonio familiare da attacchi esterni e dai possibili comportamenti illeciti di amministratori e soci nel momento del passaggio di testimone da una generazione di amministratori all’altra.
Sotto il profilo finanziario, le holding accentrano tutti i dividendi delle società controllate e quindi anche la gestione finanziaria del gruppo. Ma soprattutto, le holding offrono numerosi vantaggi fiscali, in particolare: la tassazione agevolata sui dividendi; l’opportunità di impiegare i finanziamenti infragruppo; il regime della participation exemption (Pex); il regime fiscale del consolidato fiscale o Iva di gruppo.
In base a quest’ultimo regime, la tassazione delle società partecipate può confluire in quella della società madre, versando un unico importo e ottimizzando la gestione finanziaria a livello di holding. Allo stesso modo si può procedere per il pagamento dell’Iva: le imprese collegate tra loro possono infatti costituirsi come gruppo unico ed essere considerate un unico soggetto fiscale, utilizzando la stessa partita Iva. Ciò implica che le cessioni di beni e le prestazioni di servizi intercorrenti tra le imprese che ne fanno parte non saranno rilevanti ai fini dell’imponibile Iva; saranno tassate solo le operazioni con società esterne, che si considerano effettuate dal gruppo e non dalla singola impresa che le ha condotte.
La Pex invece, introdotta nel 2003, permette di godere di una considerevole detassazione delle plusvalenze generate dalla cessione di partecipazioni, che solitamente avviene tra società controllate e holding. La norma prevede anche l’indeducibilità delle minusvalenze per le medesime partecipazioni, oltre all’imponibilità degli utili ridotta al 5%.
I finanziamenti infragruppo sono solitamente condotti nei gruppi dove non è stato formalizzato l’accentramento della tesoreria attraverso un apposito accordo, detto di cash pooling.
Inoltre, costituire una holding comporta una serie di vantaggi finanziari, legati alla razionalizzazione dell’assetto finanziario del gruppo. Grazie all’accentramento finanziario di flussi in entrata e in uscita presso un’unica società, le controllate più “ricche” possono trasferire la loro liquidità in eccesso a quelle più “povere”, evitando a queste ultime di richiedere un finanziamento, normalmente più costoso.
Infine, una holding porta con sé anche dei vantaggi di gestione, legati al raggruppamento e al consolidamento delle aziende del gruppo. Ad esempio, funzioni e servizi comuni, come quelli di staff (ufficio acquisti, ufficio risorse umane ecc), possono essere accentrati. Così come litigi, divergenze tra i soci, cessione di quote e passaggi generazionali: la capogruppo può fare da mediatrice e paciere, in modo che i dissidi interni non ostacolino l’attività delle società operative.
Quanto costa costituire una holding in Italia?
La holding si costituisce per atto pubblico come società di capitali in una delle seguenti forme giuridiche: società semplice; società in nome collettivo (snc); società in accomandita semplice (sas); società a responsabilità limitata (srl); società per azioni (spa); società in accomandita per azioni (sapa). I costi di costituzione della holding quindi variano a seconda della forma giuridica adottata: si va dai 646 euro della società semplice ai 3 mila euro circa per la spa. Per srl, spa e sapa occorre anche versare il capitale minimo per costituire una società: si va dalla cifra simbolica di 1 euro per la srl ai 50 mila euro di spa e sapa.
In quale Paese conviene costituire una holding?
Il paese in cui si trae maggior vantaggio nella costituzione di una holding è senz’altro il Lussemburgo, che è anche una delle principali basi per la creazione di società finanziarie, fondi d’investimento, holding e veicoli giuridici per gestire asset e partecipazioni. La nazione infatti presenta dei limiti di capitale ed economici meno restrittivi. Dal punto di vista operativo, la holding, chiamata Société de gestion de Patrimoine Familial (SPF) deve assumere la forma di una società di capitali (SA, S.à rl, SCA o COOPSA). Sotto il profilo fiscale, il Lussemburgo offre numerose agevolazioni a chi vuole costituire una holding nel paese. Tanto per cominciare, la SPF è esente dalle imposte sul reddito e sul patrimonio, salvo negli anni fiscali in cui la SPF riceve più del 5% dell’importo totale dei dividendi da partecipazioni in società estere non quotate che non sono soggette nel loro paese di residenza all’imposta sul reddito. Le holding in Lussemburgo sono soggette a un’imposta di sottoscrizione del capitale dello 0,25%, con un supplemento in caso di superamento di un rapporto di capitale / debito da 1 a 8 e un tetto di 125 mila euro. I dividendi pagati dalla holding sono esenti dalla ritenuta alla fonte, che invece grava sugli interessi pagati.
Un altro paese che vale la pena considerare per costituire una holding è la Svizzera, dove vige l’esenzione da ritenute sui dividendi pagati dalla società figlia italiana alla madre svizzera, oltre che sugli interessi e sulle royalties, se sono soddisfatte contemporaneamente quattro condizioni:
- la società madre detiene direttamente almeno il 25% del capitale della società figlia per un minimo di due anni;
- una delle due società ha la residenza ai fini fiscali in uno Stato membro e l’altra società ha la residenza ai fini fiscali in Svizzera;
- nessuna delle due società ha la residenza ai fini fiscali in uno Stato terzo sulla base di un accordo in materia di doppia imposizione con tale Stato terzo;
- entrambe le società sono assoggettate all’imposta diretta sugli utili delle società, senza beneficiare di esenzioni ed entrambe adottano la forma di una società di capitali.
Qualche esempio di holding
Berkshire Hathaway
Berkshire Hathaway è una delle più grandi holding al mondo. Con sede a Omaha, è stata fondata da Oliver Chace ed è guidata dal presidente e ceo Warren Buffett, soprannominato “l’oracolo di Omaha”. La holding possiede quote di una gamma molto diversificata di imprese. Ad esempio, nel settore finanziario, possiede quote di American Express, Bank of America, Goldman Sachs, Moody’s e Cattolica Assicurazioni. Nel settore alimentare, detiene parte di The Coca-Cola Company e di Kraft-Heinz. La holding è anche titolare di partecipazioni nelle farmaceutiche Johnson & Johnson e GlaxoSmithKline, oltre che nel settore dei media (Business Wire e Washington Post) e beni di consumo come Apple e Duracell.
Cascade Investment LLC
Fondata nel 1995, si tratta della holding che fa capo a Bill Gates, informatico e fondatore della Microsoft. Cascade Investment è controllata da Gates e gestita da Michael Larson. La holding è la società che ha preso il posto di Dominion Income Management, l’ex veicolo di investimento per le partecipazioni di Gates. Tra le partecipazioni di Cascade Investment rientrano: Berkshire Hathaway; Microsoft; gli hotel Four Seasons e Ritz-Carlton a San Francisco; il produttore di bevande Diageo.
Exor
Con sede in Olanda, la holding finanziaria è controllata dalla famiglia Agnelli, che l’ha fondata nel 1927 come Istituto Finanziario Industriale.
Tra le partecipazioni di Exor rientrano: la Juventus; i produttori di veicoli Stellantis, Iveco, CNH Industrial e Ferrari; le calzature di lusso Christian Louboutin; le testate del gruppo The Economist e Gedi.
Angel Holding srl
La holding, con sede a Monopoli (Bari) è stata fondata nel 2010 dal cavalier Vito Pertosa. Il gruppo industriale italiano sviluppa soluzioni ad alta tecnologia per i settori ferroviario, spaziale, aeronautico, e-mobility, cyber-security, retail automation. Angel comprende oggi: Mermec; Mermec Ste; Sitael; Blackshape; Sit; Ewings; Brightcyde; AngelStar; Matipay; Eikontech. Angel impiega circa 1.700 persone (di cui 1.200 ingegneri) e ha uffici in 19 Paesi del mondo. I suoi prodotti e servizi sono utilizzati in 65 Paesi. Angel nel novembre 2016 ha investito nella società canadese TransPod Inc. che sta realizzando il sistema Hyperloop per rivoluzionare il trasporto commerciale.