Il Giubileo della Misericordia non è solo apertura, fisica e simbolica, delle porte della Chiesa al mondo, ma ora è anche apertura all’innovazione tecnologica. Per la prima volta nella storia il grande evento iniziato ieri 8 dicembre è stato trasmesso in mondovisione via satellite in Ultra HD (o 4K), il formato emergente per la televisione digitale, il cinema digitale e la computergrafica che garantisce allo spettatore immagini ad elevatissima definizione. Un’iniziativa tecnologica senza precedenti prodotta dal Centro Televisivo Vaticano in collaborazione con Radio Vaticana e con il supporto di Sony, Globecast e Dbw Communication. Così anche chi non era presente sul posto ma era dotato di televisori abilitati (purtroppo ancora non numerosi) è riuscito ad assistere, come se fosse sul sagrato in mezzo ai fedeli, alle tappe di questa grande giornata: l’apertura della Porta santa di San Pietro da parte di Papa Francesco, la messa, l’Angelus, la proiezione artistica di foto e immagini di grandi fotografi sulla facciata di San Pietro dalle 19.00 alle 22.00. Una giornata alla quale hanno partecipato dal vivo circa 70mila persone. Più le moltissime che hanno seguito l’evento da casa, fra i quali appunto quelli che l’hanno visto in in 4K.
►COS’È IL 4K – L’Ultra HD o 4K è in grado di offrire una qualità del dettaglio dell’immagine completamente nuova, con valori di nitidezza, tonalità e profondità mai sperimentati prima. La tecnologia Ultra HD, versione televisiva del 4K cinematografico, con i suoi 3840 pixel orizzontali e 2160 verticali, garantisce una risoluzione totale ben 4 volte superiore rispetto all’HD. Per apprezzarne la differenza, però, serve uno schermo grande, ed occorre una visione a distanza ravvicinata, a meno di due metri dal televisore. Non è come il 3D che gioca sulle dimensioni: il 4K/Ultra HD è una questione di definizione. Nel prossimo futuro dovrebbero arrivare anche le trasmissioni in 3D-4K combinando la terza dimensione con l’altissima definizione delle immagini. Un apparecchio 4K, essendo retro-compatibile, a oggi consente di avere una fruizione migliore dell’HD, una sorta di HD “pompato”. Anche il Blu-Ray garantisce una fruizione migliore su uno schermo 4K. Quanto al costo dei nuovi apparecchi Ultra HD, è mediamente elevato ma si sta avvicinando sempre più al prezzo dei più evoluti televisori HD attualmente in commercio: dai 600 ai 1200 euro circa.
►COME IL VATICANO HA UTILIZZATO IL 4K – Per l’occasione Eutelsat è scesa in campo con 3 satelliti ad ampia copertura che hanno consentito la distribuzione dell’evento live in Ultra HD a livello planetario. Sul sagrato di piazza San Pietro le riprese sono state effettate da 19 telecamere Sony in K4, numero mai utilizzato nella storia delle celebrazioni papali. In Italia l’evento è stato seguito in 4K dagli spettatori dotati di un televisore abilitato: in realtà ancora questa tecnologia si deve affermare sul mercato, ma si stima che nel nostro Paese vi siano tra gli 800mila e un milione di apparecchi abilitati a trasmettere immagini ad altissima definizione. Questi apparecchi hanno ricevuto il segnale live via Hot Bird sul canale 4K1 di Eutelsat o sul canale 200 di TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita di Rai Mediaset e Telecom Italia che per la prima volta si è aperta a un’offerta in questo standard. L’evento è stato comunque prodotto e trasmesso contemporaneamente anche nei formati HD e SD, più comunemente utilizzati.
►IL PRECEDENTE– Il Vaticano aveva già sperimentato il 4K il 24 aprile 2014 in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Per la prima volta era stato possibile assistere ad una cerimonia papale in tutto il mondo grazie all’esperienza “immersiva” del 3D e per la prima volta una trasmissione televisiva era stata trasmessa in diretta in 4K, sia pure in forma sperimentale e in una saletta riservata all’interno del Vaticano. Ieri invece dalla sperimentazione si è passati all’implementazione. Una vera première, considerando che ancora questa tecnologia è agli albori.