LA STORIA

GAIA: dall’idea di una teenager l’intelligenza artificiale femminile che consiglia come vestirsi

La liceale Arianna Pozzi è l’ideatrice di Gaia, app che consiglia outfit in base al mood e ai gusti di chi la usa. Con l’aiuto del padre, manager di Banca d’Italia, e dell’incubatore Enry’s Island, ha messo insieme un team che lavora con tecnologie AI e blockchain, creando un ambiente digitale per utenti, brand e stilisti

Pubblicato il 12 Giu 2020

Arianna Pozzi e l'avatar della sua app GAIA

Un’app fashiontech con un’intelligenza artificiale “femminile”, che consiglia cosa mettersi ogni giorno non solo in base al trend, ma anche e soprattutto al mood dell’utente. Questa è l’idea alla base di GAIA, un progetto ideato dalla giovanissima Arianna Pozzi.

L’applicazione, incubata da Enry’s Island e sviluppata da un team di professionisti, impiega tecnologie di AI e blockchain e si propone come un ecosistema collaborativo tra utenti, brand e stilisti emergenti in cerca di una piattaforma per mostrare le proprie creazioni.

Ecco la storia di GAIA.

Com’è nata GAIA

L’idea di GAIA nasce nel dicembre 2018 da un’intuizione di Arianna Pozzi, studentessa di liceo scientifico allora quindicenne. Arianna ha fin da bambina una grande passione per la moda e il fashion, e spesso veniva contattata dalle amiche per avere consigli su come vestirsi, per un’occasione speciale o anche nella vita di tutti i giorni. Pensa così di realizzare un’app con questa funzione, rivolta proprio ai ragazzi, capace di interagire con l’utente come farebbe una vera amica.

Con l’aiuto del padre Fabrizio Pozzi, Head of IT Audit Division per Banca d’Italia, e grazie al sostegno dell’incubatore Enry’s Island che decide di scommettere sul progetto, a lavorare su GAIA si raduna un team di esperti e sviluppatori, con l’obiettivo di creare l’applicazione attraverso innovativi sistemi di intelligenza artificiale. Nei primi mesi del 2019 comincia il lavoro per rendere GAIA realtà.

GAIA viene costituita nel giugno del 2019. Tra i suoi soci sono presenti, oltre alla famiglia della founder, che detiene la maggioranza delle quote, due professori universitari di ingegneria elettronica dell’università Roma3 e il CEO dell’incubatore Enry’s Island.

Un’ulteriore spinta per GAIA arriva dal corso startup University per startup in fase pre-seed: il pitch del progetto supera la selezione, e vince una borsa di studio per partecipare al corso online del nuovo Polo di formazione telematica, nato dall’accordo tra Digital Magics, Universitas Mercatorum e Università Telematica Pegaso.

GAIA ha lanciato a fine marzo 2020 la sua versione beta, e l’app completa dovrebbe essere disponibile nel corso di luglio.

Per ora il capitale della startup è basato sulle quote dei suoi soci. Il team sta valutando di lanciare un fundraising per velocizzare lo sviluppo e la crescita del progetto.

Continua anche la ricerca di nuove GAIA Ambassador, per espandere la rete di giovani (e non) “ambasciatrici” della piattaforma – le informazioni si possono trovare sul sito ufficiale gaiamyfriend.com.

L’obiettivo è di rendere l’applicazione disponibile in tutto il mondo, offrendo a tutti i ragazzi e ragazze amanti del fashion non solo uno strumento per presentarsi sempre al meglio, ma anche una vera amica virtuale e una community con cui confrontarsi.

GAIA, come funziona la migliore amica virtuale

La funzione primaria per cui GAIA è stata pensata è rispondere all’eterna domanda “cosa mi metto oggi?”. Per questo, la piattaforma deve prima di tutto conoscere il guardaroba dell’utente. Questo avviene con l’immissione manuale dei capi d’abbigliamento nel sistema, tramite foto e appositi tag (tipo di capo, colore, brand, emozioni associate…).

GAIA propone così in base al mood dell’utente alcuni outfit, sia con i capi già nell’armadio reale e virtuale, sia suggerendo l’acquisto di nuovi capi e accessori all’interno del suo shop.

La particolarità di GAIA è che non si limita a consigliare abbinamenti: l’avatar interagisce con l’utente e impara i suoi gusti, socializza, e alimenta l’interazione con il resto della community: sia amiche personali che mini-influencer e stilisti emergenti.

E’ come avere sempre in tasca un personal stylist, nonché un’amica, che sa bene cosa consigliare senza perdersi in asettiche proposte impersonali.

L’intelligenza artificiale “femminile”

GAIA è stata sviluppata come la prima intelligenza artificiale con connotazione femminile, che interpreta le emozioni della moda e virtualizza il la figura dell’amica del cuore dalla quale si è ben disposti ad accettare consigli.

La prima domanda di GAIA quando l’applicazione viene aperta la mattina è “Come stai?”. In base al mood dell’utente, GAIA suggerisce proposte di outfit con capi a cui è stato associato il mood corrispondente.

Per aumentare l’interazione, è anche possibile vestire l’avatar della propria GAIA con virtual goods acquistati in app, attraverso l’apposita moneta virtuale GAIA COIN.

Le funzionalità dell’app

L’app ha tre principali funzionalità: ASK, già disponibile nella versione beta, e SHOP e GOSSIP, ancora in fase di sviluppo.

ASK permette di chiedere consigli sull’outfit, nonché acquistare nuovi capi consigliati negli abbinamenti. Per l’acquisto, l’app rimanda all’ecommerce esterno dei brand che già ne hanno uno, ed offre a quelli che ne sono sprovvisti una partnership commerciale per appoggiarsi a quello interno della piattaforma. La piattaforma ha già un database di circa 90 brand da cui acquistare prodotti per tutti i gusti.

SHOP è la funzione che permette di navigare l’ecommerce dei capi virtuali (virtual goods) per l’avatar GAIA. Si tratta di capi creati sia da brand che da giovani stilisti emergenti (anche studenti), che possono così utilizzare la piattaforma per esporre il proprio talento sul mercato. Le transazioni per i virtual goods avvengono tramite moneta virtuale in-app GAIA COIN, realizzata con tecnologia blockchain.

GOSSIP è la parte più “social” dell’app: permette di realizzare una propria vetrina, dove condividere gli outfit consigliati, quelli virtuali dell’avatar, e altro ancora, ed interagire tra amici. Per brand e stilisti è inoltre importante per mettere in mostra le proprie creazioni e crearsi un seguito. E’ possibile mettere tra i preferiti le vetrine dei propri amici o quelle più interessanti, per una più rapida consultazione.

Un ecosistema tra utenti, stilisti e brand

Grazie alle sue diverse funzioni, GAIA realizza un ecosistema collaborativo tra utenti, stilisti emergenti e brand, dove in ottica win win ognuno contribuisce alla creazione di un nuovo modo di interpretare e comunicare la moda.

Gli utenti hanno modo di portare sempre con sé un personal stylist di fiducia che conosce i loro gusti, e un’amica da vestire con tante proposte e con cui interagire. Allo stesso tempo, i micro-influencer possono far conoscere i propri gusti e creare tendenze in una community dedicata esclusivamente alla moda. La piattaforma è per gli stilisti emergenti una vetrina per proporre le proprie creazioni virtuali a costo zero, e farsi magari notare dai brand, mentre i brand hanno l’opportunità di avvicinarsi tramite la gamification ai target più giovani e ricevere utili dati sui loro comportamenti.

 Il messaggio all’Italia da un’imprenditrice in erba

GAIA è cominciata come il sogno di una ragazza giovanissima, che con la convinzione ed il duro lavoro si è trasformata in una promettente realtà innovativa. La sua community è in crescita, ed il progetto ha ricevuto feedback positivo sia dal mercato sia da esperti del settore, che apprezzano il suo approccio innovativo ed emozionale.

“Spero che GAIA sia uno stimolo per i giovani e i teenager in Italia” ha dichiarato la founder Arianna Pozzi, “Per trovare il coraggio di mettersi in gioco, e mostrare il proprio talento”.

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Maura Valentini
Maura Valentini

Laureata in lingue orientali, sono un'amante di Giappone e innovazione. Parte del gruppo Digital360 dal 2020, scrivo per le testate EconomyUp, InsuranceUp e Proptech360.

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