Papa Francesco “compie” un anno. Il 5 marzo 2013 cominciarono ad arrivare a Roma i 115 cardinali che, 8 giorni dopo, avrebbero eletto Jorge Mario Bergoglio, dopo la rinuncia pronunciata da Joseph Ratzinger. La fumata bianca alle 20.13 del 13 marzo. Argentino, 76 anni, è il primo Pontefice sudamericano e arriva “dalla fine del mondo”, come ebbe a dire lui stesso al momento dell’annuncio. Ma è stato anche il primo Papa a portare una ventata di innovazione nella Chiesa, sia nel linguaggio sia nelle modalità scelte per le comunicazione, dimostrando di essere all’avanguardia e di accogliere con apertura mentale il progresso tecnologico. Ecco le 6 principali innovazioni frutto dell’operato di Bergoglio.
1) Papa social – Il Pontefice, confrontato con i maggiori leader mondiali, è risultato quello con il più alto numero di ricerche mensili su Google e il più menzionato in rete. In questa classifica Barack Obama e Edward Snowden occupano il secondo e terzo posto. Il Papa ha inoltre dimostrato grande disinvoltura nell’uso del suo profilo Twitter in varie lingue, riscuotendo grande successo sulla piattaforma di microblogging ideata da Jack Dorsey. Dai dati diffusi di recente da 3rdPlace, società di strategie di marketing digitale, il Pontefice argentino esprime “un altissimo livello di interazione con i suoi messaggi”. Su Twitter, ad esempio, gli account Pontifex, pur avendo una frequenza di pubblicazione media di 0,79 tweet al giorno, mostrano un engagement medio pari a 6.637 contro i 2.309 del presidente Barack Obama che pure twitta molto di più rispetto al Pontefice (7,76 tweet al giorno). Per quanto riguarda l’Italia, l’utenza che segue l’account del Papa si rivela più attiva di quella di Grillo. Nonostante la pubblicazione di 53 tweet quotidiani, il leader del Movimento 5 stelle raggiunge un engagement medio di parecchio inferiore a quello del pontefice (88 contro i 1.301 di Papa Francesco). Dopo un’attenta riflessione, però, il Vaticano non ha ancora ritenuto opportuno aprire un profilo Facebook del Papa, anche se circolano molti fake. Di fatto alcuni esperti rilevano che, per la comunicazione social, la Chiesa potrebbe fare molto di più sfruttando il carisma comunicativo di Bergoglio. Il Papa ha anche vinto l’anno scorso il MacchiaNera Award (massimo riconoscimento per i navigatori della Rete) come personaggio dell’anno.
2) Il dogma – A gennaio il Santo Padre ha detto che “Internet è un dono di Dio” perché può offrire “maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti”, aggiungendo che gli “aspetti problematici” e “i limiti reali” della Rete “non giustificano un rifiuto dei media sociali”. È stato il primo a enunciare un principio del genere parlando della Rete.
3) Altissima risoluzione – La prima messa di Papa Francesco celebrata in Piazza San Pietro per l’inaugurazione del suo Pontificato è stata ripresa con l’innovativa telecamera 4K F55 di Sony, che ha assicurato riprese con una risoluzione quattro volte maggiore rispetto all’Alta Definizione (HD). “Questo testimonia l’importanza della comunicazione e il desiderio di documentare gli eventi di tale portata mediatica con la maggiore ricchezza di dettagli possibile e con gli strumenti tecnologici più avanzati” ha detto in quel contesto Monsignor Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano (Ctv). Le immagini in 4K offrono una quantità di informazioni quattro volte maggiori rispetto all’HD, grazie ad un sensore evoluto S35mm capace di una risoluzione di 4.096×2.160 pixels, garantendo quindi una qualità delle immagini di gran lunga superiore.
4) Messa online interattiva – Primato anche per la messa virtuale. A Pasqua 2013 gli oltre 4 milioni di utenti di Banjo, la principale piattaforma di geolocalizzazione per la condivisione di feed dai più diffusi social network, hanno potuto assistere virtualmente messa di Pasqua celebrata da Papa Francesco. Tutti i feed sul neo eletto Pontefice sono risultati accessibili direttamente dal “luogo” personalizzato disponibile in home page il giorno della festività pasquale.
5) Sistema informatico potenziato – L’avvento di Papa Francesco ha messo a dura prova il sistema informatico del Vaticano al punto che, nel 2013, ha dovuto aumentare di dieci volte la potenza del sistema. Lo ha detto il webmaster responsabile del Servizio Internet della Santa Sede, l’argentino don Lucio Adrian Ruiz, in un’intervista al sito specializzato Vaticaninsider. “Ci occupiamo – ha premesso il religioso – della tecnologia, della progettazione, dell’ingegneria e della messa in linea dei siti web e degli altri servizi Internet della Santa Sede, cioè di quelli che rientrano sotto il dominio “.va”, che è un “top level domain” equivalente a quelli di altri Paesi. Oggi sono una trentina, ma ce ne sono almeno dieci in preparazione”. Il sacerdote ha definito “esponenziale” la crescita negli ultimi anni, e “ancora di più con Papa Francesco: c’è un grande accesso alle foto e ai messaggi, c’è una grande ricerca delle parole che lui pronuncia”.
6) Primo Papa ad adottare i selfie – Infine un’innovazione non strettamente tecnologica ma indicativa di un modo innovativo di comunicare attraverso i tool mediatici a disposizione. Il nuovo Papa, acui piace stare tra la gente e non solo sui social network, ha dimostrato grande disponibilità nel fare i “selfie“, autoscatti insieme ai fedeli, immagini che poi diventano virali sul web. Un gesto semplice che forse ha aiutato il neologismo “selfie”ad entrare nell’Oxford English Dictionary.