Scenari

Food, come sarà il ristorante del futuro (spiegato in quattro punti)

Qualità del servizio, feedback dei clienti, tecnologia a uso dei ristoratori, posizionamento online. Secondo uno studio realizzato da TheFork, i luoghi in cui si prepara e consuma il cibo saranno sempre più immersi nell’innovazione digitale. E intanto crescono i finanziamenti per le startup del settore

Pubblicato il 10 Mag 2017

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Ordinare i piatti direttamente dallo smartphone. Pagare il conto utilizzando un’app. Personalizzare il menù tramite un semplice click. Prenotare un tavolo grazie a una piattaforma digitale. Dare un voto al servizio, o alle capacità culinarie dello chef, sulla pagina web del ristoratore. Se siete tra quelli che odiano utilizzare il cellulare a tavola, forse questo articolo non fa per voi. Ed è probabile che, tra non molto, non avrete più voglia di mettere piede in un ristorante. Perché in futuro, proprio i ristoranti, potrebbero trasformarsi in un concentrato di tecnologia.

Il tema è stato al centro della prima giornata del Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit – il convegno internazionale sull’innovazione agroalimentare in programma a Milano dall’8 all’11 maggio. Nell’ambito della conferenza dal titolo “The restaurant of the future” sono stati coinvolti chef, startupper e innovatori per capire come sarà il ristorante 2.0. A gettare uno sguardo sul futuro è stato soprattutto Almir Ambeskovic, Regional Manager di TheFork – tra le principali applicazioni di prenotazione a livello globale. The Fork, che conta una selezione di 40mila ristoranti a livello mondiale e circa 8mila solo in Italia ha analizzato l’andamento dei ristoranti e individuato una serie di trend, utili a comprendere le caratteristiche del ristorante del futuro. Caratteristiche riassunte in quattro punti

La posizione geografica non è così importante
Se è vero che, una volta un ristorante lontano dal centro o dalle vie della movida aveva più difficoltà a emergere, oggi il web offre ai ristoranti la possibilità di essere visibili e prenotabili anche online. Motivo per cui la posizione geografica non favorevole può essere facilmente compensata da una buona “posizione” online o, da quella che viene definita web reputation

I feedback dei clienti contano
Quando un cliente prenota il ristorante con TheFork riceve una notifica per lasciare tre voti a proposito di qualità dei piatti, servizio e atmosfera del ristorante. I voti di tutta la community vanno poi a confluire nella valutazione globale all’interno della scheda di ciascun ristorante sulla piattaforma. Se si considerano i ristoranti con un voto inferiore a otto, all’aumentare della valutazione, il numero di prenotazioni ricevute si moltiplica. Cosa significa? Che a voti più alti corrispondono sempre più prenotazioni. Il passaparola online può dunque aiutare a incrementare il numero di clienti.

Il servizio è fondamentale
I ristoranti che hanno voti alti sul servizio tendono ad avere voti alti sulla cucina, non sempre accade il contrario. È chiaro che un buon ristorante offre sia una buona cucina sia un buon servizio. Ciò detto, i numeri lasciano intendere che quando il cliente si sente coccolato, questo influisce anche sulla sua valutazione della cucina. E con una buona sala, il cliente sembra anche più disposto a chiudere un occhio su un piatto non proprio perfetto.

La tecnologia aiuta i gestori
L’utilizzo di software consente ai ristoratoti di ottimizzare le prenotazioni e le operazioni, e di migliorare servizio e ricavi, secondo i principi dello Yield Management. Si tratta di una pratica utilizzata con successo nel settore turistico che permette di variare i prezzi a seconda delle disponibilità. Insomma, il ristoratore può decidere in base alle fasce orarie se e quando applicare eventuali sconti nell’ottica di avere il ristorante pieno ogni giorno, per più servizi. Seguendo questo ragionamento, un ristoratore può decidere di applicare uno sconto del 50% ad un certo orario (19), di essere a prezzo pieno poco dopo (alle 20) e di attivare una promozione del 30% qualche ora dopo (alle 21.00). Dal canto suo l’utente è disposto a valutare tutte le possibilità quando la scelta gli si presenta online. Una soluzione molto utile per fare più giri di tavolo, in un contesto, quello italiano, dove il 90% delle prenotazioni – secondo quanto riporta lo studio di the Fork – dei ristoranti è tra le 20 e le 21.

D’altra parte l’importanza legata al tema del ristorante del futuro emerge anche dai dati forniti da CbInsights, che ha raccolto in una infografica (in basso) le principali startup che operano in questo campo. Le oltre cento società attive nel settore restaurant tech hanno raccolto circa 2,5 miliardi di dollari dagli investitori dal 2012 ad oggi.

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