Le idee che puntano a il settore culturale e creativo sono fondamentali. Soprattutto in un periodo di grande crisi economica. Da questa consapevolezza è nato il progetto iC-innovazione culturale, un’iniziativa sostenuta da Fondazione Cariplo in collaborazione con Regione Lombardia per la sperimentazione di iniziative di promozione, sviluppo e sostegno delle imprese culturali e creative.
Il progetto punta a sostenere l’avvio e lo sviluppo di imprese che abbiano la finalità di contribuire alla valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Attraverso un bando, verranno raccolte le idee d’innovazione culturale che saranno considerate più creative, utili e percorribili per avviare nuove imprese.
“La valorizzazione dei beni e delle attività culturali è un tema di cui si è molto discusso, ma su cui in Italia si è poco investito. Oggi è abbastanza evidente che l’intera filiera della valorizzazione – dalla conservazione all’accesso, dalla fruizione all’educazione – presenti ampi margini di innovazione che potrebbero contribuire a diminuire costi, facilitare processi e migliorare le performance” spiega nel bando la Fondazione Cariplo.
L’attività della stessa Fondazione ha permesso di rilevare la difficoltà di molte istituzioni culturali nel generare innovazione al proprio interno così come la scarsa abitudine a condividerla con altre organizzazioni, o diffonderla e replicarla in maniera sistemica. “Servirebbero invece soggetti reattivi nel cogliere il potenziale di nuove tecnologie e linguaggi, abituati al confronto internazionale e capaci di giocare un ruolo importante nella produzione e diffusione di innovazione all’interno del sistema culturale” si legge nel bando. “Purtroppo in Italia l’attuale crisi economica ha provocato una significativa contrazione del contributo finanziario di Stato a enti locali alla cultura. La nuova sfida quindi è immaginare attività d’innovazione culturale in grado di raggiungere un proprio equilibrio economico prescindendo dalla disponibilità di risorse a fondo perduto e trovando un mercato disposto a pagare per i beni e servizi offerti.
Occorre un approccio più imprenditoriale, in grado di connettere competenze e professionalità in maniera interdisciplinare e realizzare attività utili e creative da offrire secondo una strategia economicamente sostenibile. Questa strada risulta peraltro di particolare interesse per i giovani in quanto stimola la crescita e il riconoscimento di occupazione qualificata all’interno del settore.
Per le proposte e le idee più interessanti si valuterà la modalità di finanziamento più adatta. Per partecipare c’è tempo fino al 31 ottobre.