La fatturazione elettronica tra privati è ormai realtà. Si parte il 1° gennaio 2019, data in cui scatterà l’obbligo tra tutti i privati in Italia (esclusi i cosiddetti “minimi” e i fornitori esteri) a emettere verso chiunque (imprese, privati e consumatori) solo ed esclusivamente fatture elettroniche, in formato tracciato XML_PA (quindi non in Pdf), veicolato attraverso il Sistema di Interscambio e archiviabili esclusivamente in modalità digitale.
Per arrivare preparati alla data in questione, e sapere tutto ciò che c’è da sapere in occasione dell’entrata in vigore della normativa, P4i ha realizzato un’utile guida (scaricabile qui), dal titolo “Fatturazione elettronica al punto di non ritorno: siamo pronti?”. In altre parole qualsiasi documento a valenza fiscale emesso per riscuotere il prezzo di una cessione di beni o di una prestazione di servizi dovrà essere prodotto mediante fatturazione elettronica. Mentre le piccolissime imprese, quelle dal fatturato estremamente basso, saranno esentate da quest’obbligo.
Gli obiettivi da perseguire grazie all’introduzione di questa nuova normativa sono sostanzialmente due: da un lato la promozione del circolo virtuoso della demateralizzazione; dall’altro porre le basi per una collaborazione e uno scambio più efficienti e veloci. Tutto pensato nell’ottica di spianare la strada al Mercato Unico Digitale.
«Molte aziende si chiedono a cosa serve quest’obbligo – Paolo Catti, Associate Partner e online Advisory Director diP4I – Partners4Innovation -. La risposta è semplice: a generare benefici per il sistema Paese, consentendo di ridurre l’evasione e di rendere più semplice e trasparente il rapporto tra Fisco e contribuenti ma anche offrendo l’opportunità di razionalizzare e risparmiare».