DIGITAL TRANSFORMATION

EY, ecco come l’Internet Of Things può cambiare media e intrattenimento

L’IoT non offre solo soluzioni per l’industria, ma anche opportunità per il settore entertainment. Un’analisi EY individua otto tipologie di sensori utilizzabili per conoscere il consumatore come finora non è stato possibile. Gli sviluppi di business degli oggetti connessi al centro del prossimo EY Capri Digital Summit

Pubblicato il 30 Giu 2017

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A dispetto di quanto si possa pensare l’IoT non offre soluzioni innovative solo per il mondo industriale. Gli ambiti applicativi dell’Internet delle Cose sono infatti i più disparati. E anche laddove non sembrano esserci spiragli per far spazio a oggetti connessi e macchine “parlanti”, possono nascere invece nuove opportunità di sviluppo per questo settore. Un tema che verrà affrontato anche durante EY Capri Digital Summit 2017. Non sorprenda dunque se nei prossimi anni sentiremo parlare di Internet Of Things anche nel campo dei Media e dell’Entrertainment.

Secondo una analisi sviluppata da EY, infatti, proprio l’IoT può aprire nuove opportunità ed esperienze per il mondo dei media. La crescente sofisticazione dei sensori integrati nella tecnologia consente ai dispositivi e agli oggetti di leggere, valutare e comprendere i consumatori come mai prima. I sensori misurano infatti gli input fisici e li trasformano in dati, poi utilizzabili e analizzabili.

È la raccolta di questi dati che porta poi allo sviluppo di progetti per le smart city, per il controllo ambientale o idrico, per i servizi di sicurezza e di emergenza, per il retail e per la logistica e via spaziando verso il mondo industriale, dell’agricoltura o ancora verso il settore sanitario.

Come ha scritto Internet4Things in questo articolo, EY ha identificato otto tipologie di sensori utilizzabili per quanto riguarda il campo dei media. Ecco quali sono.

Si parte dai sensori audio e acustici: il loro compito è identificare i suoni, riconoscere i comandi vocali, misurare e individuare l’eco, traducendo poi questi dati in informazioni concrete circa la presenza o l’assenza di oggetti, misurandone la distanza.

I sensori termici analizzano calore e temperatura, quelli di velocità e movimento rilevano il movimento di un oggetto, la rotazione, l’orientamento; misurano l’accelerazione, reagiscono alla velocità. Similmente, i rilevatori ottici a fasci di luce rilevano la distanza, l’assenza o la presenza di un oggetto utilizzando la luce.

I sensori di prossimità, posizione e presenza forniscono dati sulla posizione di un oggetto, sono in grado di misurarne lunghezza e larghezza; quelli di pressione e forza misurano forza e peso; quelli magnetici misurano la forza e la direzione di un campo magnetico; infine i sensori di flusso sono in grado di misurare il flusso di liquido o di un gas e possono misurare la presenza di umidità in una stanza.

Ma per disporre di una visione IoT completa servono anche alcuni elementi da integrare. Scopri quali sono leggendo l’articolo completo su Internet4Things

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