CORONAVIRUS FASE 2

#EUvsVirus, l’hackathon diventa una grande prova europea di open innovation

Dal 22 al 25 maggio le 37 idee selezionate dopo #EUvsVirus si presenteranno ad aziende, ospedali, investitori e fondazioni in occasione del Matchathon. Sarà la prima grande operazione di open innovation continentale per creare la nuova normalità. Una giurata italiana racconta…

Pubblicato il 05 Mag 2020

Photo by Fusion Medical Animation on Unsplash

Dal 24 al 26 aprile si è tenuto EU United Against the Virus – #EUvsVirus, l’hackathon pan-europeo organizzato dalla Commissione europea per trovare soluzioni innovative alle sfide poste dalla pandemia COVID-19. Della giuria, che ha selezionato 117 proposte, ha fatto parte Giulia Piermattei, che opera in ambito Ecosystem e Startup in TIM. Giulia ha raccontato a EconomyUp il senso di questo evento e del prossimo appuntamento a fine maggio, il Matchathon, organizzato all’insegna dell’Open Innovation che vedrà incontrarsi i Partner e i migliori team e il cui risultato porterà ad accordi per trasformare le idee in soluzioni concrete.

———

L’Italia hi-tech e innovativa reagisce con convinzione e determinazione all’emergenza coronavirus. È il primo, inequivocabile dato che emerge da #EUvsVirus, l’hackathon promosso dalla Commissione Europea a cui TIM ha dato subito la sua adesione.

Italia è il Paese che ha partecipato alla sfida continentale con il maggior numero di partecipanti registrati: 2359.

L’hackathon #EUvsVirus è stato una grande prova di Unione Europea all’insegna dell’innovazione: in tre giorni è riuscito a riunire, almeno virtualmente, oltre 22 mila partecipanti provenienti da tutta Europa e da vari contesti della società civile, della tecnologia, dell’assistenza sanitaria e degli investimenti, che hanno lavorato per cercare soluzioni per uscire dalla crisi sanitaria ed economica.

Una prova di unità e solidarietà dentro e fuori la UE

Il progetto, non ancora concluso, è frutto della collaborazione con la Commissione europea, e ha visto l’adesione di partecipanti e partner tutti e 27 gli Stati membri dell’UE e non solo: a bordo ci sono anche Paesi come Israele, Norvegia, Svizzera, Ucraina, Stati Uniti e India (associati al programma Horizon 2020). A conferma che l’innovazione non conosce confini e funziona quanto più aperta e inclusiva riesce a essere.

2100 progetti valutati da 405 giurati

Non è stato facile il lavoro della giuria. 405 persone che hanno dovuto valutare i 2100 progetti presentati. L’hackathon era aperto sia a chi voleva promuovere la propria idea-soluzione, sia a chi intendeva soltanto contribuire allo sviluppo delle idee degli altri come anche ad aziende e associazioni. Un grande sforzo collettivo per riuscire ad affrontare con energia e creatività imprenditoriale la crisi generata dalla diffusione del Covid-19.

Adesso ci sono 43 vincitori, uno per ciascuna delle 37 sfide proposte e dei 6 settori presi in considerazione.

Qui si può leggere l’elenco completo dei progetti e dei team selezionati.

Qui si può vedere il video della premiazione

Appuntamento con il Matchathon

Come sono state scelte le 37 idee? È stato valutato il potenziale di impatto; la complessità tecnica; la carica di novità; lo stato di avanzamento del prototipo e il piano aziendale. E adesso i team si preparano per l’incontro con il mercato. Infatti i vincitori ma anche le squadre con il maggior punteggio (200 in totale) parteciperanno al Matchathon, in programma dal 22 al 25 maggio. Che cos’è? Un momento di matching, di incontro e confronto, tra gli innovatori che hanno partecipato all’hackathon e i partner: investitori, fondazioni, aziende, ospedali e centri di ricerca. Obiettivo: trasformare le idee in soluzioni per salvare vite umane e superare la crisi economica. Nei fatti sarà la prima grande operazione di Open Innovation a livello continentale, senza confini geografici, culturali ed economici. Tutti insieme per contribuire alla creazione della nuova normalità.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Giulia Piermattei
Giulia Piermattei

Mi occupo di Ecosystem e Startup nel Chief Innovation & Partnership Office di TIM. In passato mi sono occupata di Social Empowerment in Fondazione TIM, dopo anni di attività nel Marketing, CRM e Caring e un’esperienza in altre due multinazionali.

Articoli correlati

Articolo 1 di 3